la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 16 agosto 2014
Il Capitalismo statunitense corre verso la quarta guerra mondiale
5200 euro netti mese non gli bastano, hanno perso il senso delle proporzioni
Politici e tagli, consigliere Regione Lazio: “Con 5.200 euro non vivo”
. El-Sisi e Putin indispettiscono gli Stati Uniti
Il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, si recherà in Egitto qualche settimana prima di Putin, continua la fonte.
http://www.swissinfo.ch/ita/egitto--putin-ricambia-visita-sisi--a-novembre-al-cairo/40558224
Regaliamo asset agli stranieri, addio anche all'Ilva
Gli indiani trattano svolta nella crisi Ilva Piano a settembre | La Gazzetta del Mezzogiorno.it
TARANTO – Tranquillizzare le banche, spiazzare i concorrenti, entrare nella virtual data room. La lettera di intenti che il colosso mondiale dell’acciaio ArcelorMittal ha consegnato al commissario straordinario dell’Ilva Piero Gnudi coglie tre obiettivi e fissa un primo paletto temporale: entro il 30 settembre la multinazionale franco-indiana presenterà una proposta di piano industriale che, se accettata, nei successivi tre mesi, porterà al suo ingresso nella proprietà dell’Ilva tramite un aumento di capitale sociale, soluzione non obbligatoriamente traumatica per la famiglia Riva che così uscirebbe definitivamente dai giochi, dopo aver perso ormai da oltre un anno il controllo dell’azienda, sottoposta a commissariamento dopo la bufera giudiziaria, diluendo la sua quota.
Risorse correlateArcelorMittal è un colosso industriale mondiale, leader nel settore dell’acciaio, nato dalla fusione di due tra le più grandi aziende del settore, la francese Arcelor e l’indiana Mittal Steel Company, avvenuta nel 2006. Il quartier generale si trova nella capitale del Lussemburgo. Oltre a essere il più grande produttore d’acciaio, è anche leader di mercato nella fornitura di acciaio per l’industria automobilistica e per i settori delle costruzioni, degli elettrodomestici e degli imballaggi. Uomo chiave dell’azienda è il multimiliardario indiano – ma residente ormai da anni a Londra – Lakshmi Mittal, amministratore delegato. L’azienda ha una produzione che arriva a 120 milioni di tonnellate complessive di acciaio ogni anno.
Ilva: nessun rischio per gli abitanti di Taranto dall’emissione anomala
Interesse verso l’azienda siderurgica di Taranto sarebbe stato mostrato anche da gli indiani di Jindal Steel, da un gruppo degli Emirati Arabi ed un altro brasiliano ma chiaramente la lettera di intenti di ArcelorMittal costituisce un passo in avanti.
«Da oggi al 30 settembre ArcelorMittal – spiega Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl – dovrà predisporre il piano industriale. Noi vogliamo vederci chiaro: il piano ambientale recentemente varato dal governo Renzi deve essere applicato e deve costituire un punto fermo; ci deve essere la tutela dell’occupazione e la piena sostenibilità sociale e industriale. L’impianto di Taranto sotto le 8 milioni di tonnellate annue di acciaio perde competività e sostenibilità, quindi servono nuove tecnologie, introducendo il preridotto o ricorrendo ad altre soluzioni tecniche. E’ impossibile raggiungere quegli obiettivi con mezza Ilva. Il prestito ponte di 250 milioni di euro che le banche sottoscriveranno a fine agosto garantiranno l’operatività dell’Ilva fino a ottobre, speriamo – aggiunge Bentivogli – di non ritrovarci nelle stesse condizioni della vendita di Alitalia, con il rischio cioè di restare a terra da un momento all’altro. Ci che anche il governo su questa partita riconosca il valore dell’ambientalizzazione e riqualificazione, il più importante d’Europa, facendo diventare l’Ilva e il territorio di Taranto da epicentro della mancata conciliazione tra salute e ambiente a modello di sviluppo».
«Le recenti nomine nella governance – spiega invece Antonio Talò, segretario provinciale della Uilm – secondo me già dimostravano l’interesse di ArcelorMittal, in quanto i prescelti orbitano in quegli ambienti. Temo che non si tratti della soluzione ideale per l’Ilva e per Taranto ma non abbiamo possibilità di scelta. Se sarà applicata l’Aia e salvaguardata l’occupazione, non potremo che essere favorevoli. Invitiamo il Governo a fare fino in fondo la sua parte».
via Gli indiani trattano svolta nella crisi Ilva Piano a settembre | La Gazzetta del Mezzogiorno.it.
http://www.nuovaresistenza.org/2014/08/16/gli-indiani-trattano-svolta-nella-crisi-ilva-piano-a-settembre-la-gazzetta-del-mezzogiorno-it/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=gli-indiani-trattano-svolta-nella-crisi-ilva-piano-a-settembre-la-gazzetta-del-mezzogiorno-it
. Renzi dovunque è andato al sud è stato contestato ma l'informazione è silente
VIDEO - Renzi contestato a Gela esce "da dietro"
Una visita, che al di là delle contestazioni, è comunque da apprezzare per l´attenzione che il capo del Governo ha voluto testimoniare"Matteo Renzi a Gela esce dalla porta di servizio per sfuggire alla contestazione della piazza. Una bella figura istituzionale": è quanto comunicato dai comitati No Muos con tanto di video della contestazione al premier. Ad accogliere il presidente del consiglio con fischi, bandiere, cartelli e cori vi erano numerosi attivisti No Muos e una folta delegazione di operai dell’impianto Eni e dell’indotto. “No al Muos, no alla guerra, via le basi Usa dalla nostra terra” e “Lavoro No Guerra” gli slogan ricorrenti. Fra i cartelli spiccava il No Ttip degli oppositori al Trattato Transatlantico per il commercio fra l’Ue e gli Usa che aumenterà a dismisura il potere delle multinazionali a discapito delle produzioni territoriali italiane. La contestazione non ha risparmiato il presidente della regione Rosario Crocetta — che di Gela è stato sindaco — uscito poco prima di Renzi dalla sede del palazzo comunale ma attraverso il portone principale. Al termine, il presidente del consiglio ha evitato il confronto con la folla dei manifestanti, uscendo dalla porta di servizio.
"Vi ho rovinato il Ferragosto- ha esordito Renzi nella piazza di Gela insieme al presidente Crocetta- Vi ho distrutto le vacanze" ed il ghiaccio si è subito rotto. Poi un discorso a braccio in tipico stile renziano: "Ho accolto l´invito del sindaco ad essere qua dopo la grande mobilitazione sull´ Eni, ma il problema va oltre. Serve capire che se riparte il Sud riparte l´Italia. Essere a Gela oggi per me è motivo di gioia, sono il primo Presidente a venire, spero di non essere l´ultimo perchè ognuno deve fare la propria parte. Noi saremo un paese serio solo quando capiremo come si spendono i progetti europei, non perdendo tutto per strada a causa degli iter burocratici. Dobbiamo lavorare coinvolgendo i cittadini, senza alibi. Dobbiamo fare le riforme, superando un problema: oggi c´è un problema, ritrovare la capacità di investire in Europa, tutti i discorsi perdono di autorevolezza se non superiamo i vincoli della burocrazia. Pensiamo anche allo sblocca Italia, attraverso cui pensiamo ad interventi fondamentali per la Sicilia, dalle infrastrutture ferroviarie a quelle stradali su Palermo, Agrigento, Caltanissetta.
Il 29 agosto alle 21 ci sarà il Consiglio dei Ministri sullo Sblocca Italia. A novembre è in calendario la presentazione di un piano chiaro sugli interventi europei e i fondi pubblici". Renzi ha anche parlato del futuro dell´industria in Sicilia alla luce della crisi nel settore petrolchimico ed automobilistico: "La priorità qui è difendere gli investimenti per l´energia, la chimica verde come interventi in aggiunta. Abbiamo preso un impegno: verificare al Ministero, insieme ad Eni come andranno avanti i progetti di sviluppo, tenendo conto delle esigenze economiche e strutturali. Abbiamo la certezza di poter fare di questa terra un luogo di innovazione non un museo, mantenendo qualità e quantità occupazionale. Alla fine un messaggio ideale a tutti i siciliani perchè si rimbocchino le maniche: "Bisogna smettere di pensare che chi viene da lontano ci può salvare, il Sud può trainare la ripresa del Paese, nonostante i limiti storici della politica e non solo. Io non sono il demiurgo che arriva da fuori, ma il Capo del governo pronto a ricordare che dobbiamo dire basta alla cultura della rassegnazione".
Israele/ebrei devono andare via, le terre sono dei palestinesi, occupano le terre con le armi e il terrore
Ultime Asca
Israele. 600 palestinesi arrestati a Gerusalemme Est da luglio
- 14 agosto 2014
Da parte sua, l’Associazione dei prigionieri palestinesi ha detto di aver registrato 1.650 palestinesi arrestati a Gerusalemme e in Cisgiordania, mentre il centro Moussawa, una ong che difende i diritti degli arabi israeliani, ha fatto sapere che piu’ di 600 di loro sono stati arrestati dalla meta’ di giugno. Il direttore del centro Moussawa, Jaafar Farah, ha quindi fatto sapere che per la prima volta in Israele la polizia conduce i giovani a gruppi davanti alla giustizia, e i giudici lo accettano, rifiutandosi di esaminare caso per caso. (fonte Afp) Sim
l'albero della storia è sempre verde (Lenin), la polizia uccide
Anche se banditi dalle guerre grazie alla Chemical Weapons Convention firmata nel 1993 anche dagli Stati Uniti, i gas lacrimogeni continuano a essere usati dalla polizia americana e da quella di molti altri Paesi. Questo tipo di arma infatti non è vietata nelle città e nei sobborghi per contenere gli scontri e le proteste. I lacrimogeni sono stati usati l'anno scorso in Turchia. E ancora in Bahrain. Adesso a Ferguson. "Stavo solo cercando di andare a casa di mia sorella", dice al Washington Post un ragazzo di 23 anni: la polizia lo ha colpito prima con proiettili di gomma e poi con gas lacrimogeni.
Ma il capo della polizia del sobborgo del Missouri ha difeso l'uso dell'arma. "Ci sono lamentele da parte di alcune persone. Ma per me nessuno è stato ferito seriamente e sono felice di questo". Tuttavia molti studiosi e osservatori internazionali contestano l'impiego della tecnica nelle città, sostenendo che possa provocare seri danni ai manifestanti. "Per la Convenzione di Ginevra i gas lacrimogeni sono vietati dalle guerre ma continuano a essere impiegati contro i civili. È illogico", spiega a magazine National Geographic, Sven-Eric Jordt, un esperto di gas nervini della Yale University School of Medicine.
L'arma spesso viene usata impropriamente dai poliziotti e ancora è molto difficile da contenere: in molti casi finisce per coinvolgere anche persone che non hanno nulla a che fare con la manifestazione in corso. Sono stati documentati casi di persone ferite, intossicate e anche uccise dall'agente chimico. Ovviamente - continua Jordt - la concentrazione dei gas usati in America è molto minore rispetto a quello impiegato in altri stati del mondo.
Nel 1993 l'Fbi usò gas lacrimogeni contro la setta religiosa dei Davidiani che si rifugiava in un bunker a Waco in Texas. Morirono più di 75 persone, tra cui 28 bambini. L'indagine svelò che l'uso di queste armi contribuirono all'uccisione del membri del gruppo. La polizia di confine di Israele ha spesso usato questo agente chimico per contenere le proteste dei palestinesi: Afp ha riportato che almeno due persone nella regione sono morte soffocate a causa del gas negli ultimi mesi.
Anche in Egitto durante le proteste per il colpo di stato militare che ha ribaltato il governo di Mohammed Morsi, diversi civili hanno perso la vita anche causa dei gas lacrimogeni. Intanto alcuni attivisti di Gaza su Twitter sarebbero in contatto con gli attivisti di Ferguson per spiegargli come resistere e difendersi dai gas lacrimogeni.
Sempre a proposito della questione, una troupe di Al Jazeera America è stata coinvolta negli scontri e colpita con gas lacrimogeni. Ai giornalisti sono state ritirate le telecamere, cosa che ha fatto pubblicare all'emittente del Qatar una nota: "Gli Stati Uniti sembrano l'Egitto", si legge nel comunicato, in cui si paragona quanto sta avvenendo a Ferguson agli scontri dell'anno scorso di piazza Tahrir in Egitto. Il sito di news Quartz ha ricodato come attraverso Twitter i manifestanti della Primavera araba stanno sostenendo le proteste a Ferguson.
Foto: Un manifestante a Ferguson, Missouri, colpito dai gas lacrimogeni della polizia ©AP
http://america24.com/news/gas-lacrimogeni-vietati-in-guerra-ma-non-nelle-citta-usa
Nato ed Ucraina bugie sempre più grandi, buffoni
non si parla più dell'aereo civile della Malesia, da quando il pilota ucraino ha dichiarato che è stato un suo missile ad abbatterlo - martelun
Ucraina:007 Russia negano sconfinamento
Nato, c'e' stata incursione non invasione
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2014/08/15/ucraina007-russia-negano-sconfinamento_d99ce8ef-399e-414a-8f44-f25a2d6ec81a.html
Imbecille, Fronte unico per uscire dall'Euro
L’intervista
Expo, l’allarme di Sangalli
«Nostro impegno a rischio»
Il taglio progressivo del diritto annuale potrebbe annullare la sua azione sull’economia locale. L’appello: «Tagli alle Camere di commercio, il governo cambi»
di Elisabetta Soglio
«La parte del decreto legge 90 che prevede un taglio progressivo del diritto annuale, cioè del contributo che le Camere ricevono dalle imprese, limita o potrebbe addirittura annullare la loro azione a favore dell’economia del territorio. Un contributo che alla singola impresa costa circa 150 euro all’anno in media, ma che ha ricadute sulle economie locali».
«Beh, tenga conto che come Camera siamo impegnati in numerosi progetti per lo sviluppo del territorio restituendo il 70 per cento di quello che introitiamo dalle imprese: lavoriamo con il Comune, ad esempio sostenendo interventi sulle start up, e con la Regione. Siamo presenti in Fiera, alla Scala, al Piccolo, alla Triennale, nelle Università. E poi c’è questo impegno per Expo, che è il più oneroso».
«Certamente, e oltretutto è prevista anche l’abolizione del diritto annuale. Ma qui il discorso va fatto a monte: il disegno di legge propone di togliere alle Camere questa funzione principale: perché? Questa riforma è inspiegabile, ed è destinata a distruggere più che a cambiare il sistema camerale. Certo, le Camere hanno margini di miglioramento e proprio per questo stiamo lavorando, anche a livello regionale, per trovare in tempi brevi nuove soluzioni ma non devono essere indebolite o addirittura cancellate».
«No e siamo stati molto contenti delle forti prese di posizione del sindaco Giuliano Pisapia e del Governatore Roberto Maroni, che ha anche consegnato un documento al premier Renzi. Oltre alle istituzioni, anche molte associazioni di categoria e di sindacati hanno capito il problema».
«Una recente indagine della Camera di commercio con Ipsos indica ancora un notevole livello di fiducia degli imprenditori milanesi nei confronti della propria impresa, anche se la maggioranza segnala fatturato e conti in peggioramento. Resta negativa la valutazione sulla situazione generale del Paese e sull’uscita dalla crisi in tempi rapidi: sono sette anni che le difficoltà economiche perdurano e forse c’è la consapevolezza che questa rischia di trasformarsi in situazione permanente».
«L’Italia ha il record della pressione fiscale: con il 53,2 per cento è la più alta nel mondo occidentale. E questo record incide anche sui consumi al rallentatore, sugli esercizi commerciali in sofferenza, ma più in generale su tutta la nostra economia».
«Il bonus 80 euro è stata una decisione giusta anche se si dovrebbe estendere ai lavoratori indipendenti. Fino ad ora la risposta dei consumatori è stata tiepida perché il nodo centrale resta appunto l’insopportabile peso fiscale».
«Questa iniziativa di Camera di commercio, Unioncamere, Regione Lombardia ed Expo 2015 promuove in modo innovativo l’offerta turistica. Ha già realizzato 40 club di prodotto ai quali hanno aderito circa 300 imprese turistiche della città e della Lombardia, che sono diventate partner della società. A oggi, Explora ha stabilito contatti con oltre 1.100 tour operator internazionali, presentando l’offerta turistica e le proposte del territorio, ma soprattutto promuovendo Expo 2015».
la Bulgaria, dopo la sospensione ordinata dall'Europa riprende in considerazione il South Stream
Il gas bulgaro rivivificherà il South Stream
Stando ai media bulgari, il vicepremier e il ministro tecnico per lo sviluppo regionale del governo provvisorio della Bulgaria, Ekaterina Zakharieva, ha dichiarato che il progetto South Stream, sospeso l’8 giugno dalla parte bulgara, sarà realizzato se sarà garantita la possibilità di trasporto anche del gas bulgaro scoperto sulla piattaforma continentale del Mar Nero.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_08_15/Il-gas-bulgaro-rivivifichera-il-South-Stream-0674/
Via dall'Euro, Fronte Unico per uscire dall'Euro
AUTUNNO ITALIANO ALLE PORTE CON DUE SOLE POSSIBILITA': VIA DALL'EURO O PRELIEVO FORZOSO (RAPINA) DAI CONTI CORRENTI
Renzi dovunque è andato al sud è stato contestato ma l'informazione è silente
Renzi in Calabria entra dal retro per evitare le proteste dei lavoratori
India, con Modi fa un salto in avanti culturalmente
India: Modi, siamo Paese tecnologico
Non della magia nera, presidente sogna "India digitale"
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2014/08/15/india-modi-siamo-paese-tecnologico_6e25fdcf-8226-4e81-82f7-578719381e80.html
Noi italiani siamo d'accordo con Orban: sanzioni controproducenti senza motivo alla Russia
Ucraina: Orban contro sanzioni Russia
Premier Ungheria, dovrebbero essere riviste
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/08/15/ucraina-orban-contro-sanzioni-russia_16194707-ca9b-4dd4-924e-1597bfd082fa.html