L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 14 settembre 2022

Energia pulita - Eolico offshore con turbina ad asse verticale galleggiante. Usiamo il maestrale sardo

In Norvegia la nuovissima turbina eolica galleggiante che riduce drasticamente il costo dell’energia eolica offshore
Roberta De Carolis
Pubblicato il 13 Settembre 2022

I Paesi baltici corrono sulle rinnovabili e in Norvegia sarà presto implementata una turbina eolica galleggiante ad asse verticale da 1 MW che promette di tagliare drasticamente il costo dell’eolico offshore. L’innovativa tecnologia è opera della società svedese SeaTwirl

©SeaTwirl/Youtube

Con le turbine eoliche galleggianti ad asse verticale il prezzo dell’eolico offshore sarebbe drasticamente ridotto: è questa la promessa green della società svedese SeaTwirl. E la Norvegia ci crede: a breve nel Paese baltico sarà implementata un impianto da 1MW. Le rinnovabili corrono (lì).

SeaTwirl ha firmato un accordo con Westcon per costruire e implementare una turbina da 1 MW su scala commerciale in Norvegia.

Come funziona la turbina eolica galleggiante di SeaTwirl

Come si legge sul sito di SeaTwirl, l’azienda svedese ha sviluppato una turbina eolica ad asse verticale con una torre collegata alla struttura sottomarina, costituita a sua volta da un elemento galleggiante e una chiglia. Mentre l’energia del vento fa ruotare la turbina, la struttura mantiene la sua stabilità utilizzando proprio questa che ha quindi una funzione della chiglia di una barca a vela.

La turbina eolica, la torre e la parte sottomarina sono assemblate e ruotano come un’unica unità e intorno alla torre, mentre sopra la superficie dell’acqua (ma sotto la turbina eolica) c’è l’alloggiamento del generatore, con turbina e alloggiamento ancorati in fondo al mare.

Perché la turbina di SeaTwirl è innovativa (e perché fa risparmiare)

Le turbine SeaTwirl possono essere collocate in aree attualmente fuori portata per le turbine eoliche offshore (che sono limitate a una profondità di circa 50-60 metri) – spiega la società – Le turbine SeaTwirl possono essere ancorate molto più in profondità di 50-60 metri (a differenza di qualsiasi altra turbina eolica offshore oggi sul mercato). Ciò significa che SeaTwirl può essere posizionato dove i venti sono più forti e più affidabili

È noto, inoltre, che le turbine eoliche ad asse verticale hanno un limite strutturale elevato e possono essere costruite più grandi delle turbine eoliche ad asse orizzontale. Inoltre, essendo turbine galleggianti, i cuscinetti all’interno dell’alloggiamento del generatore non devono sostenere il peso della turbina e sono quindi soggetti a carichi inferiori rispetto ad altre turbine eoliche

Tutto questo abbassa i costi complessivi: il sistema, brevettato da SeaTwirl, ha costi di produzione e costi del ciclo di vita inferiori (ovvero una ridotta necessità di assistenza e manutenzione) cosa che promette di tradursi in un costo complessivo inferiore.

La storia di questa turbina, d’altronde, non è di certo iniziata ora: l’azienda è stata fondata ufficialmente nel 2012, sulla base di un’idea di prototipo testata per la prima volta nel 2007. Una piccola versione di prova da 30 kW tecnologia a turbina galleggiante chiamata S1 fu installata quindi al largo della costa di Lysekil, in Svezia dal 2015.


Il sistema, collegato alla rete, ha prodotto energia per oltre sette anni, e ha dimostrato la sua capacità di resistere alle condizioni del vento e delle onde a livello di uragano.

Sarà forse perché funziona che la Norvegia ha deciso di investire?

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