L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 12 agosto 2022

Le banche possono sequestrare i tuoi risparmi quando vogliono. In Libano sono "solo" da tre anni

Libano: media, uomo armato prende ostaggi impiegati di Banca

 Di Ansa


(ANSAMed) – BEIRUT, 11 AGO – Un uomo armato a Beirut, in Libano, ha preso alcuni impiegati di una banca come ostaggi chiedendo che venga sbloccato il suo conto corrente congelato, come gran parte dei conti correnti libanesi, dal novembre del 2019 a seguito del fallimento del sistema bancario libanese. Secondo media di Beirut, l’uomo ha preso ostaggi all’interno di una banca nella centralissima via Hamra. Non si conoscono ulteriori dettagli. Dal novembre del 2019 il cartello delle banche libanesi, d’accordo con la Banca centrale, hanno congelato quasi i tutti i conti correnti e i depositi di investimenti e risparmi in valuta pesante (dollaro, euro) dei risparmiatori libanesi. Intanto la lira locale si è svalutata più del 95% rispetto al dollaro statunitense. Non è la prima volta che un episodio del genere si verifica all’ombra della peggiore crisi economica del Libano, dove secondo l’Onu l’80% della popolazione residente è stata ridotta in stato di povertà dall’elite al potere responsabile del default finanziario palesatosi nell’autunno del 2019 e ufficializzato dal governo nel marzo del 2020. (ANSAMed).

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