L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 16 dicembre 2015

Sistema Bancario malato gravemente, separare le banche commerciali da quelle d'investimento

Pubblichiamo la lettera di un’azionista della Banca Popolare di Vicenza.
portafogli vuoto

Pubblichiamo la lettera di un’azionista della Banca Popolare di Vicenza.

State facendo un lavoro veramente eccezionale sulle banche popolari e siete gli unici che lo fanno. Quello che veramente fa rabbia è vedere questi politici da strapazzo che si attivano solo ora quando il condannato sta salendo i gradini del patibolo.
Una vergognaZaia ha indetto un meeting con i vertici della BpVi in Gennaio 2016. Se la prende comoda. Se potesse sentire cosa dicono di lui alle assemblee. Gli azionisti intanto vivono questo momento con ansia e preoccupazione anche perchè vedono che nessuno li aiuta. Sanno che perderanno i loro risparmi e sono senza speranza.

Presenziano alle riunioni delle varie associazioni che non si mettono assieme (non hanno convenienza) e tutte prospettano strategie diverse creando una confusione totale e quindi gli azionisti non sanno con chi stare e cosa fare. Le associazioni vogliono mettere gli azionisti nelle mani dei loro avvocati e che sono li che aspettano le vittime. È incredibile come 205.000 azionisti, quindi anche proprietari delle banche, non abbiano alcun potere decisionale. Tutto gli viene imposto (o così o fallimento) Il loro destino sta in altre mani. Vi prego continuate con il vostro prezioso lavoro di informazione ed indagine.
Vista la vostra competenza e conoscenza potreste rispondere a queste 2 domande. La Bce aveva detto basta riacquisto azioni nel 2014 ma la BpVi ha venduto invece tali azioni a piene mani a prezzo pieno con ultimo aumento di capitale sapendo che il povero acquirente non avrebbe mai potuto rivenderle. Quindi carta straccia. Se il povero acquirente avesse saputo che non poteva rivendere i suoi titoli non li avrebbe mai acquistati. Non vi sembra che questa sia una truffa colossale? Cosa dice la legge? Nel 2014 ci sono stati molti nuovi clienti che hanno acquistato queste azioni anche perchè la BpVi ha fornito dati al mercato dove affermava che la banca godeva ottima salute con i conti a posto, in espansione, insomma tutto rose e viole. La Bce invece ha stabilito che la nostra banca era in forte dissesto finanziario. È accertato che il cliente ha acquistato basandosi su dati falsi della banca e quindi si parla di falso in bilancio. Non vi sembra che questa sia una truffa colossale? Cosa dice la legge?
Luigi Santacatterina 
Uno dei 117.000 azionisti senza voce e truffati dalla BpVi

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