povero Renzino, fa pena si arrampica sugli specchi per dimostrare che mal comune diventa mezzo gaudio.
La Germania con il Progetto dell'Euro ha fatto gli interessi del suo Capitalismo e voleva annientare il suo concorrente diretto il Capitalismo italiano. Questo gioco non gli è riuscito completamente, perchè non è riuscita la completa desertificazione del sistema produttivo italiano, una parte si è riposizionata e continua ad esportare.
La pena diventa enorme perchè negli anni abbiamo visto che questa politica invece di fare gli interessi degli italiani ha remato contro, ha portato a compimento i peggio misfatti nascondendosi, lo vuole l'Europa, ha impiegato l'austerità in maniera eticamente insopportabile, mantenendo i privileggi e massacrando i diritti acquisiti del suo popolo, pensioni docet, ha distrutto la scuola e si prepara a distruggere la sanità pubblica. - martelun
Matteo Renzi viaggio verso Sud: Napoli poi Reggio Calabria e Sicilia (DIRETTA)
“Ho visto in questi giorni scenari inquietanti sull'Italia per aver fatto -0,2 per cento di Pil. Stamattina vedo che anche la Germania fa -0,2%. Io farei a cambio volentieri in termini di dimensioni economiche –prosegue il premier - ma non è la percentuale dello 'zero virgola' che fa la differenza, ma è il clima di rassegnazione nell'opinione pubblica, di chi pensa, a cominciare dalle classe dirigenti, che tanto non cambierà mai".
Renzi insiste proprio sul fattore psicologico, convinto che l’Italia abbia grandi margini di ripresa. “Oggi l'Italia è nelle condizioni di poter essere la guida dell'Europa, di trascinare l'eurozona fuori dalla crisi” spiega il premier. "Credo che da oggi sia più chiaro che è un problema che riguarda l'intera Eurozona. Questo – continua - non significa che l'italia sta meglio però: ad esempio, la produzione industriale italiana nel giugno 2014 è stata +0,9% mentre la produzione industriale europea ha avuto il segno meno. Il dato tendenziale italiano è +0,4 mentre in europa è zero". E quindi "ci sono segnali che vedono l'Italia non andare peggio del resto dell'Europa, ma dicono che l'Italia ha spazi di miglioramento perché non ha completato il processo di riforme che noi stessi abbiamo deciso essere fondamentali".
Il fattore psicologico riguarda anche il Mezzogiorno. "Dobbiamo uscire dalla cultura della rassegnazione e della delega. La scommessa è non avere alibi e fare il punto su tutte le partite aperte dicendo al Mezzogiorno che non è il punto retrogrado del Paese, ma un luogo nel quale" si può fare innovazione ed essere motore di sviluppo.
http://www.huffingtonpost.it/2014/08/14/renzi-viaggio-sud_n_5677422.html
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