L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

sabato 10 settembre 2022

La guerra igiene del mondo mette la Russia con le spalle al muro, le carezze non servono, la guerra vuole il suo tributo di sangue e distruzioni. Il popolo ucraino era fraterno ma oggi è diventato sostenitore del NUOVO NAZISMO. Non è mai troppo tardi per prenderne atto. La sopravvivenza impone scelte difficili e a volte uniche

La sconfitta russa vicino a Karkiv avvicina l’opzione estrema…?
gianfranco.cei 9 Settembre 2022

di Gianluca Marletta!

La sconfitta nella battaglia di Balakleya-Kupyansk (non è ancora chiara l’ entità delle conseguenze, ma è chiaro che si tratta da una sconfitta) mette la Russia davanti al fallimento della strategia dell’ impegno limitato e la costringerà presto a scelte difficili.

I Russi in Ucraina sono circa 100.000, gli ucraini mobilitano quasi un milione e mezzo di soldati, armati da TUTTO L’Occidente.

È evidente che la Russia sarà costretta ad utilizzare tutto quello che finora NON ha utilizzato (non solo in termini di uomini ma soprattutto di armi…). La Russia può contare su quasi due milioni di militari, 7000 ordigni nucleari e … altre armi non convenzionali mai dichiarate (immaginate cosa, se riuscite ad immaginarlo).

È probabilmente quello che desidera l’Occidente (non i popoli occidentali che al massimo desiderano uno spritz, ma i loro veri Padroni visibili o meno): un coinvolgimento drammatico di gran parte del Vecchio Mondo in un conflitto devastante (con gli USA alla finestra, in attesa che Europei, Slavi, Mediorientali e Asiatici si facciano a pezzi fra loro – questo è il vero Great Reset, altro che le cretinate di Davos).

In questi giorni, 15 cargo iraniani sono atterrati a Mosca, via Armenia.

Probabilmente, la VERA GUERRA sta per iniziare solo adesso.


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