Serve certezza sulle soglie minime di capitale
Non essendo specificamente indirizzate a finanziare imprese e famiglie, le due Ltro del 22 dicembre 2011 e del 1° marzo 2012 furono concretamente indirizzate a far acquistare titoli del debito pubblico, in Italia particolarmente, facendo così scendere gli spread e conseguentemente riducendo la fiammata del costo del denaro che da allora, anche in Italia, si è progressivamente ridotto fino a raggiungere gli attuali infimi tassi, i più bassi in oltre un secolo e mezzo di Italia unita. La durata delle Ltro era esattamente triennale, pur con possibilità di rimborso anticipato. Ora è assolutamente rilevante che proprio in queste settimane stiano scadendo le due Ltro e che le banche, anche in Italia, stiano restituendo quei prestiti. Gli ammontari aggiuntivi totali delle due Ltro di tre anni fa per le banche italiane furono di circa 140 miliardi di euro che in parte sono stati restituiti alla Bce in anticipo, ma a dicembre 2014 ne risultava ancora da restituire la gran parte, appunto, delle due Ltro di tre anni fa.
Tutte queste operazioni importanti e complesse di politica monetaria hanno avuto e avranno effetti diversi e senza dubbio positivi. Ma non potranno risolvere da sole tutti i problemi, a cominciare da quelli europei. Infatti, è urgentissima la definizione di regole precise innanzitutto per le soglie minime di capitale che debbono essere detenute dalle banche in Europa. Questa incertezza del diritto ricade sia sulle banche, sia sulle imprese e sulle famiglie. Occorre che sia fatta chiarezza urgentemente e in modo da correggere l'attuale situazione nella quale le soglie minime di capitale sono “variabili” da banca a banca. Occorre, invece, dare nuovamente certezza al lavoro delle banche e ai rapporti con le imprese, innanzitutto sulle quantità e sui metodi di conteggio che debbono essere identici in tutta l'Europa della Unione Bancaria. Altrimenti l'incertezza produrrebbe la crescita di problemi di vario genere ed anche il rischio di esplosione di contraddizioni che già sussistono nella esistenza di una Vigilanza unica con Testi Unici bancari nazionali, di un mercato finanziario unico con Testi Unici nazionali della finanza e con diritti penali ancora nazionali dell'economia. Insomma, l'Unione Bancaria è importantissima, ma non può crescere zoppa. La politica monetaria, più che positiva, non può fare tutto per l'Europa.
Antonio Patuelli è presidente dell'Associazione Bancaria Italiana
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-02-06/serve-certezza-soglie-minime-capitale-075222.shtml?uuid=ABucVRqC
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