Yuan: l'impatto dell'inclusione nel paniere Sdr del Fondo monetario internazionale
Inviato da Alessandro Piu il Mar, 01/12/2015
Il Fondo
monetario internazionale (Fmi) ha incluso il renminbi nel paniere delle
valute di riserva internazionale. Aidan Yao, senior economist di Axa IM
Research, ne analizza in un commento le implicazioni di medio termine.
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha incluso il renminbi nel
paniere delle valute di riserva internazionale. Aidan Yao, senior
economist di Axa IM Research, ne analizza in un commento le implicazioni
di medio termine.
"Una pietra miliare nell'integrazione
dell'economia cinese nel sistema finanziario globale". Così Christine
Lagarde, la direttrice del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha commentato l'inclusione dello yuan nel paniere Special drawing rights (Sdr).
La decisione, presa ieri al termine della revisione quinquennale del
paniere, avrà delle conseguenze nel medio termine tramite alcuni canali
indiretti secondo Aidan Yao, senior economist di Axa IM Research. "In
particolare - spiega l'economista - l'ingresso del renminbi nell'Sdr
ne aumenta il profilo di valuta di riserva internazionale e ciò
spingerà le Banche centrali, i fondi d'investimento governativi e chi
gestisce le riserve valutarie ad allocare parte dei portafogli sulla
moneta cinese. Oltre a ciò anche gli investitori privati potrebbero
cercare di posizionarsi sullo yuan man mano che la Cina prosegue nel percorso di apertura del mercato dei capitali. L'insieme di questi tre gruppi di investitori (compreso l'Fmi
ndr) ci porta a pensare che nei prossimi cinque anni il flusso di
capitali possa ammontare a 600 miliardi di dollari Usa". Di questi 600
miliardi solo trenta saranno direttamente connessi all'inclusione del
renminbi nel paniere delle Sdr, inclusione che tra l'altro diventerà effettiva solo a partire dal primo ottobre 2016.
La
vittoria cinese, considerando gli sforzi fatti dal governo per fa
entrare lo yuan nel gotha delle valute globali, è anche una vittoria del
dollaro americano. Yao sottolinea come la seconda importante decisione
presa ieri dall'Fmi riguarda la
diversa metodologia di attribuzione dei pesi delle valute nel paniere.
In precedenza questi venivano calcolati "sulla base dei dati del
commercio e delle riserve valutarie. Ora alle esportazioni e alle
variabili finanziarie viene attribuito un peso identico in maniera da
catturare meglio le diverse transazioni finanziarie. A parità di
condizioni e senza l'inclusione dello yuan,
i pesi nel nuovo paniere avrebbero visto il dollaro salire al 46,8%
mentre l'euro sarebbe scivolato al 34,7% dal 37,4% e la sterlina al 9,1%
dall'11,3%". Per Yao è un riconoscimento del ruolo di capofila che il
dollaro mantiene tra le valute globali. In effetti, con l'inclusione del
renminbi, a subire la maggiore decurtazione di peso sono state la
sterlina e l'euro mentre il dollaro si è mantenuto sostanzialmente
stabile.
Il 2016 dello yuan
Secondo il
senior economist di Axa IM Reserach la decisione non dovrebbe avere
particolari impatti sulla valutazione del renminbi nel prossimo anno:
"Continuamo a prevedere una relativa stabilità anche se con una
propensione a deprezzarsi leggermente nei confronti del dollaro Usa.
Anche se l'inclusione dello yuan nel paniere potrebbe causare
significativi afflussi di capitale nel medio termine, nel breve i
movimenti sul mercato Forex saranno dominati dal flusso di dati
economici, dal sentiment degli investitori e dalla divergenza nella
politica monetaria di Federal Reserve e PBoC. A questo proposito
riteniamo che una maggiore incertezza sul fronte macroeconomico e
l'aumento dei rischi finanziari possano mettere pressione al ribasso sul
renminbi. In ogni caso le autorità interverrebbero, se necessario, per
evitare svalutazioni troppo ampie".
I pesi nel nuovo paniere degli Sdr del Fondo monetario internazionale
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