Libri: “Eataly? Non è Farinetti del suo sacco”
Quando si pensava di conoscere tutto, luci ed ombre, della catena dell’agroalimentare d’eccellenza Eataly, ecco che se ne scopre una nuova sul presunto ideatore, Oscar Farinetti.
Ora, dunque, arriva la storia di Ciocca che racconta dello scippo del logo Eataly da parte di Farinetti, avvenuto però nel rispetto della legge: una sorta di acquisizione portata a termine dopo un lungo corteggiamento che promise a Ciocca di diventare parte integrante del progetto Eataly.
Inizialmente infatti l’autore del libro volveva realizzare un progetto che avrebbe rivoluzionato il sistema agroalimentare italiano, puntando sull’export: il nome dell’idea c’era ed era quello di Eataly, appunto, ma mancava chi finanziasse il tutto. E così arrivò Farinetti con un progetto simile, ma non uguale, intenzionato a far suo quel marchio, Eataly, troppo vincente.
Con la promessa di coinvolgere Ciocca nel suo progetto, Farinetti riuscì a entrare in possesso del nome. Peccato che poco alla volta iniziarono i dissidi tra i due, culminati nella conferenza stampa di presentazione in cui Farinetti rivendicò la paternità del nome Eataly.
Ora, Ciocca vuole ricominciare e puntare sul suo progetto originario: il nome, anche stavolta c’è, sarà leggermente diverso, Eatalians invece che Eataly. Mancano i finanziatori: astenersi ladri di loghi.
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