lo scandalo
Stipendi d’oro Cisl, i metalmeccanici:
qui non si arriva a 2 mila euro al mese
Nelle altre sigle l’eccezione di Bresciani (Cgil): 3.500 euro, quasi tutti a carico della banca di cui è dipendente
di Alessandra Bevilacqua
Scandalo stipendi ai vertici della Cisl nazionale. Bergamo non ci sta. «Non
permetteremo che la disonestà di pochi infanghi la gloriosa storia
della nostra organizzazione»: Luca Nieri, segretario dei metalmeccanici
Cisl, prende decisamente le distanze dalla vicenda degli altissimi
stipendi dei dirigenti nazionali del suo sindacato. «Noi, ancora oggi -
aggiunge - camminiamo con le gambe di tantissime persone oneste e sui
valori di solidarietà e dignità». Per questo è il primo a fare chiarezza
sui compensi percepiti ai vari livelli provinciali. «Nella Fim di
Bergamo (come anche nelle altre categorie della Cisl, ndr)
gli stipendi medi vanno dai 1.400 ai 1.600 euro netti per quel che
riguarda gli operatori, mentre quelli dei segretari sono attorno ai
1.700 euro mensili, e il segretario generale di categoria arriva a 1.900
euro. Stipendi di cui non ci lamentiamo, ma che sottendono un impegno
costante e quotidiano».
A livello provinciale «applichiamo con trasparenza un regolamento unico a tutte le categorie -
spiega Ferdinando Piccinini, segretario generale Cisl -, con
riferimento a quello regionale». Con differenze di qualche centinaio di
euro in più o in meno, cifre simili vengono indicate anche dalle altre
sigle sindacali provinciali. In Cgil, per esempio, gli operatori
percepiscono al netto circa 1.300-1.500 euro (pari a 1.600 lordi), i
segretari tra i 1.400 e i 1.600 (1.700 lordi) e i segretari generali di
categoria fra i 1.600 e i 1.700 euro (circa 1.800-1.900 lordi). «È il
regolamento nazionale a stabilire quali sono gli emolumenti per ogni
singola figura - illustra il segretario Luigi Bresciani -. E a Bergamo,
come in tutta la struttura confederale, i gettoni di presenza non
vengono trattenuti dal singolo sindacalista, ma sono versati
direttamente alla Cgil. Per trasparenza, poi, i compensi sono
chiaramente espressi nel bilancio sociale».
Alla Uil, gli operatori e i funzionari ricevono tra i 1.600 e i 1.800 euro netti,
cifra che per i segretari generali di categoria salgono a somme
comprese tra i 1.900 e i 2 mila euro. «Abbiamo un regolamento di
riferimento - specifica il segretario generale Amerigo Cortinovis -, che
si differenzia in base alle potenzialità dei territori. E si articola
in ogni categoria, con una certa autonomia nel decidere eventuali
aumenti, rifacendosi all’applicazione del contratto nazionale del
settore di provenienza». Per quanto riguarda i segretari generali
bergamaschi, stupisce leggere che Bresciani percepisca 3.500 euro netti
al mese. «Ma alla Cgil costo solo 240 euro, il valore dell’indennità di
carica - assicura -. Provenendo dal settore bancario, il mio è un caso
particolare rispetto ai 2.100 euro netti previsti dal regolamento. Come
per il settore trasporti e quello del pubblico impiego, infatti, ci sono
gli accordi nazionali per il distacco aziendale, per cui continuo a
percepire dalla banca lo stipendio da funzionario».
Al secondo posto c’è Piccinini (Cisl) con 2.500 euro netti,
«comprensivi dell’indennità di carica, che a Bergamo e in Lombardia è
del 15%, la metà di quella applicata a livello nazionale. E due anni fa
abbiamo anche deciso di non fare adeguamenti, perciò abbiamo valori più
bassi rispetto a quanto previsto dal regolamento regionale, già
inferiore rispetto a quello nazionale». Infine, Cortinovis (Uil)
dichiara circa 2.100 euro complessivi netti, che «però pesano sulle
casse della Uil solo per la parte corrispondente al ruolo svolto».
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