la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 24 ottobre 2015
Coltivare lo spirito critico, non è difficile
Sannio, Renzi ci ha abituato, lui scappa sempre, MA noi non dimentichiamo
Per la tragedia di Benevento si sono mossi tutti: volontari, cittadini, associazioni, persone da tutta Italia. E’ partita una gara di solidarietà per aiutare persone ed aziende in difficoltà, mentre sui social network la storia di“#SaveRummo” è diventata un caso da studiare. Si sono mossi tutti, tranne lui, Matteo Renzi.
Il Presidente del Consiglio in terra sannita non s’è visto. Una terra disastrata che ha pagato a caro prezzo i danni di quest’alluvione e li pagherà negli anni a venire, con un’agricoltura in ginocchio, la produzione vinicola a rischio e tante aziende che rischiano la chiusura. Lui, però, il Presidente del Consiglio, ha preferito starsene lontano. Dal fango, dalle macerie, dai milioni di euro di danni. Probabilmente per il timore di essere contestato dalla popolazione. E’ l’unica spiegazione che si riesce a dare per quest’atteggiamento di totale indifferenza.
Certo, il Sannio non avrà lo stesso appeal dei poli industriali del Nord-Est, né il peso politico di altre zone della Penisola. Ma, insieme alla sua gente, merita comunque rispetto. Quel rispetto che Matteo Renzi dimostra di non avere, per il Beneventano così come per le altre province interne del Sud Italia. Zone difficili, impervie, lontane dalle grandi metropoli e quindi dai riflettori e dai centri di potere.
Non c’erano eventi da presenziare, banchetti a cui partecipare, industriali da incontrare. Ecco perché il “buon Matteo” ha preferito starne alla larga. Ma, prima o poi, le elezioni torneranno e la gente difficilmente se ne dimenticherà…
Comune di San Lazzaro, ondate di puzze salgono dal Sistema Mafioso Corruttivo Pd
Minacce a sindaco anti-cemento, Procura vuole risentire la Conti. Mistero su audio degli incontri con le coop
Renzi,“Quando è merda è merda/e non ha importanza la specificazione”
Legge di stabilità e non solo: perché non è possibile essere renziani
di Andrea Scanzi | 23 ottobre 2015Perché tra i sogni di molti non c’era, e non c’è, riscrivere la Costituzione con Verdini.
Perché gli Scilipoti sono moralmente improponibili anche quando vanno da destra a Renzi, che è poi – a ben pensarci – un percorso neanche troppo incoerente.
Perché tra Razzi e Migliore, o tra De Gregorio e Andrea Romano, non è detto che uno scelga i secondi. (Magari, per dire, non sceglie proprio. Non scorgendone le differenze).
Perché se prima di farti eleggere prometti la spending review, e quando sei stato eletto (da chi?) per prima cosa ti regali un aereo carissimo – pure usato e neanche troppo ben messo – per poter twittare da sopra le nuvole, a quel punto un po’ di credibilità la perdi.
Perché prima di farsi eleggere voleva il tetto contante a 500 euroe ora a 3mila. Ops.
Perché c’è un limite nell’essere bugiardi, ma lui lo supera. Con agio.
Perché Berlusconi aveva una classe dirigente fatta di Gelmini e Biancofiore, e perché i grillini hanno tra le truppe chi usa i congiuntivi come parmigiano sul pesce e crede ai complotti anche solo se il bagno del ristorante è occupato, ma non è che Renzi sia circondato da piccoli Churchill. Anzi.
Perché, tra la Boschi e la Carfagna, è tutto da dimostrare che la seconda sia peggiore.
Perché la Picierno. E basta.
Perché se essere di sinistra significava per molti non il credere a ideali diversi, ma il vincere costi quel che costi, allora non è più politica ma calcio: allora è tifare. Allora, per troppi “intellettualoni”, votare Pds e derivati significava solo tifare Inter (o Milan, o Juventus, o quel che volete voi) e sperare anche loro – prima o poi – in qualche arbitro compiacente. E se è così, non stupitevi se nel frattempo in tanti sono scesi dal treno.
Perché Renzi, pur di vincere, ha spostato l’asse del Pd non tanto verso il centrodestra, ma ha piuttosto creato una Democrazia Cristiana 2.0 popolata da paninari invecchiati, droidi impalpabili e gattopardi mai fuori moda.
Perché Cicchitto se ne intende.
Perché Riotta non se ne intende.
Perché ha abbattuto lo Statuto dei Lavoratori.
Perché ha trasformato l’assunzione a tempo indeterminato in tempo perennemente determinato (però non te lo dicono).
Perché la riforma della buona scuola è una “buona sòla”, e per una volta la statista Anna Ascani ci ha visto giusto su Twitter.
Perché attacca i giornalisti e ha un’idea di Rai come quell’altro.
Perché non racconta come ha speso quei soldi in Provincia e Comune a Firenze.
Perché Marino è un comico inconsapevole, ma De Luca è molto peggio.
Perché è caricaturale in ogni cosa che fa, sembra Jerry Calà venuto malino e se lo avessimo avuto in classe (e ce lo abbiamo avuto) lo avremmo riempito di capaccioni.
Perché a scuola copiava dal compagno di banco bravo, e oggi dalla Confindustria meno brava.
Perché già allora era il più antipatico e bruttino, e ciò nonostante giurava di aver baciato la più carina del Liceo. E qualcuno, chissà perché, gli credeva.
Perché i suoi abracadabra sono vecchi di vent’anni, e se ai Lerner basta oggi “No Imu per tutti” per votarlo, io mi ricordo ancora quando a dirlo era un altro. E però, al tempo, ai Lerner non bastava per volerlo. Anzi, non gli piaceva per niente.
Perché le Province ci sono ancora.
Perché il Senato ci sarà ancora (però sarà inutile).
Perché l’Italicum è persino più brutto del Porcellum.
Perché ognuno ha le perversioni che si merita.
Perché, quando era boyscout, nelle cuffie del walkman ascoltavaWild Boys. E gli bastava per sentirsi ribelle.
Perché “Quando è merda è merda/e non ha importanza la specificazione” (questa è volgare, ma più che altro è di Gaber e Luporini. E dunque non è volgare).
Per tutti questi motivi, e la lista è assai incompleta nonché in continuo aggiornamento, milioni di italiani continueranno a ritenere impossibile diventare renziani. Fatevene una ragione.
Industria Italiana Autobus, come sempre quando c'è il corrotto Pd i miasmi mefistofelici si alzano dalle palude per confondere e disorientare
Industria Italiana Autobus, a gamba tesa sul Del Rosso: ci mancavano solo i cinesi
Tempi sbagliati per l’ingresso in scena della Xiamen King Long. Manda in estate una lettera al sottosegretario De Vincenti che viene diffusa con mesi di distanza. Tutto questo solo per tagliare le gambe all’Ad di I.I.A.? Si cerca di distogliere l’attenzione dai problemi veri senza pensare che alla fine pagheranno solo gli operai della ex Irisbus e di Breda
Il debito di uno stato è il risparmio dei cittadini in una economia che abbia la Sovranità Monetaria
venerdì 23 ottobre 2015
Cina, ridurre i tassi significa dare ossigeno ad un economia che non va come ci si aspetta
Nessuno se lo aspettava. Borsa accelerano. È il ciclo di misure di accomodamento monetario più aggressivo dalla crisi finanziaria del 2008.
Siria, per gli Stati Uniti esistono tagliagola moderati e non
Putin avverte: guerra mondiale sempre più probabile
"Avevamo il diritto di aspettarci che lo sviluppo del sistema missilistico di difesa degli Usa si sarebbe fermato. Ma non è accaduto nulla del genere, dal momento che, invece, continua. Questo è uno scenario molto pericoloso, che arreca danni a tutti, inclusi gli Stati Uniti stessi. (...) Alcuni hanno anche l'illusione che una vera vittoria di una delle varie controparti possa essere raggiunta in un conflitto globale, senza conseguenze irreversibili per lo stesso vincitore - sempre se ce ne sarà mai uno", è quanto ha detto Putin, in occasione del forum di Valdai, che si è tenuto a Sochi.
Putin ha confermato la sua volontà di abbattere il terrorismo, tornando a giustificare la strategia militare e di geopolitica che lo ha portato a intervenire in Siria.
"Noi continueremo a fornire assistenza a tutti i paesi minacciati dai terroristi". Una critica aperta verso la politica estera degli Stati Uniti è arrivata nel momento in cui ha affermato che non esiste alcun bisogno di fare distinzioni tra i terroristi moderati e non.
"Perchè fare questo gioco di parole e dividere i terroristi in moderati e non moderati. Qual è la differenza?", ha detto il presidente russo. "Il successo nella lotta ai terroristi non può essere raggiunto usando alcuni di loro per rovesciare regimi che non piacciono, perchè poi è solo un'illusione quella di poterli gestire in un momento successivo".
D'altronde, "le armi che sono state fornite alla cosiddetta opposizione 'moderata' in Siria sono finite direttamente nelle mani dei terroristi".
Secondo Putin, il pericolo è proprio nella convinzione degli Usa di avere la capacità di vincere una guerra contro quelle nazioni che fanno parte della loro lista nera (come appunto la Russia, l'Iran e la Cina). Washington crede che l'America possa vincere senza rischiare conseguenze simili ai danni che infliggono ai loro nemici. Ma questo, ha ripetuto Putin, è un calcolo sbagliato e pericoloso che potrebbe finire con il mettere in pericolo gli stessi cittadini Usa.
"Vorrei sottolineare ancora una volta che gli interventi della Russia in Siria sono completamente legittimi, e hanno come solo scopo quello di ripristinare la pace"; "noi dobbiamo unire gli eserciti siriani e iracheni e le fazioni curde per sradicare il terrorismo e siamo pronti a coordinare le nostre azioni militari con i partner occidentali". (Lna)
Muos, le capriole del Consiglio di Giustizia Amministrativa, distorce ed omette fatti, ma che tribunale è?
MUOS prosegue battaglia giudiziaria nuovo ricorso al CGA.
Prosegue la battaglia legale dei No Muos contro la CGA a colpi di carta bollata. Presentato un nuovo ricorso.
Dalle dichiarazioni dei due tecnici dell’Università di Palermo “era emerso in modo chiarissimo come lo studio fosse assolutamente insufficiente, privo di scientificità ed eseguito in carenza di dati essenziali (cosa del resto poi acclarata dal Verificatore nominato dal TAR Prof. D’Amore). A tale audizione era presente l’allora Dirigente dell’ARTA Dott. Arnone che, quindi, aveva avuto diretta conoscenza delle carenze dell’elaborato Livreri e Zanforlin e quindi dell’insussistenza di seri studi sull’impatto del MUOS sull’ambiente e la salute umana denunciata come vizio delle autorizzazioni in sede di annullamento delle stesse.”
“Ad avviso dei legali – afferma il Coordinamento Regionale dei Comitati No MUos – il Collegio sarebbe incorso in quello che la giurisprudenza ha denominato “abbaglio dei sensi” ed il CGA deve riesaminare i capi contestati della sentenza impugnata.”Appare evidente che se il Ricorso per Revocazione, notificato due giorni fa, venisse accolto dal CGA, confermerebbe la sentenza di primo grado del TAR Sicilia e non sarebbe più necessaria la nuova verificazione. Come dire che i giochi sono tutti ancora assolutamente “aperti”.