Così l'Europa rimasta a metà rischia di disintegrarsi
Le due crisi - l'euro e l'ondata migratoria - si toccano. Il presidente della Commissione, Juncker ha reso il legame esplicito: senza la libera circolazione delle persone assicurata dalle norme di Schengen - oggi messa in crisi dalle ondate di rifugiati che si muovono da paese a paese e dalla minaccia terrorista che scavalca le vecchie frontiere - la moneta unica che le stesse persone possono spendere in ogni angolo dell'Eurozona "non ha senso". Lo stesso collegamento lo fanno gli avversari di Juncker: chi vuol chiudere le frontiere ai rifugiati, in Germania, sono gli stessi euroscettici dell'Afd o quelli mascherati della Csu.
Euro,
I paralleli fra le due crisi vanno molto più in profondità. Paul de Grauwe, che, alla stessa Lse, dirige gli studi europei, sottolinea che si tratta di due casi in cui l'Europa si è fermata a metà. Nel caso dell'euro, si è varata la moneta unica, ma i bilanci statali sono rimasti separati. Così, in caso di recessione, deficit e debito salgono nei paesi deboli, la finanza li abbandona, andando a premiare i paesi più forti e allargando le divisioni. Nel caso di Schengen, si sono abolite le frontiere, ma polizia e intelligence sono rimasti separati e non esiste un pattugliamento comune dei confini esterni. Il risultato è che, con l'euro, i governi, di fronte ai movimenti di capitale, non possono più garantire la stabilità economica. E con Schengen, prosegue de Grauwe, gli stessi governi, in assenza di una integrazione delle polizie, non possono garantire la sicurezza. In più, ricorda Chryssogelos, aver concentrato i poteri, sia in materia di euro che di frontiere, sui governi piuttosto che sulla Commissione, ha reso il processo decisionale sistematicamente vischioso, faticoso e mai tempestivo.
La scommessa dei padri fondatori che avviare il processo di collaborazione fra i paesi avrebbe automaticamente portato all'integrazione, perché non esistono alternative, rischia di non pagare affatto. Al contrario, aver lasciato le cose a metà non significa necessariamente che verranno completate. Può anche voler dire che verranno smantellate. L'Europa non è lontana da un bivio come questo.
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