CHIOMONTE. I lavori per il cantiere Tav sono illegittimi
Bongiovanni fa riferimento alla Struttura tecnica di missione del Ministero delle Infrastrutture guidata da Ercole Incalza: questo organismo, nel 2009, indicò che l’iter amministrativo della nuova ferrovia Torino-Lione rientrava nel regime della cosiddetta “legge obiettivo”. Questa circostanza, secondo il legale, non è vera perché la Torino-Lione – alla luce della documentazione che ha prodotto – era stata esclusa dal novero delle infrastrutture strategiche. La conseguenza è che il cantiere di Chiomonte, dove oggi si sta scavando un tunnel geognostico, non poteva essere aperto. “La verità – afferma Bongiovanni – non la si scopre oggi. Il fatto è che a Torino si è preferito trasformarla in una questione di ordine pubblico”.
Bongiovanni, su questo tema, aveva presentato per conto della Comunità montana un ricorso al Tar del Lazio che nel 2014 è stato respinto. A suo dire, i giudici amministrativi sono stati fuorviati da una nota preparata dalla Struttura tecnica di missione che contraddiceva il Dpef 2010-1013. La decisione del Tar non venne impugnata al Consiglio di Stato perché pochi giorni dopo la Comunità montana fu commissariata dalla Regione Piemonte.
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