la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
mercoledì 8 luglio 2015
Energia pulita e il genio italiano
Pewec di Enea, l'energia low cost viene dal mare
Presentato il dispositivo
frutto della collaborazione con il Politecnico di Torino: è capace di
catturare qualsiasi tipo di onda e trasformarla in energia in modo
pulito
"UNA DECINA di questi
dispositivi possono produrre energia elettrica per un paese di 3.000
abitanti, contribuendo in modo significativo anche a contrastare i
fenomeni di erosione attraverso la riduzione dell'energia delle onde che
si infrangono sulla costa, senza impattare in maniera significativa su
flora e fauna marine": Gianmaria Sannino, responsabile del laboratorio
Enea di modellistica climatica e impatti, ha illustrato così alcune
delle potenzialità di Pewec (acronimo di Pendulum Wave Energy
Converter), dispositivo smart e a basso costo il cui prototipo è stato
presentato oggi all'Enea durante il convegno "energia elettrica dal
mare". L'obiettivo di questa nuova tecnologia è produrre energia
elettrica sfruttando le onde del mare.
Il prototipo in mostra nella sede romana dell'Enea è in scala 1 a 12, ed
è frutto della collaborazione con il Politecnico di Torino nell'ambito
dell'accordo di programma tra il ministero dello Sviluppo economico e
l'Enea sulla ricerca di sistema elettrico. "Il punto di forza di Pewec,
un sistema galleggiante simile a una zattera da posizionare in mare
aperto", ha spiegato Gianmaria Sannino, "è la sua semplicità. Si tratta
di uno scafo, come un guscio d'uovo con un pendolo all'interno che
oscilla. Il moto relativo tra scafo e pendolo genera energia elettrica
perché il pendolo è legato a un generatore di energia".
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