la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
domenica 22 novembre 2015
Arexpo-Expo, il mattino si vede dal buongiorno, si sono pagati sette volte di più del prezzo commerciale quei terreni
Arexpo, l'ultimatum di Maroni: "Governo dentro subito o resta fuori"
Arexpo,
ultimatum di Roberto Maroni in vista dell'assemblea del 24: "O Palazzo
Chigi batte un colpo o resta fuori dal dopo Expo", Gianfelice Rocca,
Assolombarda, esasperato per la "lentezza" delle procedure. Il
presidente Luciano Pilotti: "Serve una impresa innovativa"
Roberto Maroni
Arexpo, ultimatum del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al
governo Renzi. "Palazzo Chigi non ha ancora risposto alla nostra
richiesta di entrare in Arexpo e martedì 24 c'é l'assemblea della
società, o il Governo batte un colpo e dà una risposta precisa o si
chiudono le porte e Roma rimane fuori dal dopo Expo. Mi spiace, ma c'è
un limite a tutto e c'è un limite temporale da rispettare". Anche Gianfelice Rocca,
presidente di Assolombarda, esprima preoccupazione per la "lentezza"
con cui si sta procedendo per il dopo Expo e in particolare per la
governance di Arexpo. Per Rocca Arexpo "deve diventare molto rapidamente
una società efficiente e sofisticata in grado di sviluppare quel polo",
ha detto, mentre tutto "sta avanzando con una lentezza esasperante"
“Comprendo l’ansia e la preoccupazione di molte autorevoli
personalità in merito all’entrata in Arexpo da parte del Governo - è la
riflessione di Luciano Pilotti, presidente di Arexpo -.
In sostanza sono d'accordo con questi commenti istituzionali, in
particolare le riflessioni che guardano l'Assemblea di Arexpo, prevista
per martedì 24 novembre, come ad uno snodo costituente per cambiare
assetto societario e contemporaneamente configurare una nuova
Governance. Questa dovrà avere oltre al vertice un assetto
organizzativo, manageriale e decisionale sofisticato e all’altezza del
compito. La mia idea è che rispetto alle funzioni originarie vi è
certamente la necessità di una impresa innovativa capace di valorizzare e
mettere in atto nuove funzioni di sviluppo rispetto alle funzioni
originarie per la quale Arexpo aveva preso vita". MARONI E L'IIT: "NESSUN PROBLEMA, MA RENZI STRAVAGANTE" - Maroni è
tornato sul tema parlando dell'Iit proprio da Genova: "Non abbiamo alcun
problema con l'Iit, ma Renzi a Milano e' venuto a dire cose
stravaganti, sulle quali la comunita' scientifica lombarda si e'
ribellata". Il presidente si trova assieme a Giovanni Toti,
per la prosecuzione della collaborazione fra le due Regioni in materia
sanitaria. Parlando del piano del Governo per il dopo Expo, il
governatore lombardo, ha ribadito che: il presidente del consiglio e'
venuto a Milano a dire: 'decido io quello che devi fare tu e chi comanda
qui'. Io credo - ha affermato Maroni - che sia utile trovare un accordo
per coinvolgere anche l'Iit, naturalmente, nel futuro di Expo, ma senza
trascurare o penalizzare le eccellenze che ci sono in Lombardia e fuori
dalla Lombardia. Quella di Renzi - ha concluso - e' stata una mossa
sbagliata".
Nessun commento:
Posta un commento