TRAFFICO E INQUINAMENTO
Smog, a Roma tornano le targhe alterne fra sospetti e polemiche
Il Campidoglio ha prima annunciato il
blocco totale della circolazione il 28 e il 29 dicembre, poi ha
ammorbidito la misura. Ma nel Pd cresce il malumore nei confronti del
commissario Francesco Paolo Tronca
di Redazione Roma Online
A Roma le misure per fronteggiare l’emergenza smog diventano un caso. Mentre Milano ha scelto la strada del blocco del traffico per tre giorni (28, 29 e 30 dicembre),
nella Capitale è partito il balletto di annunci ufficiali e improvvisi
dietrofront. Dopo il flop delle sei giornate con la circolazione a
targhe alterne di dicembre, alla vigilia di Natale in Campidoglio è
stato combinato un vero e proprio pasticcio: in mattinata è stata
diffusa una nota che annunciava anche a Roma, all’interno della fascia
verde il blocco totale di auto e moto dalle 10 alle 16 per il 28 e il
29 dicembre, insieme ad altre misure (come l’ecobit, biglietto integrato
giornaliero per autobus e metro a 1,5 euro, nuovi limiti ai
riscaldamenti condominiali e negli uffici). Poi in serata l’improvviso
dietrofront: niente stop, ma targhe alterne.Questa la decisione del
commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Un balletto che
avrebbe fatto tremare la poltrona di qualsiasi sindaco.
Le motivazioni del Campidoglio
Con una nota serale, dagli uffici di Tronca hanno spiegato che
«l’approfondita valutazione tecnico-scientifica dei dati
sull’inquinamento, effettuata questo pomeriggio da parte del
Dipartimento Ambiente di Roma Capitale, ha consentito di ritenere che,
per far fronte alle condizioni di criticità in atto, è maggiormente
indicato adottare misure restrittive alla circolazione veicolare nelle
fasce caratterizzate da condizioni atmosferiche di maggior ristagno per
gli inquinanti, 7.30/12.30 – 16,30 /20.30, piuttosto che nella fascia
nella quale insisterebbe il blocco totale del traffico, 10.00/16.00». E
ancora: «Al fine di ottimizzare il rapporto costo-benefici, appare
pertanto preferibile adottare misure che, come fine imprescindibile,
abbiano la tutela del prioritario diritto alla salute e, nel contempo,
determinino un minore impatto sulla libertà di circolazione e di
movimento dei cittadini». Il biglietto giornaliero è una sperimentazione
e Tronca ha anche chiesto uno sforzo in più ad Atac per il
«potenziamento delle corse nelle linee della metropolitana» e ha
disposto «un incremento delle attività di controllo da parte della
Polizia locale». Confermato comunque l’ecobit per bus e metro.
Dubbi e polemiche
Il problema è che le targhe alterne si sono dimostrate del tutto
inefficaci. Secondo il portavoce dei Verdi, Gianfranco Mascia, «Roma
detiene il primato delle capitali europee. Anche con le targhe alterne ,
comunque possono circolare un milione e trecentomila auto senza
intaccare l’aumento dell’inquinamento da polveri sottili». Inoltre,
durante gli orari di circolazione a targhe alterne, controlli e sanzioni
sono stati ridotti al lumicino: nelle sei giornate in questione,
infatti, sono state fermate poco più di 6 mila fra auto e moto (mille al
giorno) e le multe sono state in tutto meno di 1200. L’altro problema
grosso, è dato dagli impianti di riscaldamento di condomini privati e
uffici: il commissario Tronca ha disposto per le giornate critiche
limitazioni all’utilizzo delle caldaie (8 ore al massimo e temperatura
impostata per 18 gradi). Ma chi controlla? Finora nessuno. E poi c’è
l’annoso problema della mancata incentivazione della mobilità
sostenibile: le piste ciclabili, le poche che ci sono, spesso sono in
condizioni pietose. Il manto stradale, fra buche e dossi, è
particolarmente pericoloso per i ciclisti. Senza considerare i rischi
per le due ruote connessi a una città con traffico fuori controllo e
con pochi vigili a far rispettare divieti di svolta, semafori e in
generale il codice della strada.
Retroscena e sospetti
Ma quale è la vera ragione dell’incredibile balletto di annunci?
Difficile dirlo. Secondo gli insider in Campidoglio, ci sarebbero state
pressioni politiche per cercare di convincere il commissario Tronca ad
ammorbidire la posizione, anche considerata la drammatica situazione del
trasporto pubblico nella Capitale: bus e metro, infatti, secondo fonti
interne alla stessa Atac non sono in grado di reggere l’impatto dei
romani che si spostano di solito con i mezzi provati. Fra l’altro, con
il centrosinistra in vertiginoso calo di consensi a Roma dopo il caso
Marino, e con il commissario Tronca voluto da Renzi, c’è il timore che
le misure drastiche possano creare ulteriore disaffezione nei confronti
del Pd. E del resto non è un caso che le critiche più dure all’operato
del Campidoglio in queste ore siano arrivate proprio da esponenti del
Partito democratico. «Il commissario Tronca ha annunciato il blocco
totale del traffico per lunedì e martedì, ma dove è il piano dei
trasporti per evitare che lo stop diventi un odissea per i romani?» ha
scritto il deputato Michele Anzaldi prima del dietrofront serale.
Parole che in molti hanno letto come un «avviso» del partito al
Campidoglio.
25 dicembre 2015
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