L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 6 luglio 2015

Questo stato ha lasciato il territorio in mano alla 'ndrangheta

GRATTERI. La borghesia calabrese è emigrata abbandonando il pubblico a mani perverse

 Risultati immagini per gratteri
 
"I percorsi del narcotraffico sono un fenomeno spaventoso, considerato il ritorno economico che la droga rappresenta per le associazioni mafiose. Quello della droga e' la storia di un mercato che si e' evoluto assieme al nostro Paese, ampliandosi col crescere dei consumi". A dirlo e' stato il procuratore aggiunto di Reggio CALABRIA Nicola Gratteri, nel corso della prima serata di Tabularasa la rassegna culturale e sulla legalita' organizzata dall'associazione Urba/Strill.it.
  
Al centro del dibattito "Oro bianco", l'ultimo libro che il magistrato ha scritto con Antonio Nicaso e nel quale affronta la tematica della cocaina, il suo viaggio nel tempo e il potere che la droga conferisce oggi a chi ne gestisce il mercato. "L'omologazione dei consumi - ha sostenuto Gratteri rispondendo alle domande dei giornalisti e organizzatori Giusva Branca e Raffaele Mortelliti - ha coinciso con l'espandersi della domanda di droga ed ha quindi contribuito al rafforzamento delle associazioni criminali che si sono arricchite. Su tutte la 'ndrangheta, che grazie alla propria struttura familiare e alle sue rigide regole si e' dimostrata impermeabile all'attivita' di contrasto, presentandosi come un affidabile interlocutore sui mercati internazionali per le organizzazioni criminali di tutto il mondo.
  
I numeri afferenti al mercato della droga sono sconcertanti. C'e' un 10% di sequestri a fronte di un ben piu' inquietante 90% di droga destinata alle piazze europee che sfugge ai controlli. Il fenomeno non si limita alla droga, ma ha radici ben piu' profonde". Parlando poi della 'ndrangheta Gratteri ha detto che "sono stati molti gli errori commessi da chi avrebbe dovuto reprimere questa consorteria criminale. Pensiamo a quando si e' creduto di poter arrestare l'espansione 'ndranghetista, durante gli anni dei sequestri, tramite la strategia dei rastrellamenti.
  
E ancora, la conseguente scomparsa della borghesia calabrese che emigrando al nord ha fatto sprofondare la nostra terra in una crisi da cui non ci siamo piu' ripresi, lasciando la cosa pubblica in mano a logiche perverse. Infine, la mancanza di sensibilizzazione sul tema che, non suscitando allarme sociale, non desta altresi' l'interesse della politica, la quale e' ormai adagiata su logiche di intervento emergenziale". Errori del passato ma anche reiterati errori nel presente. "L'imprenditore mafioso - ha spiegato il magistrato - droga anche il mercato, poiche' porta liquidita' in un periodo di crisi, ma lo fa giocando secondo regole diverse".
 

Nessun commento:

Posta un commento