Il deficit dell'Ucraina verrà ripianato dai contribuenti europei
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La Banca Nazionale dell’Ucraina ha
certificato un deficit nella bilancia dei pagamenti del paese, nel
periodo gennaio-maggio 2014, pari a 3,5 miliardi di dollari a fronte di
un saldo in attivo di 3,3 miliardi di dollari nel 2013. Entro la fine di
quest’anno Kiev prevede di ottenere 13 miliardi di dollari da diverse
fonti tra cui FMI, Banca Mondiale, UE, USA, Giappone e Canada.
Il rapporto che ha presentato la Banca Nazionale
ucraina consente di giudicare le fonti, attualmente a disposizione di
Kiev, per la garanzia della bilancia dei pagamenti del paese. Stando ai
dati riguardanti il maggio scorso, il ruolo decisivo in questo senso
spetta ai finanziamenti ottenuti dalla Banca Mondiale, dal FMI e
dall’Ue. Senza di essi il deficit della bilancia dei pagamenti
riepilogativa sarebbe stato maggiore, superando la cifra di 4,5 miliardi
di dollari. Un’altra fonte a disposizione del governo ucraino per
l’integrazione delle casse statali è rappresentata dai prestiti di
Stato. Ma le prospettive che li riguardano risultano poco confortanti.
Stando ai dati forniti dal Dipartimento Statale del Tesoro dell’Ucraina,
nel primo semestre del 2014 in questo campo si è riusciti ad attirare
circa 8,7 miliardi di dollari, ossia una somma del 21,4% inferiore
rispetto a quanto previsto dalla Legge sul bilancio statale.
I
Servizi finanziari dell’Ucraina riconoscono che una simile struttura di
integrazione delle casse statali si conserverà nei prossimi anni. La
Tesoreria spera di farsi concedere, entro la fine di quest’anno,
complessivamente 13 miliardi di dollari da FMI, Banca Mondiale, Ue, Usa,
Giappone e Canada. All’inizio di maggio il Fondo Monetario
Internazionale ha già trasferito al’Ucraina la prima tranche di credito
per la somma di 3,19 miliardi di dollari. Il che consentirà al Governo
di effettuare i pagamenti nell’ambito dell’estinzione dei debiti
esistenti. Ma in futuro il paese, ovviamente, dovrà contare innanzitutto
sull’assistenza da parte dell’Ue - ritiene Alexey Kuznetsov, capo del
Centro di Studi Europei dell’IMEMO (Istituto per l'Economia Mondiale e
le Relazioni Internazionali, Accademia delle Scienze Russa):
Secondo
l’attuale prassi finanziaria il Fondo Monetario Internazionale si
occupa per lo più di concedere garanzie. L’Unione Europea sta conducendo
la reale lotta contro i fenomeni di crisi in Europa.
Le autorità ucraine vedono nella recente firma dell’Accordo di associazione e di libero scambio con l’Ue un’importante
fonte di garanzia della stabilità finanziaria del Paese. Secondo le
parole di Ghennady Ivanov, titolare della cattedra di politica
commerciale presso l’Accademia di Economia “Plekhanov” di Mosca, questo
passo potrà portare a nuovi problemi, connessi alle caratteristiche
specifiche dell’orientamento delle singole regioni del paese nel campo
delle esportazioni:
L’economia
delle regioni orientali e sud-orientali dell’Ucraina è orientata verso
la Russia. Nelle regioni occidentali, invece, non c’è alcuna produzione
sviluppata. Perciò le promesse di Bruxelles possono restare parole
vuote. L’Ue già dispone di molti produttori. Un conto è dire qualcosa a
livello politico, un altro è spostarsi al livello dell’economia
concreta.
Il capo del Governo russo Dmitry
Medvedev ha già promesso che se l’Ucraina avrà ratificato l’Accordo di
associazione con l’Ue, la Russia potrà prendere dei provvedimenti
protettivi nel commercio con la stessa.
Infine,
valutando le prospettive finanziarie dell’Ucraina, va considerata anche
un’altra circostanza importante. La stanchezza accumulatasi
dell’opinione pubblica europea per ciò che riguarda i dubbi progetti
politici ed economici. Le elezioni europee hanno dimostrato che gli
abitanti del continente sono insoddisfatti del loro destino,- ha
commentato gli umori che regnano in Europa il quotidiano britannico
The Guardian.
In tali condizioni convincere i contribuenti europei che devono farsi
carico di garantire la bilancia dei pagamenti anche dell’Ucraina
significa aggravare ancora di più la crisi all’interno dell’Ue. In
Europa si registra la tendenza di votare non solo contro
l’eurointegrazione, ma anche contro l’immigrazione, l’impoverimento
della popolazione,- scrive il giornale spagnolo
El Mundo.
L’immigrazione e l’inasprimento di altri problemi economico-sociali
rappresentano proprio ciò che stanno portando all’Europa la crisi
ucraina e le azioni delle attuali autorità di Kiev.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_07_08/L-Ucraina-in-deficit-3575/
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