Salva Banche, Raffaele Cantone al Corriere: "Sarò garante dei risparmiatori, non un parafulmine"
La grana risparmiatori danneggiati è finita sul tavolo di
Raffaele Cantone. "Non sono un parafulmine né una foglia di fico, ma un
garante" afferma il presidente dell'Autorità Anti-Corruzione al Corriere
della Sera.
"L'Autorità nazionale anticorruzione non
si occupa né si occuperà di banche, così come non farà valutazioni su
vicende delle quale si sta occupando l'autorità giudiziaria. Del resto
io non ho gli elementi per dare giudizi né sono un 'tuttologo', sebbene
qualcuno voglia farmi passare per tale".
Cantone
viene chiamato in causa per districare i nodi creati dal decreto
Salva-Banche, così come fu incaricato di fare chiarezza sull'Expo,
oppure sugli appalti del Giubileo o ancora per lo scandalo Mafia
Capitale.
"Metteremo a disposizione la nostra Camera
arbitrale, che già esiste all'interno della nostra struttura, ed è
formata da personalità di assoluto valore; presieduta dal professor
Auletta, che è un esperto della materia e si è già occupato di arbitrati
bancari. Il nostro compito sarà garantire la correttezza e la terzietà
degli arbitrati. Rispetto alle rivendicazioni dei privati, cioè i
risparmiatori, e alla parte pubblica chiamata a pagare i risarcimenti,
cioè lo Stato, ci deve essere un terzo che decide"
Per il magistrato, non ci saranno interferenze con Banca d'Italia e Consob.
"Tra
Anac e Banca centrale c'è una proficua collaborazione istituzionale.
Venerdì mattina ho telefonato a Visco e al segretario generale della
Presidenza della Repubblica per rassicurare tutti che la struttura che
dirigo non ha alcuna intenzione di interferire con i poteri di
vigilanza, né sovrapporsi a competenze altrui".
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