MALI. Attacco al campo Onu di Kindal, tre caschi blu morti
Come ha spiegato Olivier Salgado, portavoce delle forze Onu in Mali, l’azione si è svolta “alle 4 del mattino. Quattro o cinque razzi hanno colpito la base”. Il segretario generale di Minusma (missione dell’Onu in Mali), Mongi Hamdi, ha dichiarato che “Questi attacchi codardi non fermeranno la determinazione delle Nazioni Unite a sostenere il popolo del Mali e il processo di pace”. Sulla sua pagina Facebook ha poi aggiunto che “l’Onu sta rafforzando le sue misure di sicurezza” nel paese.
Nonostante l’intervento della Francia e della missione Onu Minusma, il nord del Mali continua essere soggetto a tensioni separatiste, promosse da gruppi tuareg e dal Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla).
Approfittando di un tentativo di golpe militare a Bamako e a seguito dell’alleanza con i jihadisti di al-Qaeda Aqmi e di Ansar Dine, i miliziani del Mnla avevano proclamato nell’aprile 2012 la Repubblica islamica dell’Azawad, prontamente riconosciuta dal Qatar e dall’Iran, ma durata solo un giorno a causa del fatto che i jihadisti avevano poi sottomesso i tuareg e i miliziani del Mnla fino a distruggere in nome della Sharia le opere monumentale di antiche città come Timbuctu.
Il fatto di oggi è avvenuto a pochi giorno dall’attacco all’hotel Radisson di Bamako, nel quale sono rimaste uccise 19 persone e per il quale sono stati effettuati gli arresti di Seidou Diepkile e Adama Maiga, due individui legati ad al-Mourabitoun, gruppo jihadista parte di al-Qaeda ma forse confluito nell’Isis.
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