
Non vogliamo, né dobbiamo morire d'Euro.
L'Euro ci ha diminuito i redditi da pensione, ci fa lavorare fino a ... 70 anni.
Ci vuole togliere tutti i diritti sul lavoro, ha bloccato salari e stipendi, vuole instaurare una dittatura europea.
Ci sta togliendo la scuola e ci vuole togliere la sanità pubblica.
Ha aumentato le tasse indirette, quelle sugli immobili, aumentato in maniera spasmodica le disuguaglianze sociali ed economiche, lasciando sacche di privilegi inaccettabili.
Dobbiamo uscire da questo meccanismo infernale e ri-prenderci la nostra Sovranità Nazionale e Monetaria.
Dobbiamo lavorare fin da adesso, subito, ora per invertire l'opinione culturale che ci tiene schiavi e succubi dell'Euro.
Una procedura per uscire dall'Euro :“L’alternativa sarebbe quella di governare il processo di uscita facendo in modo che il peso non gravi interamente sui lavoratori subordinati. A questo scopo, si potrebbero recuperare i vecchi sistemi di limitazione della circolazione dei capitali e, al limite, delle merci, che sussistevano negli anni Cinquanta e che sono stati poi via via smantellati. L’attuale informatizzazione delle transazioni renderebbe oltretutto anche più facili i controlli. Sistemi di questo tipo consentirebbero di governare la svalutazione e il suo impatto sui salari. C’è poi una questione che attiene alla proprietà estera o nazionale dei capitali di un paese, a partire dai capitali bancari. Un’eventuale uscita dalla zona euro implica una svalutazione dei capitali e quindi la possibilità, per soggetti esteri, di effettuare “shopping a buon mercato”.
“l’esperienza del nostro e di altri paesi ci dice che in realtà le acquisizioni estere possono anche fare molti danni al tessuto finanziario e produttivo di un paese”. (http://www.sinistrainrete.info/europa/2153-emiliano-brancaccio-qsinistraoccorre-una-strategia-per-uscire-dalleuroq.html)
tratto da http://www.facebook.com/groups/190029301061346/381615248569416/?comment_id=381622985235309¬if_t=group_comment
martelun