«Io temo una cosa sola e cioè che in questi trent’anni, le continue prese di posizione dei Professori abbiano bloccato un processo di riforma che oggi invece non è più rinviabile per il nostro Paese».
la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 12 luglio 2014
Stati Uniti, sono capaci solo a depredare e a sfruttare i popoli
Renzi, il Nuovo Ventennio che avanza
Renzi bugiardo
Barrali, il sindaco a Renzi: "Caro Matteo,ecco come ci prendi in giro"
La beffa dei finanziamenti scolastici
Autore: Redazione Casteddu Online il 11/07/2014 14:01 Chiamandomi collega e con toni confidenziali, iniziò la missiva ringraziando a nome del governo tutti i Sindaci per l’operato svolto in un periodo di difficoltà senza precedenti.
Con soddisfazione personale notai che il tema dello scritto era l’edilizia scolastica, priorità condivisa e senza dubbio alla base per incentivare l’educazione, la cultura, la formazione del nostro paese.
Nel dettaglio il Presidente Renzi scriveva:
“Vi chiedo di scegliere all’interno del vostro Comune un edificio scolastico, di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica, l’indicazione della scuola, il valore dell’intervento, modalità di finanziamento e tempistica di realizzazione lavori”.
Per essere più incisivo precisava: “Semplice e operativo come sanno essere i Sindaci”.
Con grande entusiasmo, nel giro di poche ore risposi subito, indicando la scuola elementare come edificio prioritario su cui intervenire.
Nel dettaglio la proposta progettuale riguardava lavori di manutenzione straordinaria con un importo lavori modulabile di euro 200.000,00 (rifacimento cortile, rifacimento copertura, lavori in facciata per ricognizione cornicioni/intonaci e tinteggiature, abbattimento barriere architettoniche, miglioramento dell’efficienza energetica) .
Ovviamente non ho mai pensato, che nel giro di qualche settimana il governo ci potesse riconoscere così tanti soldi, ma visto l’esposizione mediatica del Presidente Renzi e considerato che non avendo dubbi sulla serietà dell’iniziativa, immaginavo: se non saranno 200, saranno 100, ma l’importante è avere nuove risorse utili per dare stabilità alle nostre aule in cui i nostri ragazzi passano tante ore della loro giornata.
Il giorno di Santa Lucia, lo scorso 6 luglio, ricevo una marea di sms, “Barrali ha avuto il finanziamento per le scuole” - “Evviva, Renzi ha premiato Barrali” – “Leggi l’Unione Sarda, Barrali rientra nei finanziamenti del governo” e così tanti ancora.
In realtà nella carta stampata non vi erano notizie dettagliate.
Tuttavia nel sito del Governo era possibile avere ulteriori informazioni, mi connetto e leggo:
“Scuole, ecco il piano da un miliardo” – “#scuolebelle #scuolesicure#scuolenuove” -“Finanziamento Sardegna € 43.330.782,72” .
Il primo impatto era confortante, non vi nascondo che l’ansia e la tachicardia che mi accompagnava in quegli istanti era tanta, sentivo vicino il traguardo: ricevere un finanziamento direttamente dal governo fra più di 8000 Comuni Italiani.
Purtroppo il “risveglio” era vicino, cliccai su - Elenco Finanziamenti Comuni - e bastarono pochi secondi per capire che il mio entusiasmo, le tante aspettative, speranze su un’iniziativa lodevole, condivisa e sostenuta come l’edilizia scolastica andavano drasticamente ridimensionate.
Il Comune di Barrali risultava segnatario di tre finanziamenti chiamati entrambi #SCUOLABELLA, ognuno per un importo di euro 7.000,00 circa, precisamente uno per ogni plesso scolastico ovvero infanzia, elementari e medie.
I conti non tornavano, noi avevamo indicato un edificio ben preciso, quale prioritario per un eventuale intervento, per giunta come espressamente richiesto da Renzi;
Noi avevamo indicato un fabbisogno economico di circa 200.000,00 euro, ok 100.000, passi 50.000/40.000, ma 7.000 euro per singolo edificio è una provocazione !!!
D’accordo, poteva essere anche zero, però poco più di 7.000 euro per realizzare un intervento di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale non si può proprio sentire!
7.000 euro non bastano neanche per pagare il montaggio del ponteggio!
TUTTO QUESTO E’ ASSURDO!
Illustrissimo Presidente Renzi, se dovessi scriverli una lettera gli scriverei:
CARO COLLEGA, MI HAI PRESO IN GIRO !!!
Il piano di edilizia scolastica, è senza dubbio cosa buona e giusta, un dovere mettere in sicurezza le nostre scuole, un dovere investire sull’istruzione.
E’ giusto dare priorità alle scuole con i soffitti che cadono, ma se dobbiamo parlare di Edilizia scolastica facciamolo con serietà e responsabilità evitando di usare spot elettorali e frasi ad effetto che ingannano i cittadini e prendono in giro e umiliano i Sindaci.
Poco più di 7.000,00 euro a plesso scolastico, per realizzare un intervento di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale, è una PRESA IN GIRO! E’ RIDICOLO! E’ UNA PROVOCAZIONE!
Con estremo rammarico e delusione reputo l’iniziativa di Renzi #SCUOLEBELLE uno specchietto per le allodole, una vera e propria provocazione.
Far passare un’elemosina data a centinaia di comuni come un piano di edilizia scolastica non è né leale né corretto, è un’offesa al lavoro di tanti amministratori locali, ma soprattutto alla dignità di una comunità intera.
MACCHE’ #SCUOLABELLA …………. RENZI CI HAI PRESO IN GIRO !!!
Ben 11.729.562,12 euro saranno divisi in 746 scuole sarde per i progetti chiamati #SCUOLEBELLE.
Tanti soldi per carità, ma se si osservano i singoli finanzianti, è facile riscontrare che nelle scuole più piccole, ovvero la maggioranza, come Barrali, Donori, Samatzai, Guamaggiore, Goni, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Soleminis, San Basilio, Sant’Andrea Frius, Serdiana, Segariu, Selegas, Silius, Suelli per citare quelle di zona, avranno a disposizione cifre ridicole, irrisorie e probabilmente insufficienti per attuare interventi seri e apprezzabili, salvo cofinanziare con fondi propri.
Usare l’appellativo #SCUOLEBELLE è una esagerazione !
Parlare di Piano di edilizia scolastica per comuni come Barrali e per quelli citati o simili ci vuole una bella faccia tosta, non scherziamo !
Ebbene sfogarsi su facebook serve a poco, ma chissà, visto che ormai vanno di moda i post e i tweet è possibile che tra una condivisione e l’altra arriverà anche a Matteo…….allora per concludere:
Caro Presidente del Consiglio , vuoi dare 7.000,00 euro per le scuole di Barrali ?
Va benissimo, ma non parlarmi di edilizia scolastica, non parlarmi di scuole belle, non parlarmi di dare stabilità alle nostre aule.
Quando si parla di edilizia scolastica vuole dire mettere disposizione SOLDI VERI per rendere le nostre scuole sicure e all’avanguardia, non significa dividersi le briciole fra poveri per dare una passata di pittura nelle classi o piantare un albero in giardino…….questi interventi li facciamo già da soli.
MACCHE’ #SCUOLABELLA …………. RENZI CI HAI PRESO IN GIRO !!!
venerdì 11 luglio 2014
il Sistema delle Mafie non si ferma, anche dopo Expo e Mose
TAV, Razzanelli (FI): "Le aziende del Mose si trasferiscono a Firenze"
Solo l'uscita dall'Euro può portare ad investimenti e crescita, la Germania non darà mai la possibilità all'Italia di risorgere
I lavori dell’Eurogruppo confermano la poca considerazione di cui gode l’Italia in Europa. E l’appello di Padoan per il rilancio della crescita, bocciato da Schäuble e Juncker, non trova sponde politiche. La nostra presidenza Ue comincia male
La frenata tedesca ha fatto dunque da contraltare ai giudizi positivi espressi dai paesi deboli dell’Unione, ansiosi per lo più di rompere gli schemi austeri della condotta europea e invertire una tendenza autolesionista ormai radicata. Ma si sa, non tutti i pareri pesano ugualmente, e se le parole di Shaeuble sono immediatamente seguite dalle esternazioni dJean Claude Junker, ecco che lo sforzo italiano perde anche di credibilità. «Sono allergico al deficit e al debito pubblico e la stabilità finanziaria non è un problema già superato» ha affermato Il presidente in pectore della Commissione europea non lasciando adito ad interpretazioni. Insomma, nemmeno il tempo di recepire un’idea che già viene ridimensionata.
Gaza è una prigione a cielo aperto e Israele si prepara per fare una mattanza
Se Israele invade Gaza esplode il Medio Oriente?
il Pd è parte integrante del Sistema delle Mafie
Secondo Frigerio, inoltre, il progetto della Città della Salute non era sponsorizzato solo da Formigoni, ma anche da Pisapia: "Tutta l'elite politica milanese, a cominciare dal sindaco, era favorevole a collocare la Città della Salute sull'area del Cerba favorendo anche Mediobanca e Ligresti".
Pd e Cosa Nostra cambiano la Costituzione
Bulgaria, buffoni, sapete benissimo come vive la comunità bulgara, con lavoro di sfruttamento e sottopagato
Operaia tessile - Clifford Rowe (1904-1988)
L'INDUSTRIA DELL’ABBIGLIAMENTO IN BULGARIA PRODUCE PER L'EUROPA IN CONDIZIONI DI SFRUTTAMENTO
11.07.2014
- Salari molto al di sotto del livello dignitoso
- Salario minimo legale ottenibile solo con straordinari e non per una settimana lavorativa standard (40 ore in Bulgaria)
- Chiusura delle fabbrica senza pagamento dei salari arretrati (a volte per diversi mesi)
- Salari in arretrato o pagati in ritardo
- Detrazioni arbitrarie di tipo disciplinare o per cattiva qualità del prodotto
- Violazioni frequenti della legge in relazione a orario di lavoro, permessi e ferie (congedi a discrezione dei superiori, straordinari eccessivi e non volontari, mancanza di pause)
- Lavoratrici bloccate in fabbrica fino al completamento della quota di produzione
- Lavoratrici messe in congedo non retribuito e fatte lavorare a domicilio. I datori di lavoro usano il pretesto della crisi economica per non pagare il salario dovuto e i contributi. Il lavoro è pagato a cottimo. Il rapporto di lavoro dipendente è trasformato in rapporto di lavoro "autonomo" per sgravarsi di ogni responsabilità
- Attività antisindacale
- Abuso del lavoro part-time (4 ore al giorno): in realtà si lavora fino a 14 ore al giorno. E' a discrezione del datore di lavoro pagare il dovuto per le ore supplementari.
- I contributi previdenziali sono versati solo per le normali ore di lavoro, il resto è pagato in contanti fuori busta
- Discriminazione salariale di genere in relazione ad altri settori: le lavoratrici dell'abbigliamento sono considerate operaie "non specializzate"
- Come primo, immediato provvedimento i "global buyer" devono assicurarsi che i lavoratori in Bulgaria ricevano una paga base netta (senza straordinari e incentivi) di almeno 245 euro (60% del salario medio nazionale). Come misura successiva, la paga base netta deve essere progressivamente innalzata al livello stimato del salario minimo dignitoso.
- Gli acquirenti devono analizzare e modificare la struttura dei prezzi per far sì che i prezzi pagati ai fornitori consentano di aumentare i salari.
- Le lavoratrici "autonome" e le lavoranti a domicilio devono avere lo stesso trattamento delle dipendenti con normale rapporto di lavoro rispetto all'orario di lavoro e ai contributi sociali (Convenzione ILO 177 art. 4: Uguaglianza di trattamento per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (ispezione del lavoro), accesso alla protezione sociale).
- Devono cessare le forme di furto salariale come i pagamenti in contanti fuori busta e la trasformazione forzata dei dipendenti in lavoranti a domicilio.
- Popolazione (2013): 7,3 milioni
- Fabbriche di abbigliamento registrate (2011): 3865 [1]
- Addetti industria abbigliamento (2012): 95.400
- Quota abbigliamento su export totale (2012): 25% [2]
- Quota esportata della produzione di abbigliamento (2012): 90%
- Salario minimo legale netto (2013): €139 [3] [4]
- Salario netto (compresi straordinari e incentivi) delle lavoratrici intervistate €129 - €340
- 60% del salario medio nazionale: €245 (netti) [5]
- Spese minime del nucleo familiare al mese, famiglia di 4 persone (2012): €433 [6]
- Salario minimo dignitoso mensile stimato, famiglia di 4 persone, al netto delle detrazioni, secondo le lavoratrici intervistate: €1.022
- Ralitsa Ivanova; Associazione dei Lavoranti a domicilio (HWA) Violeta Zlateva, Rosalina Ivanova, Svetla Ilijeva, Svetlana Shandrova, Nina Kovacheva
- Dr. Bettina Musiolek Eastwind-Institute, Entwicklungspolitisches Netzwerk Sachsen ENS, Clean Clothes Campaign
- Christa Luginbühl Berne Declaration, Clean Clothes Campaign
- Versione italiana a cura di: Ersilia Monti, Paola Ligabue e Francesco Verdolino
- Ministero Economia, Energia e Turismo, Fonte Database: "Amadeus", 2011,http://www.mi.government.bg/files/useruploads/files/ip/c14.pdf
- http://www.nsi.bg/otrasal.php?otr=60&a1=992&a2=993&a3=998&a4=1001#cont; Serie periodo - 2012
- Tutti i dati in Euro in base al tasso di cambio di www.oanda.com, 1 Febbraio 2014
- 158 Euro lordi, meno i contributi obbligatori
- http://www.nsi.bg/en/content/6410/total
- Source: National Statistical Institute Bulgaria, Demographic and social statistics: Household expenditure http://www.nsi.bg/en/content/5696/annual-data
- www.nsi.bg, Labour, 4.2.2.1xls. 2012 - HWA ha accertato che le lavoratrici ricevono persino meno a causa delle trattenute disciplinari e per la qualità del prodotto
- In maggio-agosto 2013 sono state effettuate 63 interviste qualitative a lavoratrici di 14 fabbriche e a 14 lavoranti a domicilio. Le lavoranti a domicilio lavoravano per conto di una delle 14 fabbriche oggetto della ricerca.
- http://www.ifrc.org/en/news-and-media/news-stories/europe-central-asia/bulgaria/tuberculosis-health-problem-and-socialill/#sthash.JvVOTfxG.dpuf
- Soglia minima valutata a livello di sicurezza sociale nel 2013/2014, per le lavoratrici dell'abbigliamento la soglia minima è di 164 euro