L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 4 marzo 2015

Niente da fare Mattarella sulla sia di Napolitano sul Progetto devastante rappresentato dall'Euro

Mattarella a Junker: Ue stimoli la crescita. Grecia fuori dall’euro «ipotesi che non esiste»


«L'ipotesi dell'uscita della Grecia dall'euro non è neppure da prendere in considerazione». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. Il capo dello Stato ha definito «drammatico» il tema dei profughi. E ha parlato di «problema che interpella tutta l'Unione». Il capo dello Stato, che ha affrontato con Schulz anche il tema della crisi libica, ha ribadito che si deve sostenere lo sforzo di Bernardino Leon per un governo di unità nazionale. Nel pomeriggio colloquio con il leader della commissione Jean-Claude Junker.
Libia, Mattarella: sostenere sforzo mediatore Onu
Bisogna sostenere lo sforzo di Bernardino Leon, mediatore delle Nazioni Unite per la Libia, per un governo di unità nazionale. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, nel corso di un colloquio oggi a Bruxelles. Nell'incontro si è parlato anche dell'operazione Mare Nostrum e del problema dei profughi che Mattarella ha definito «drammatico e che interpella tutta l'Unione europea». Da parte sua, Martin Schulz ha lodato l'operazione Mare Nostrum e l'enorme sforzo della Marina Militare Italiana. Ed ha definito «coraggioso» il governo Renzi, riferiscono fonti italiane.

«Europarlamento più forte per recupero fiducia»
Secondo il capo dello Stato il parlamento europeo «è cresciuto per compiti e importanza» ma «deve crescere ulteriormente per riconquistare la fiducia dei cittadini europei». Il capo dello Stato ha iniziato così il suo intervento davanti ai 73 eurodeputati italiani a Bruxelles.
Un intervento nel quale Mattarella ha invitato gli europarlamentari italiani a occuparsi prioritariamente «delle politiche europee e non di quelle nazionali». E ha auspicato «una migliore collaborazione fra voi e il parlamento nazionale perché cresca l'Europa, e nell'Europa l’Italia».Aumentare la collaborazione fra il Parlamento europeo e quello italiano, «perché cresca l'Europa e, nell'Europa, l'Italia». Anche se, ha aggiunto, è «decisivo che i parlamentari europei privilegino le politiche europee e non quelle nazionali».
Incontri con Schultz, Mogherini e Tusk
Fitta l’agenda dell presidente della Repubblica, reduce da una visita di Stato a Berlino, la prima all’estero del suo settennato. Questa mattina, il primo faccia a faccia è stato quello con il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in una giornata interamente dedicata ad una prima ripresa di contatto del capo dello Stato con i vertici europei. Dopo un saluto ai parlamentari italiani presenti a Bruxelles, il presidente Mattarella ha incontreto l'Alto rappresentante per la politica esteri Federica Mogherini e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Faccia a faccia con Junker: l’Europa stimoli la crescita
Dopo una sosta in albergo, il capo dello Stato è tornato a metà pomeriggio nel quartiere comunitario, a Palazzo Berlaymont, dove è stato accolto dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Al termine, parlando con i giornalisti, Mattarella ha ricordato i temi del colloquio: «Abbiamo parlato dei problemi della ripresa che l'Europa deve stimolare e che non a caso il piano che porta il suo nome ha come obiettivo». Tutti gli incontri della trasferta si sono tenuti «in un clima molto buono di grande amicizia e di molto rispetto reciproco e con la condivisione dell'esame dei problemi». Da Bruxelles, ha poi sintetizzato il capo dello Stato, «ho ricevuto grande attenzione per l'Italia e il suo ruolo: la condivisione sul fatto che bisogna lavorare per far crescere l'integrazione, non solo sul fronte economico monetario, ma su altri fronti».
Libia, appoggiare sforzi mediateore Leon
Attenzione dei vertici comunitari anche per quel che riguarda la Libia e «il problema dei naufraghi che approdano sulle nostre sponde, in realtà sulle sponde dell'Europa, e sull'altro problema che riguarda le condizioni di caos e la mancanza di strutture statuali» nel paese africano. Due problemi, ha sottolineato Mattarella, «che hanno la Libia come punto nevralgico. Con tutti ho convenuto come sia importante che la comunità internazionale appoggi gli sforzi del mediatore Leon perchè in Libia si raggiunga un cessate il fuoco, un governo di unita' nazionale e si aiuti il paese a trovare quella ripresa di cui ha bisogno».
Jobs Act, Mattarella esaminerà decreti attuativi al suo rientro
Il presidente della Repubblica esaminerà i decreti attuativi del Jobs Act (contratto a tutele crescenti e ammortizzatori sociali) approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri al suo rientro a Roma. Il capo dello Stato ha promulgato, prima della sua partenza per la missione europea, la legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Lo si è appreso a Bruxelles da fonti del Quirinale

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-03/mattarella-bruxelles-incontri-mogherini-tusk-e-junker-100421.shtml?uuid=AB44HK3C

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