L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 14 settembre 2022

Il credito d'imposta circolante del bonus 110% è moneta non a credito che sfugge alle grinfie dell'euro, una moneta straniera. Per questo il VOSTRO Mario Draghi aiutato come sempre dal clero televisivo, dal Circo Mediatico l'ha ostacolato in tutte le maniere. È stato quello che ha permesso all'edilizia di produrre e tenere su nei primi mesi dell'anno il Pil

Superbonus, Giuseppe Conte indiavolato con Mario Draghi: “Incomprensibile boicottaggio”


13 settembre 2022

Il superbonus fa litigare gli ultimi due presidenti del Consiglio italiani. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, parlando a un evento organizzato dall’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, si è scagliato contro Mario Draghi: “Sul superbonus c’è stato un atteggiamento incomprensibile da parte di questo governo. A un certo punto si è dato un dato falso, gonfiato sulle truffe, che non hanno mai superato il tre per cento del valore complessivo. C’è stata una presa di distanza pubblica da parte del presidente del Consiglio incomprensibile. Si voleva deliberatamente boicottare questa misura”.

“Sfatiamo questa bugia - prosegue Conte - i prezzi in Italia del settore costruzioni sono cresciuti molto meno che in altri paesi, che non hanno il superbonus. È falso ricollegare la crescita dei prezzi delle costruzioni al superbonus. Uno Stato che propone una soluzione, un progetto del genere e poi lascia fallire aziende che hanno seguito questo programma, non ha dignità e credibilità. Poi non ci dobbiamo lamentare se i cittadini non vanno a votare. Sul nodo superbonus è scattata una aggressione mediatica pazzesca. Tutte le forze politiche ti accusano di irresponsabilità perché stai ‘bloccando’ il decreto aiuti. Una aggressione deliberata per farci perdere credibilità di fronte alla popolazione”.


“Ce la siamo vista brutta venerdì scorso - spiega ancora Conte - ma è l’ennesima dimostrazione che a noi interessa risolvere i problemi, ma abbiamo tenuto duro. Ho detto ai miei: questo emendamento non lo ritireremo mai, lo terremo lì. E non è vero, come ha scritto Letta, che stiamo dimostrando un atteggiamento irresponsabile per un calcolo elettorale: quel tweet è vergognoso. Oggi - chiosa il numero uno grillino - mi aspetto da Letta delle scuse, che non sono arrivate, e dalle altre forze politiche”. Dopo la crisi di governo c'è ancora un'aria pesante tra il M5S e il Pd di Letta.

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