L'UNIONE DELLA TUSCIA A MILANO CON LEGA NORD PER LA FLAT TAX
15/12/2014 : 10:49
(NewTuscia)
- MILANO - Come ampiamente riferito dai maggiori organi di stampa
nazionali, ieri 13 dicembre 2014 a Milano, presso il Palazzo di
Confcommercio, è stato illustrato il primo importante tassello della
rivoluzione economica e fiscale proposta da Lega
Nord, riguardante l'adozione per l'Italia dell'aliquota fiscale unica al 15%.
Presenti
il Segretario Federale Matteo Salvini, il responsabile per la Politica
Economica di Lega Nord prof. Claudio Borghi Aquilini, Armando Siri del
Partito Italia Nuova ed il prof. Alvin Rabushka, economista
dell'Università di Stanford e massimo esperto mondiale per
l'applicazione di sistemi fiscali ad aliquota unica.
A
rappresentare Viterbo in questa importante occasione l'Unione della
Tuscia con Umberto Ciucciarelli, Patrizia Grilli e Maria Letizia
Tombolini. Il progressivo accredito del movimento viterbese vicino a
Matteo Salvini nei luoghi in cui si dibatte la proposta politica denota
il crescente interesse della Lega Nord per il nostro territorio,
sancendo definitivamente l'appartenenza dell'Unione alla galassia del
fronte identitario nazionale così come delineato dal nuovo corso di via
Bellerio.
Quantificati
in 600 miliardi di euro i crediti inesigibili dell'Agenzia delle
Entrate, il 50% dei quali è costituito da debiti di piccoli
contribuenti impossibilitati a pagare a causa del tracollo dei ricavi,
l'imperativo categorico di uno Stato di Diritto dovrebbe essere quello
di aiutare questa gente a tornare a vivere, smettendola una buona volta
con l'arrogante pratica della persecuzione, attraverso una sanatoria
fiscale che consenta di ripartire da zero a tutte le PMI che provino una
condizione di impossibilità a far fronte agli impegni. Provvedimento
propedeutico all'introduzione di un equo sistema fiscale che conservi la
progressività sancita in Costituzione.
Come
ha sottolineato lo stesso Matteo Salvini, per uscire dall'incubo
dell'attuale contingenza servono politiche economiche rivoluzionarie:
introdurre l'aliquota unica al 15% per tutti vuol dire mandare in
soffitta il mostruoso apparato fiscale italiano. Vuol dire dare
un'incredibile iniezione di ossigeno al nostro sistema economico,
riportare al centro il Cittadino, le imprese ed i produttori. Già 38
paesi al mondo l'hanno adottata ed hanno visto le loro economie
svilupparsi ed il gettito fiscale aumentare, in conseguenza del fatto
che grazie alla radicale semplificazione PAGANO TUTTI E PAGANO MENO. Il
progressivo aumento della pressione fiscale in Italia negli ultimi dieci
anni ha solo aumentato la percentuale di gettito elusa o evasa, ha
sottratto risorse per gli investimenti, per la produzione e la creazione
di lavoro ed ha impoverito gradualmente il ceto medio e medio-basso
contraendone drasticamente i consumi, e solo una totale discontinuità
con il passato può invertire la tendenza. Il passaggio dall'attuale
modello a cinque aliquote al modello ad aliquota unica per persone
fisiche ed aziende crea immediatamente una maggiore circolazione di
ricchezza, capace di spingere i consumi e consequenzialmente la
produzione ed il lavoro.
Il
prof. Claudio Borghi Aquilini scrive dal 2006 di flat tax sulle colonne
de "Il Giornale", sottolineando come non sia possibile rimanere
nell'Euro adottando un regime fiscale del genere: una delle ragioni
descritte con dovizia di particolari riguarda l'esplosione dei consumi
connessa all'applicazione del provvedimento che non sarebbe compatibile
con la poca quantità di moneta circolante disponibile. "I numeri veri,
certi e reali della proiezione della flat tax nel sistema italiano sono
disponibili per chiunque li voglia conoscere ", ha dichiarato il prof.
Borghi contestando punto per punto quanto scritto e dichiarato nei
giorni scorsi dall'economista Daverio. L'intento è quello di far
emergere l'imponibile nascosto creando condizioni vere di convenienza
alla contribuzione fiscale, attraverso un capillare recupero di quel che
esiste ma non si vede.
Ulteriori
proposte riguarderanno, in alternativa alla loro abolizione, la
modifica della composizione dell'Osservatorio degli Studi di Settore
attraverso il coinvolgimento diretto delle Associazioni delle categorie
produttive e la detassazione del reddito incrementale (la parte di
reddito derivante dall'incremento dei fatturati).
Dettagli,
conclusioni e dati del convegno sono disponibili presso la segreteria
politica dell'Unione della Tuscia per chiunque ne faccia richiesta.
Umberto Ciucciarelli - Portavoce dell'Unione della Tuscia per la Sovranità
Nessun commento:
Posta un commento