Conti pubblici, Taddei (Pd): "I margini ci sono, li utilizzeremo tutti"
Entrando nel merito, l'economista vicino al premier Renzi indica le priorità da mettere in campo. "Innanzitutto, tenere fede all'impegno di una riduzione permanente della tassazione sul lavoro, facendo del fisco italiano quello più favorevole al lavoro in Europa; operare sulla Pa per rendere più efficienti i servizi e farli costare meno; rivedere gli incentivi alle imprese".
Taddei insiste su quelle che, ne è convinto, "possono diventare leve importanti per utilizzare quei margini di cui ha parlato Padoan": "Basta guardare al modo in cui sussidiamo le imprese, criticato dalla stessa Confindustria, o all'acquisto di beni e servizi della Pubblica amministrazione". Se la contrazione delle stime della crescita riduce indubbiamente i margini di manovra, "non si può parlare di margini assenti".
Questo Paese, osserva l'economista, "è sempre oggetto della speculazione, prima finanziaria e ora contabile". A questa speculazione, conclude, si risponde "impegnandosi a intervenire sul cambiamento della Pa e a rivedere il modo in cui spendiamo i soldi pubblici: tutti si lamentano di come si spendono ma dire che non si può fare questa riforma non ha fondamento. Se gli attori politici non vogliono le riforme lo dicano, ma non dicano che è impossibile farle".
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