Expo 2015 Spa, presidente Diana Bracco indagata per
evasione fiscale da 1 milione
Giustizia &
Impunità
L'ipotesi
della procura è che fatture false siano servite in relazione a lavori su case
private e barche. La replica: "Non c'è stata alcuna frode. Abbiamo già
definito con l’Agenzia delle entrate attraverso il ravvedimento operoso"
di F. Q. | 29 maggio 2015
Evasione
fiscale e appropriazione indebita. Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa,
è indagata in qualità di presidente del consiglio d’amministrazione della Bracco
spa. L’indagine è stata chiusa ed è stato effettuato un sequestro da circa
1 milione di euro. L’ipotesi è che le fatture false siano servite in relazione
a lavori su case private e barche. “Non c’è stata alcuna frode fiscale“,
ha commentato l’avvocato difensore di Bracco Giuseppe Bana, “si tratta
di contestazioni riguardanti l’inerenza all’attività d’impresa di fatture,
situazione non rilevante sotto il profilo penale. Abbiamo già definito con l’Agenzia
delle entrate attraverso il ravvedimento operoso, siamo solo al termine delle
indagini preliminari e non è stata ancora formalizzata la richiesta di rinvio a
giudizio”.
Come
si legge in un comunicato del procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati,
nell’ambito dell’inchiesta condotta dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia
di finanza e coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm
Giordano Baggio, “è stato notificato avviso di conclusione delle indagini” a
carico di Diana Bracco, di Pietro Mascherpa, presidente del Cda di
Bracco Real Estate srl, e di due architetti dello studio Archilabo in Monza,
Marco Pollastri e Simona Calcinaghi. In particolare Bracco e Mascherpa sono
accusati di evasione fiscale attraverso l’emissione di fatture false e
di appropriazione indebita.
Dalle
indagini “è emerso che fatture” per oltre 3 milioni di euro, confluite nella
contabilità e nelle dichiarazioni fiscali “presentate dalle società del gruppo
Bracco per i periodi di imposta dal 2008 al 2013″, erano riferite
“all’esecuzione di forniture o di prestazioni rese presso locali in uso alle
medesime società ma effettivamente realizzate presso immobili e natanti di
proprietà, ovvero nella disponibilità” di Diana Bracco e del marito defunto Roberto
De Silva.
Lo
scorso 5 marzo, si legge ancora nel comunicato, la Guardia di finanza ha
eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip Roberta Nunnari
nei confronti di Diana Bracco per 1 milione e 42 mila euro
“corrispondente all’importo totale dell’imposta complessivamente evasa per
effetto dell’utilizzo delle predette fatture”. Nella nota si legge infine che
lo scorso 21 maggio “sono stati depositati” in Procura da parte delle Fiamme
gialle “i verbali di constatazione delle correlate violazioni di carattere
amministrativo”.
Non
è la prima volta che Bracco ha problemi con il fisco. A fine maggio 2010 era
stata denunciata dalla Guardia di Finanza di Genova per lo yacht ”If
Only”, un 40 metri costruito nei cantieri olandesi Feadship e
intestato alla Ceber, società di Milano che ha come ragione sociale il
noleggio di unità da diporto. Le quote erano della signora Diana Bracco e
della Dolfin srl, interamente detenuta dalla presidente del
gruppo farmaceutico. Secondo la finanza, il panfilo, registrato a
Sanremo e ormeggiato ad Antibes in Costa Azzurra, sarebbe stato
usato privatamente dai Bracco. Il 9 aprile 2010 invece era andata a
processo con l’accusa di evasione fiscale assieme a un manager
della Bracco Imaging spa, in relazione ad alcune fatture per
operazioni in tutto o in parte inesistenti indicate in dichiarazioni dei
redditi della società.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/29/expo-2015-spa-presidente-diana-bracco-indagata-per-evasione-fiscale-da-1-milione/1729995/#disqus_thread
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