
Con
queste parole Giulietto Chiesa ha aperto l'incontro con i cittadini
tenutosi mercoledì 25 marzo presso la sala Rossa del VII Municipio, per
esercitare ciò che ormai latita negli spazi televisivi: il confronto.
Proprio sull'informazione Chiesa ha mosso le sue principali riserve.
Informare
e comunicare è fondamentale, ha affermato, più delle idee stesse. Nel
nostro Paese l'informazione è viziata, basata su racconti costruiti per
manipolare l'orientamento della popolazione. Le immagini, specchio reale
degli accadimenti nel mondo, sono accuratamente messe da parte o
falsificate.
Si decide ciò che si deve vedere e, quindi, pensare. "L'uomo che vede, ragiona in un altro modo".
Saranno
i nostri figli a pagare purtroppo il prezzo maggiore di tale
manipolazione, costretti dalla velocità nella quale si muovono le
immagini a cambiare il ritmo del sapere. Il rischio è l'annichilimento
delle proprie capacità razionali.
Su questo
piano muove la sua critica alle posizioni di Beppe Grillo sulla TV. Il
Movimento 5 Stelle ha fatto una cosa bellissima. Ora, con le risorse
risparmiate si dovrebbero aprire nuovi spazi di informazione televisiva.
Una concorrenza in grado di parlare a sempre più persone e di far
uscire
dall'indifferenza i gestori dell'informazione.
Sulla questione internazionale Giulietto Chiesa da la sua interpretazione dello scenario che ci attende.
Siamo
alla fine di un'epoca storica, ha commentato. Il capitalismo del secolo
scorso ci ha trasformati in una colonia, dove il benessere economico,
assieme al patto tra classe politica ed opinione pubblica, ha mantenuto
in equilibrio il sistema.
Ora quel patto si è
rotto. Le popolazioni sono aumentate a dismisura, le risorse sono
terminate e la crescita arrestata. Di contro si assiste all'avanzata del
gigante cinese, forza autonoma e disobbediente ai dettami statunitensi.
È in questo contesto che si inserisce la previsione di Chiesa.
Gli
Stati Uniti, consapevoli di un comando che sta sfuggendo loro di mano,
reagiscono con un attacco frontale al suo principale oppositore: la
Russia. L'aggressione in Ucraina, causando la morte di migliaia di
russi, avrebbe avuto proprio lo scopo di provocare Putin portandolo
all'invasione in quel territorio.
Le stesse
sanzioni dell'agosto 2014, accusate pesantemente dalla Russia - a cui si
aggiunge l'abbattimento del prezzo del petrolio e la speculazione
finanziaria nei confronti del Rublo - farebbero parte del tentativo di
mettere in ginocchio l'economia del Paese.
Nel
panorama dei cambiamenti il giornalista rileva anche la grande
trasformazione che sta vivendo la Chiesa cattolica guidata dal nuovo
Papa. Dopo una lunga fase di identificazione con l'Occidente e il
capitalismo, la Chiesa sceglie ora il proselitismo di massa. Alla
proposta dell'identità cristiana rispetto al mondo esterno si
sostituisce la scelta del dialogo.
Rilevante sarà l'incontro prossimo che il Pontefice terrà con Gorbacev per una dichiarazione congiunta contro la guerra.
Molte
sono state le domande poste dai partecipanti sui fenomeni attuali,
dalle questioni dei territori dell'ex-Unione Sovietica, al ruolo
dell'Europa nella contesa tra le grandi potenze, al pericolo ISIS.
A tal proposito Chiesa ha voluto chiarire la natura della guerra in atto.
Il
fenomeno ISIS è ascrivibile ad una regia statunitense, supportata dai
finanziamenti dell'Arabia Saudita e dal know-how israeliano. La tappa
ultima, una volta fermata la Siria, sarà la sconfitta del nemico storico
di Israele, l'Iran, prima che questo venga in possesso delle armi
atomiche.
Nel finale Giulietto Chiesa pone
dunque la domanda di molti. Come difendersi, come vincere la battaglia
contro quella cerchia invisibile di proprietari universali che muove le
fila?
La risposta sta nel radicamento nel
territorio. Esperienze come la No Tav ci insegnano che la reazione e
l'impedimento di decisioni prese sulle nostre teste finisce per toglier
loro le forze.
La politica va intesa come la moltiplicazione di esperienze come quella.
E poi l'informazione. Quanta più gente saprà che potrà accadere una guerra, più saremo in grado di difenderci.
In
questo Chiesa chiama il Movimento ad un salto di qualità: coinvolgere
quel pezzo importante del nostro Paese che, sebbene esterno al M5S, ne
condivide le motivazioni e gli obiettivi.
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