L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 7 luglio 2015

2015 crisi economica, Shangai -1,21%


Borse asiatiche deboli. Focus su Grecia e Cina

Seduta debole per le principali borse asiatiche, frenate dalle recenti difficoltà dell'azionario cinese, e con gli investitori che guardano agli sviluppi in Grecia.

Pubblicato il in Finanza | Fonte: Teleborsa

(Teleborsa) - Seduta debole per le principali borse asiatiche, frenate dalle recenti difficoltà dell'azionario cinese, e con gli investitori che guardano agli sviluppi in Grecia.

La borsa di Tokyo ha recuperato le perdite della vigilia con l'indice Nikkei che ha concluso gli scambi in aumento dell'1,31% a 20.376,59 punti mentre il più ampio Topix è salito dell'1,04% a 1.637,23 punti.

Tra le altre piazze asiatiche già chiuse, Seul archivia la seduta con un ribasso del 2,97%. Più contenute le perdite per Taiwan che lima lo 0,06%.

Fra i mercati ancora in contrattazione, sulla piazza di Shanghai tornano le vendite (-1,21%). Giù anche l'altra borsa cinese Hong Kong che arriva a cedere l'1,75%.

Negative anche Kuala Lumpur -0,05% e Jakarta -0,46%. Si muovono in controtrend Bangkok +0,18% e Singapore +0,27%.

http://borse.quifinanza.it/News/2015/07/07/borse-asiatiche-deboli-focus-su-grecia-e-cina-85.html 

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