L’informazione
on line è anch’essa insidiosa, come quella su carta dei quotidiani, e
non è detto che con un semplice “clic” si possano avere informazioni
attendibili, o almeno asettiche.
In Italia
abbiamo diverse agenzie giornalistiche (o supposte tali) fra le quali,
storicamente, spicca l’Ansa. Oltre all’Ansa, Agenzia nazionale stampa
associata, nata nel lontano 1945 dall’agenzia Stefani, incontriamo in
rete cose come l’Agenzia Nova, alla quale occorre abbonarsi, pagando lo
scotto – prima pagare e poi leggere la notizia! – o l’Adnkronos in
essere dagli anni sessanta, generata dalla fusione di un’agenzia
giornalistica di matrice socialista con una democristiana. Ce ne sono
anche altre di agenzie, naturalmente, ma è sufficiente citare queste
aggiungendovi l’Agi.
Come si
accede all’Ansa, la più nota, cercando di leggere la notizia d’agenzia,
si è “assaliti” dal pattume commercial-pubblicitario, addirittura
obbligati a sorbirselo, con finestrelle che si aprono subdolamente a
sorpresa, coprendo le notizie. Provare per credere. Troverete
L’onnipresente Sky che domina anche il sito dell’Agi (Agenzia
giornalistica italiana) con risparmi oltre i 300 euro(!), poi
l’immobiliare, il gioco d’azzardo e le scommesse on line, “viaggi e
vantaggi”, eccetera. Una vera aggressione, che disturba e ostacola chi
vuole soltanto leggere qualche velina. Come sposti il cursore, rischi di
attivare spot pubblicitari, di finire in qualche pagina commerciale. I
tempi si allungano e il fastidio aumenta. Adnkronos è meno “invasiva”
della supercommerciale Ansa, ma ciò non significa che la selezione delle
notizie – e di conseguenza la loro “qualità informativa” – non sia
influenzata dalla piovra neocapitalista occidentale.
Fateci caso.
Quando le cosiddette ong (agenzie non governative) dichiarano che i
bombardamenti russi in Siria hanno colpito mercati, scuole, strade,
uccidendo numerosi civili (o supposti tali …), le agenzie rimbalzano
immediatamente la notizia, dandogli una certa enfasi. Molto “gettonate”
le notizie di morti civili e bombardamenti indiscriminati, imputabili
naturalmente a Assad e a Putin, del forum londinese delle ong in Siria,
per i soliti diritti umani-truffa …
Che si
tratti di ong della Cia, di Soros o del MI6 britannico, queste sono
sempre molto “ascoltate” dalle agenzie italiane. Anche i “ribelli
moderati” anti-Assad (al-nursa, esercito della conquista, salafiti, i
patetici resti dell’esercito libero) hanno tutta l’attenzione delle
agenzie di stampa nostrane. Mi è capitato di leggere, nei giorni scorsi,
alcune veline su Agenzia Nova (una lettura di poche righe che non
richiede abbonamento) in cui si annunciava (con voluttà?) che costoro
avevano bloccato con successo l’offensiva delle truppe siriane, o
addirittura erano passate al contrattacco riconquistando le posizioni
perdute. Questo mentre continuavano senza soste, su più fronti, l’azione
aerea russa e l’avanzata dell’esercito arabo siriano!
Per farla
breve, pattume commercial-pubblicitario e disinformazione – o
informazione a senso unico, gradita alle élite occidentali
neocapitaliste – abbondano sulle Agenzie giornalistiche italiane on
line, mentre notizie “sgradite”, come quelle del massacro quotidiano
delle popolazioni sciite Houthi nello Yemen si danno con minor enfasi e
saltuariamente. Chissà perché?
Per avere
informazioni affidabili sulle guerre jihadiste e neocapitaliste in
corso, non restano che alcuni siti dell’informazione alternativa, o Vera
Informazione, che linko di seguito:
A più ampio raggio:
Volete una
vera informazione su ciò che sta accadendo nei teatri della “guerra
mondiale a pezzi”? Lasciate perdere le agenzie di stampa italiane e
usate questi link!
A buon rendere.
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