L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 21 settembre 2022

Il ministro dell'economia che vede benefici nell'usare una moneta straniera, tra noi possiamo dirlo, NON CAPISCE NIENTE. Uno stato senza Sovranità Monetaria è un non stato

Radiocor
Euro: Franco, mai sottostimare i benefici di avere moneta unica
19 settembre 2022
Inevitabile che politica monetaria unica abbia tensioni 
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - 
Torino, 19 set - 

"Una situazione con molti Paesi con una medesima politica monetaria e' inevitabilmente una situazione che ha delle tensioni, occorre che ognuno gestisca le proprie politiche nazionali in modo da compensare queste tensioni. Ma avere una moneta unica da' molti benefici e questo non dobbiamo mai sottostimarlo". Cosi' il ministro dell'Economia Daniele Franco rispondendo alla domanda di uno studente in occasione della Lectio "Onorato Castellino 2022" al CeRP-Fondazione Collegio Carlo Alberto di Torino. "Durante la recessione del 2020 c'e stato molto coordinamento tra politica monetaria e politica di bilancio ed anche tra i vari Paesi - ha esordito Franco - Ma questa e' una situazione eccezionale. In una situazione normale, abbiamo una politica monetaria unica per molti Paesi e questa coglie per forza nel mezzo: la politica monetaria deve cercare di andare su una via di mezzo rispetto alle esigenze dei vari Paesi con tassi che possono essere troppo bassi per alcuni paesi e troppo alti per altri. E' una delle conseguenze dell'aver deciso di avere una politica monetaria unica". Allo stesso ha sottolineato il ministro non bisogna dimenticare i benefici dell'avere una moneta unica "in termini di mercato unico, di tassi bassi, di un grande mercato".

"La cosa importante - ha spiegato - e' che, data la politica monetaria unica, ogni paese deve avere dei margini propri per aggiustare la politica di bilancio alle proprie esigenze, una politica di bilancio che deve essere flessibile e con proprie capacita' di azione".

Fon-Enr

(RADIOCOR) 19-09-22 19:45:47 (0506) 3 NNNN

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