legge di stabilità da 12 miliardi – NON paga Chiesa e politica – Pagano Lavoratori e disabili, In Italia questa è democrazia.
Prende forma la Legge di Stabilità,
12 miliardi da recuperare tramite tagli, per consentire ai soliti noti
di non pagare tasse e danni fatti al paese.
Comincia a prender forma la legge di stabilità, 12 miliardi da reperire,
Il sig Grilli ha detto che non si tratta di una nuova finanziaria,
beato lui che ci crede, ci piacerebbe però sentire cosa ne pensano i
contribuenti su alcuni passaggi di questa “democratica non finanziaria”.
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Andiamo per punti :
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Tagli alla sanità. Prevista una riduzione di 1,5 miliardi di euro dal 2013 del fabbisogno del servizio sanitario nazionale.
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Per
l’acquisto di dispositivi medici il tetto di spesa scenderebbe dal 2013
dal 4,9 al 4 per cento e, a decorrere dal 2014, dal 4,8 al 3,9 per
cento.
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Per quanto riguarda il costo degli appalti, dal 2013 è ridotto al 10 per cento.
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Stretta
sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la
cura di parenti affetti da handicap, la retribuzione per i giorni di
permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano
fruiti per le patologie del dipendente stesso della P. A. o per
l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero
quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili.
Si mantiene invece la contribuzione figurativa.
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Sono
veramente dei signori, non c’è che dire, come sempre, come tutti quelli
che li hanno preceduti, come intendono portare l’Italia all’efficienza
economica ? A non sprecare il denaro pubblico ? A ripagare i cittadini
per tutte le vessazioni subite ? Semplice, tagliando le spese sulla
sanità.
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Meno
soldi per le apparecchiature di nuova concezione, è così che si abbassa
il numero di persone da assistere eliminando la prevenzione per tornare
a curare, o forse l’obiettivo è quello di far morire la gente ? Così
non ci sarebbero più pensioni da pagare, Geniale !
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Non
per nulla chi si va a colpire pesantemente ? I disabili, ovvero la
parte più forte della popolazione, quelli che sono indipendenti al 100%,
come li si può aiutare meglio se non tagliando i permessi a chi li
assiste ? Impedendo a queste persone di avere un assistenza, badate bene
non pubblica, ma familiare ? Davvero un’ altra mossa degna di chi è
nato rubando e morirà con le mani ancora nelle tasche, ma non nelle sue !
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Anche qui, c’è da notare come si parli di “esclusione dal pagamento i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili”.
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Anche
qui il dubbio che sorge è quello sopra citato, siamo arrivati alla
soppressione scientifica di una parte di popolazione, per non pagarne il
costo sociale, ma quello che più fà schifo è che intendono impedire ai
famigliari di assistere i propri cari, dire che sono bastardi dentro
credo sia assolutamente insufficiente per descrivere un pensiero del
genere.
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Taglio ai patronati. Taglio
ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel
2015. E’ quanto risulta nella bozza della legge di stabilità.
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Peccato
che ai patronati, si è passata gran parte del lavoro che prima
svolgevano enti come L’Inps in campo di consulenza ai cittadini.
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Altra
manovra premeditata, A) Togliere agli enti pubblici parte dei compiti,
badando bene di non razionalizzarli mantenendo sprechi e costi elevati
B) Delegare i patronati dei compiti tolti agli enti statali, C) Una
volta che il tutto è stato fatto, togliere gradualmente le risorse ai
patronati in modo che questi non siano più in grado di portare
assistenza al cittadino.
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Primo risultato ? Enti statali che lavorano meno con costi immutati,
Patronati che non possono assistere il cittadino in quanto senza
risorse finanziarie, cittadini senza nessun punto di riferimento per lo
svolgimento di pratiche fiscali, pensionistiche, previdenziali.
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Secondo Risultato ? Cittadini che non possono accedere alla pensione per mancanza di qualcuno che ne curi la presentazione delle domande in forma corretta, un esempio ? Nel 2011, ben 8mila domande di pensionamento per lavori usuranti, sono state bocciate per mancanza di documentazione adeguata, un bel risparmio per lo stato !
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Vogliamo
allora parlare di equitalia, di cartelle pazze, di cartelle esattoriali
? In aumento esponenziale negli ultimi anni, possibile che nessuno
sappia più fare una dichiarazione dei redditi corretta ? Oppure è
l’impossibilità di farla corretta, la vera causa di cotanta ignoranza
fiscale ? Non è forse meglio per uno stato “mentalmente malato”
riscuotere tasse con aggiunta di mora ?
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In
modo da poter continuare a non far pagare tasse ai soliti noti ?
Infatti in questa legge di stabilità, a livello formale è inserito il
seguente paragrafo :
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Imu alla Chiesa. Contestualmente
alla legge di stabilità il governo ha preso in esame anche le norme
sull’estensione del pagamento dell’Imu alla chiesa bocciate dal
Consiglio di stato. La norma primaria, spiega una nota di Palazzo Chigi,
sarà integrata con i requisiti che dovranno avere le attività per
essere considerate non commerciali e le nuove norme saranno in vigore
per il periodo annuale d’imposta che parte dal primo gennaio 2013.
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In
pratica, anche quest’anno, come tutti sapevamo, ma come solo le persone
oneste avevano l coraggio di sostenere, la chiesa e tutte le altre
associazioni che si nascondono sotto l’ombrello del “non commerciale ”
per esempio i partiti politici e anche i sindacati perché non citarli ?
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Non
pagheranno l’Imu, ma in fondo è giusto, mica sono lavoratori loro, il
problema è : Ma Siamo sicuri che queste tre righe contenute nel
comunicato basteranno a cambiare qualcosa ?
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Risposta, non solo non ne siamo sicuri, ma ne siamo assolutamente certi ! E lo siamo a causa di questi altri due paragrafi contenuti nel comunicato.
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Stop agli acquisti. Tra
i provvedimenti inseriti nel provvedimento discusso dal Consiglio dei
ministri di questa sera, lo stop all’affitto e all’acquisto di nuovi
immobili (se non per realizzare un vantaggio) da parte di tutte le
amministrazioni pubbliche.
Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture.
La Legge di Stabilità introduce poi una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
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Risparmio energetico. Il
governo ha poi messo in cantiere “l’operazione cieli bui”. “Per
finalità di contenimento della spesa pubblica, di risparmio di risorse
energetiche, nonché di razionalizzazione ed ammodernamento delle fonti
di illuminazione in ambienti pubblici”, si legge nella bozza del
provvedimento, sarà emanato un dpcm che stabilirà “standard tecnici di
tali fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo”.
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Avete notato quella frase tra parentesi ? ( Se non per realizzare un vantaggio)
Secondo voi politici, amministratori e personaggi di questo stampo,
vedi mr Fiorito e congregazione, non sapranno trovare il modo per
giustificare come “portatori di vantaggio” spese di tutti i generi come
hanno fatto fino ad oggi ? Signori non siamo ipocriti, diciamo pure che
ci stanno prendendo per i fondelli ancora una volta.
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E
cosa dire del risparmio energetico ? Nel 2013 inItalia si deve emanare
un dpcm per stabilire standard tecnici per il risparmio energetico, ma
se volete ve li posso dire io domani in mattinata, basta il tempo di
fare una telefonata al primo elettricista o manutentore di impianti di
riscaldamento che si torva sulle Pagine Gialle.
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Siamo
nel 2012 !!! Quei c…..bipp….. di standard sono pubblicati su migliaia
di riviste, di depliant, di siti internet, cosa c….bipp….. serve un dpcm
? A perdere tempo, denaro, rubare solo a questo niente più.
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E solo a questo, niente più servono questi altri paragrafi della legge di stabilità :
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Fondi per Tav e Mose. Per
il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari,
lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è
autorizzata la spesa di 160 milioni di euro per l’anno 2013, di 100
milioni di euro per l’anno 2014 e di 530 milioni di euro per l’anno
2015. Per la prosecuzione della realizzazione del sistema Mose è
autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2013 e di 400
milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. Lo prevede la
bozza della legge di stabilità all’esame del consiglio dei ministri.
Ponte sullo Stretto. La
bozza della legge di stabilità stanzia 300 milioni per pagare le
penalità contrattuali per il ponte sullo stretto di Messina. “Al Fondo
per lo sviluppo e la coesione – si legge – è assegnata una dotazione
finanziaria aggiuntiva di 300 milioni di euro per l’anno 2013 per far
fronte agli oneri derivanti dalla mancata realizzazione di interventi
per i quali sussistano titoli giuridici perfezionati alla data di
entrata in vigore della presente legge”.
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Per quanto riguarda il Mose, è come la Salerno-Reggio Calabria,
per cui siamo stati citati anche sul New York TImes, progetti, studi,
verifiche, finanziamenti ma poi ? Nulla e si riparte, progetti, studi,
verifiche, finanziamenti ma poi ? Nulla e si riparte……………………
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Per il ponte sullo stretto
siamo ala parodia, commissionato per la smania di grandezza di un’unica
persona e per appaltare i lavori a società in odore di mafia, i
cittadini italiani hanno già dovuto sborsare una marea di quattrini a
fronte di ? NIENTE.perchè tutti sapevano che quel ponte non si sarebbe
fatto.
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Ora
Mr Monti e soci per ripagare aziende che non hanno prodotto nulla cosa
fanno ? Stanziano 300 milioni di euro per risarcirli del danno di aver
preso soldi dallo stato per non fare esattamente nulla, non è più
semplice far pagare direttamente chi ha insistito per commissioanre
l’opera ? Possibile che non ci sia mai nessuna responsabilità diretta
accertata in Italia ?
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I
300 milioni che si risparmierebbero, sommati al risparmio per non aver
emesso i dpcm sul risparmio energetico, sommati ai milioni che si
risparmierebbero per non rifinanziare per l’ennesima volta il Mose,
sommati ad altre centinaia di milioni stanziate per altre bestiate,
senza dubbio nascoste tra le righe di questo documento, potrebbero
benissimo andare a favore non delle giunte statali, regionali,
provinciali, comunali, di quartiere, di palazzo, religiose ecc ecc ecc.
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Ma
per una volta nella storia dell’Italia moderna, a non alzare ancora di
più la tassazione dei contribuenti onesti, se poi si potesse non
statisticamente ma realmente aumentare le aspettative di vita decente
dei cittadini allora sarebbe il massimo, peccato che questa ultima
frase, sappiamo già è follia pura.
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Poi ognuno…………….