Quasi una settimana di ritardo e qualche intoppo di troppo in Senato. Ma alla fine,dopo (solo) nove mesi, la riforma della Rai by Matteo Renzi ha avuto il via libera definitivo: varata dal consiglio dei ministri il 27 marzo di quest’anno, dopo tre passaggi parlamentari, e nonostante a palazzo Madama la scorsa settimana sia mancato per ben due volte il numero legale proprio sul voto finale, taglia il traguardo la legge che nelle intenzioni del presidente del Consiglio dovrebbe lasciare i partiti fuori dalla soglia di viale Mazzini.
la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
mercoledì 23 dicembre 2015
La Rai che non è servizio pubblico è occupata da Renzi, il canone Tv verrà pagato da lui e dal corrotto Pd
Quasi una settimana di ritardo e qualche intoppo di troppo in Senato. Ma alla fine,dopo (solo) nove mesi, la riforma della Rai by Matteo Renzi ha avuto il via libera definitivo: varata dal consiglio dei ministri il 27 marzo di quest’anno, dopo tre passaggi parlamentari, e nonostante a palazzo Madama la scorsa settimana sia mancato per ben due volte il numero legale proprio sul voto finale, taglia il traguardo la legge che nelle intenzioni del presidente del Consiglio dovrebbe lasciare i partiti fuori dalla soglia di viale Mazzini.
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