
Alcuni parlano di 80 miliardi, altri di 100 miliardi già la non precisione dei dati è un segno preciso della cattiva fede del sistema creditizio che, in tutti questi anni, da settembre del 2008, ha continuato a mettere nei bilanci, titoli attivi che di fatto sono titoli spazzatura. Ma poi come sempre il tempo costringe ad affrontare i problemi, che si sono voluti ignorare. Chiaramente il tempo è anche impietoso e problemi che si potevano risolvere con sacrifici ma chiarezza oggi sono posti in maniera più determinata e più difficile da affrontare, se non impossibile.
Ma non è il solo sistema creditizio spagnolo ad essere sull'orlo del baratro è tutto il sistema creditizio europeo che si trova nella medesima situazione.
La crisi interbancaria è stata terribile subito dopo settembre del 2008, dopo il fallimento della LehamanBrothers, noi in Europa l'abbiamo rivissuta nell'autunno del 2011. E' arrivata veloce e le banche sono rimaste annichilite.
Questa ha avuto un pò di ossigeno dalla BCE che in due tranche, e il 23 dicembre 2011 e il 28 gennaio del 2012 ha dato la possibilità alle banche di approvigionarsi di soldi liquidi in maniera illimitata, per tre anni, e con un tasso di interesse all'1%.
Una regalia.
Come garanzia le banche potevano dare titoli (tossici, cioè che non valgono niente) garantiti dai rispettivi Stati.
Di questa regalia, le banche ne hanno fatto incetta, più di mille miliardi e pareva che fino ad oggi e la quantità di soldi e la pulizia di bilancio era avvenuta e quindi la crisi interbancaria poteva, apparentemente, dichiararsi superata. Ma è comparsa Bankia che ha confermato che prima o dopo i conti devono obligatoriamente tornare.
La soluzione per la Grecia è stata messa in standby almeno fino al 17 giugno, quando il popolo greco, andrà a rivotare, la prima votazione non aveva prodotto la capacità di fare un'autorità governativa. Ma mettere in standby non è la soluzione. La Grecia è uscita dall'euro o no? E come si svolgerà questa ritirata? Sarà una caporetto che trascinerà tutti alla rincorsa del poco denaro che si ha e che circola? Atene, oggi, non ha i soldi per pagare il gas che la Russia gli fornisce.
Le banche di Cipro, non sono solvibili, sono esposte tutte e in maniera significativa con le banche greche.
La BCE è esposta verso le banche greche il doppio della sua capitalizzazione.
Le banche tedesche sono esposte per 450 miliardi.
Le banche francesi per 600 miliardi.
Oggi i ministri europei si trovano in teleconferenza per cercare soluzioni di come dare gli aiuti alla Spagna, ma questa rifiuta di chiedere aiuto perchè non vuole essere commissariata dal FMI, dalla BCE e dalla Commissione Europea, come è già successo per l'Ilrlanda, il Portogallo, la Grecia.
Obama accusa l'Europa che con i suoi comportamenti porta a picco la non crescita degli Stati Uniti e del Giappone, scordandosi che non ha tassato il Capitale, soprattutto, Anglo-Americano, sulle transazioni finanziarie, non ha ridotto e diviso le banche troppo grandi per fallire permettendo loro di continuare a fare le mille capriole di cui sono diventate protagoniste fin dagli inizi del millenio. Non ha separato le banche d'investimento dalle banche commerciali per cui con i soldi dei risparmiatori si continua a speculare nelle borse, Londra, Wall Street.
Non ha eliminato i paradisi fiscali.
Ma allora che cosa si pretende?
martelun