L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

domenica 18 settembre 2022

L'Onu ruba la sovranità al Libano

Libano: Nasrallah condanna le modifiche alla missione Unifil, “è una trappola”

Lo scorso 31 agosto, il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha prorogato per un anno il mandato della forza di pace, ma con un leggero emendamento
18 Settembre 2022

Hassan Nasrallah - Libano

Il leader del gruppo armato sciita libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha pubblicamente condannato le recenti modifiche al mandato della Forza d’interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil) dispiegata presso la linea di demarcazione con Israele. Lo scorso 31 agosto, il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha prorogato per un anno il mandato della forza di pace, ma con un leggero emendamento. In un discorso televisivo, Nasrallah ha condannato la parte della risoluzione in cui si afferma che la forza di peacekeeping “è autorizzata a condurre le sue operazioni in modo indipendente”. I caschi blu di Unifil, schierati per la prima volta più di quattro decenni fa, hanno sempre coordinano i pattugliamenti e i movimenti nella loro area operativa nel sud con le Forze armate libanesi. “Questa è una trappola che gli israeliani hanno teso al Libano “, ha detto Nasrallah, definendo la risoluzione “una violazione della sovranità libanese”.

Nasrallah ha inoltre criticato il governo di Beirut per aver accettato la risoluzione e ha avvertito che la modifica al mandato Unifil potrebbe dar luogo a “grandi pericoli”. Il 13 settembre, la missione Onu ha risposto alle preoccupazioni di Hezbollah assicurando che continuerà a lavorare a stretto contatto con l’esercito libanese. L’Unifil è stata istituita nel 1978 per monitorare il ritiro delle forze israeliane dopo aver invaso il Libano come rappresaglia per un attacco palestinese. La missione è stata rafforzata nel 2006 dopo la guerra di 24 giorni tra Israele ed Hezbollah. Vale la pena ricordare che lo Stato ebraico e il Libano sono ancora tecnicamente in guerra. L’Italia, da parte sua, partecipa alla missione con la Brigata Meccanizzata Aosta, al suo terzo mandato nella terra dei cedri con i colori delle Nazioni Unite, che ha la responsabilità del Settore ovest di Unifil in cui operano 3.800 caschi blu di 16 dei 48 Paesi contributori e di cui fanno parte oltre 1.000 caschi blu italiani.

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