L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

venerdì 19 settembre 2014

hanno vinto, ma le comunità identitarie hanno segnato un'altro punto a proprio favore, noi ci siamo

LORO ESULTANO, NOI NO

19 settembre.
Allo scopo di salvare il regno Unito, si è mobilitata un'armata davvero impressionante. Il mondo della grande finanza speculativa della City londinese, la grande industria, i grandi media, tutti i principali partiti sistemici british.

A livello internazionale si è schierato tutto l'esercito dei potenti, a partire dalla casa Bianca, i vertici NATO, quindi l'oligarchia eurista, con appresso la sua corte dei miracoli di satrapi locali e Quisling.

Facile spiegare la loro chiamata alle armi: in gioco non c'era solo un simbolo (l'odioso Regno Unito, che incarna nello stesso momento il passato monarchico feudale, il capostipite del capitalismo, il colonialismo ed infine la metastasi della iperfinanziarizzazione), c'erano i loro interessi. L'indipendenza della Scozia avrebbe fattobarcollare l'Unione europea e la NATO con possibile effetto domino.

I potenti che erano stati presi dal panico, oggi esultano. Noi no.

Hanno vinto questa battaglia, ma questa difficilmente invertirà il corso delle cose. Il loro sistema resta in affanno. Non solo sul piano economico e geopolitico. Subiscono una nuova ferita la narrazione che la storia sia finita, che la globalizzazione sia destinata a fagocitare le nazioni, i popoli così come ogni istanza comunitaria.

I potenti tirano un sospiro di sollievo. Han dimostrato che sono ancora più forti. Essi per primi sanno che non finisce qui.

Nessun commento:

Posta un commento