L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

giovedì 25 agosto 2022

L'Iran non è pronto a vivere con una minaccia nucleare da parte del regime sionista ebraico che usa il terrorismo di stato con estrema facilità, apartheid, il genocidio del popolo palestinese, rubandogli terre, case, ulivi, che tiene nella prigione a cielo aperto, a Gaza, almeno un milione e mezzo di persone, donne, uomini, bambini. Che sistematicamente bombarda umanamente lo stato siriano, fregandosene delle regole internazionali

Lapid, non siamo pronti a vivere con minaccia nucleare Iran
Premier, intesa con Teheran non ha standard fissati da Biden

© ANSA/EPA

Redazione ANSATEL AVIV
24 agosto 202214:50NEWS

(ANSA) - TEL AVIV, 24 AGO - Israele "non è pronto a vivere con una minaccia nucleare" sulla sua testa "da parte di un regime islamista estremista e violento".

Lo ha detto il premier Yaid Lapid aggiungendo che "questo non avverrà" perché Israele "non permetterà che avvenga".

Il premier ha denunciato che, secondo Israele, la nuova intesa con l'Iran "non soddisfa gli standard fissati dal presidente Biden: impedire che Teheran diventi uno stato nucleare". "Israele - ha aggiunto specificando che l'intesa non vincola il Paese - non è contro ogni accordo, ma contro questo perché è un accordo cattivo". (ANSA).

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