la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 2 gennaio 2016
il Pd è una fonte di corruzione, sale da loro una puzza sulfurea e maleodorante
Cantone non ci incanta sarà anche di "destra" rimane il fatto che è la foglia di fico di un governo stupido&corrotto
Toh, Sapelli rinsavisce e comincia a considerare gli interessi dell'Italia, proseguendo il suo ragionamento oltre a contestare la Germania si deve contestare gli Stati Uniti che non guardano i nostri interessi ma solo i loro
Giulio Sapelli
sabato 2 gennaio 2016
Sanità, gli euroimbecilli adottano tutte regole europee che tolgono diritti, redditi, attaccano risparmi e affossano la sanità pubblica. Un governo imbecille che non assume medici che vanno in pensione va rottamato
Sanità: nel 2016 ci aspetta un riscatto del pubblico o un trionfo del privato?

Domenico De Felice
Medico, opinionista di sanità sociale
Udite udite: la spesa è stata stimata dal Consiglio dei ministri tra i 300 e i 350 milioni di euro, che si dovrebbero recuperare dai “famosi” risparmi dovuti a centrali d’acquisto e ai limiti imposti alla medicina difensiva che si tradurranno in taglio delle prestazioni.
Oppure signora ministro ne vuole risparmiarne qualche altra decina (circa trenta con cui assumiamo altre centinaia di medici) per un altro farmaco “mortale” di nome pioglitazone?
Sanità, imbecillità al governo, invece di assumere medici ed infermieri chiudono le strutture togliendo assistenza alle popolazioni
Sanità, altri quattro punti nascita in Sicilia costretti a chiudere: ed esplode la protesta
Turchia=alla Germania di Hitler, gli islamisti, Fratelli Musulmani, da anni stanno distruggendo germi e focolai di democrazia e il processo per giungere alle elezioni di novembre lo dicono. 4 novembre 2015
Turchia, Erdogan evoca Germania nazista per presidenza forte
Sistema portato ad esempio in conferenza stampa
La Nato vuole la 3° Guerra Mondiale, insieme alla Consorteria Guerrafondaia Statunitense
Secondo il documento, aggiornato ogni sei anni, l'aumento
delle truppe Nato ai confini della Russia è "una violazione delle norme
che regolano il diritto internazionale"
Il documento viene aggiornato ogni sei anni e indirizza la politica estera del Paese. Secondo quanto si legge, l'aumento delle truppe Nato ai confini della Russia è definito "una violazione delle norme che regolano il diritto internazionale".
La parte politica dell'accordo Ucraina-Ue era entrata in vigore a novembre del 2014, dopo la firma avvenuta a giugno. A novembre del 2013 il rifiuto di firmare l'accordo dell'allora presidente ucraino, il filo-russo Viktor Yanukovich, pressato da Mosca, fece esplodere la crisi nel Paese. Un movimento di protesta sostenuto dagli Usa e dall'Occidente costrinse Yanukovic a lasciare il potere, la Russia rispose invadendo la Crimea e scatenando così il conflitto nelle regioni ucraine sud-orientali.
L'applicazione dell'accordo per la creazione di un'area di libero commercio tra l'Ue e l'Ucraina è una pietra miliare nelle relazioni bilaterali di entrambe le parti, perché offre benefici economici agli uni e agli altri, si legge in un comunicato della Commissione Ue. I prodotti ucraini avranno accesso stabile e preferenziale al maggior mercato del mondo, quello europeo, con 500 milioni di consumatori, aggiunge la nota.
I Paesi comunitari beneficeranno di un più facile accesso al mercato ucraino (45 milioni di persone). I cittadini ucraini avranno un migliore accesso ai prodotti di alta qualità e i dazi di importazione saranno più bassi, si legge ancora.
L'incidente del caccia russo abbattuto dalla Turchia, avvenuto il 24 novembre, ha sconvolto le proficue relazioni tra Mosca e Ankara, e tra i due presidenti Vladimir Putin e Tayyip Erdogan. La tensione e le reciproche accuse tra i due Paesi è salita vertiginosamente fino a quando, il primo dicembre, Putin ha emesso un decreto che vieta, a partire da oggi, le importazioni alimentari (in particolare verdura, frutta, fiori, carne) e sospende inoltre il regime di visti liberi con la Turchia.
Ucraina, il FMI scardina il sistema dei rimborsi dei debiti, apre la strada MA non si rende conto che è a doppio senso di marcia
SPY FINANZA/ Così gli Usa hanno fallito (anche) in Ucraina
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/1/1/SPY-FINANZA-Cosi-gli-Usa-hanno-fallito-anche-in-Ucraina/667262/
Giannini bugiarda, abuso di potere nessuno difende gli insegnanti
Scuola notizie 1 gennaio, Luigi Gallo, M5S: 'Ministro Giannini, Lei proteggerà i docenti?'
Ultime notizie scuola, venerdì 1 gennaio 2016: il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo si rivolge al Ministro Giannini.
Docenti contrastivi, Luigi Gallo, M5S: 'Ministro Giannini come intende proteggere gli insegnanti?'
Luigi Gallo: 'Vogliono trasformare procedure democratiche in operazioni farsa'
Scuola, Renzi il buffone corrotto viene preso in giro dagli insegnanti
Il Premier Matteo Renzi sfida i docenti sobillati a sfiduciarlo
'Non avrai il nostro scalpo, viso pallido': vogliamo ingresso da Gae su iscrizione da Graduatoria per provincia
Il pianto del premier
Risposta a Matteo Renzi dai docenti "sobillati"
Banca Etruria, tutti gli amministratori, anche il Boschi, hanno proposto/imposto ai correntisti le obbligazioni subordinate, sapevano che erano pezzi di carta straccia
“Crediamo che la dichiarazione del Sindaco Ghinelli sull’operato dei rappresentanti locali in parlamento, non sia rivolta al Movimento 5 Stelle ma agli esponenti che fanno parte della maggioranza”. Così Paolo Lepri, consigliere del Movimento 5 Stelle interviene sulle recenti dichiarazioni del sindaco Ghinelli. “Siamo certi che il Sindaco Ghinelli, sappia il lavoro svolto dal Movimento […]
Redazione Arezzo Notizie
1 gennaio 2016
“Crediamo che la dichiarazione del Sindaco Ghinelli sull’operato dei rappresentanti locali in parlamento, non sia rivolta al Movimento 5 Stelle ma agli esponenti che fanno parte della maggioranza”. Così Paolo Lepri, consigliere del Movimento 5 Stelle interviene sulle recenti dichiarazioni del sindaco Ghinelli.
“Siamo certi che il Sindaco Ghinelli, sappia il lavoro svolto dal Movimento 5 Stelle a partire dal 23 di Novembre, per contrastare il decreto legge che aiuta i grandi interessi bancari, tutela gli amministratori delle 4 banche e che abbandona a loro stessi i risparmiatori frodati.
La nostra portavoce alla Camera dei Deputati Chiara Gagnarli ha fatto e sta facendo un lavoro egregio assieme ai nostri portavoce in commissione finanze.
Il movimento 5 stelle non può accettare l’elemosina offerta dal governo sottoforma di fondo da 100 milioni a fronte di una mal gestione delle banche. Non può accettare la tutela degli amministratori ancor più quando tra questi vi è il padre di un Ministro (evidente conflitto di interessi).
Riteniamo ipocrita denunciare la mancanza di risorse da parte del governo, quando è di queste ore la multa ad una grande multinazionale che dovrà pagare allo Stato italiano oltre 300 milioni di euro (inizialmente la sanzione era oltre 880 milioni).
Questa somma unita ai 100 milioni del fondo basterebbe per risarcire i risparmiatori.
Vogliamo che si faccia anche chiarezza sulle plusvalenze che deriveranno dalla gestione della Bad Bank, a chi andranno i ricavi?.
Vogliamo inoltre una legge in cui gli amministratori che hanno mal gestito una banca o una società non possano ricoprire in futuro alcun ruolo in nessuna banca o società futura, sia pubblica che privata. Chiediamo quindi la confisca dei beni posseduti degli stessi amministratori e non invece le ricche ricompense.
Gradiremmo che gli On. Donati e Mattesini anziché adeguarsi ai voleri del loro capo padrone, alzino la voce a tutela dei risparmiatori. Sarebbe bello che una volta tanto mettessero da parte la loro carriera politica a favore del risparmiatori truffati e affinché chi ha sbagliato paghi. Ma forse c’è una volontà politica di non fare male agli amici degli amici….o ai padri degli amici….”
Bail-In, imbecilli prezzolati, imbecilli in malafede, prima la separazione tra banche commerciali (di risparmio) da quelle d'investimento e poi il Bail-In che investa solo le banche d'investimento. Il risparmio deve essere tutelato dai pescecani che gestiscono in maniera sconsiderata percependo redditi milionari
Rivoluzione per le banche europee: al via la direttiva sul bail in
L'Italia del credito, che finora si è (giustamente) vantata di non avere pesato, se non per una manciata di miliardi restituiti con gli interessi nel caso di Mps, sull'erario, si trova però nella spiacevole situazione di sperimentare sulla pelle un "antipasto" delle nuove regole, tramite la messa in sicurezza delle quattro banche del Centro Italia che ha azzerato il capitale dei loro 130mila azionisti, e i bond subordinati di altri 10mila prestatori, per un valore di 788 milioni di euro, cui vanno aggiunti 275 milioni di simili strumenti lasciati nelle quattro "vecchie" banche Marche, Etruria, Ferrara, Chieti ora in liquidazione.
Per imparare dalle lezioni del passato, contenere la spesa pubblica e per sensibilizzare i banchieri dalle condotte di "azzardo morale" viste nel passato - tipiche di chi sa di non poter fallire - a Bruxelles negli ultimi tre anni si è fatto strada il principio del "burden sharing": che si potrebbe sintetizzare "chi rompe paga", e si applica ad azionisti e obbligazionisti delle imprese quando si trovano a chiedere aiuti agli Stati. Questo principio, introdotto nelle normative Ue dall'agosto 2013, con la nuova direttiva Brrd in vigore da oggi si perfeziona in ambito bancario. Da ora in avanti, quindi, sarà molto più difficile che a pagare il costo delle crisi finanzarie siano gli Stati. La direttiva sul "bail in" (salvataggio interno) prevede che i primi a farsi carico delle perdite bancarie, fino all’8 per cento delle dimensioni dei loro bilanci, siano in ordine decrescente azionisti, obbligazionisti subordinati, obbligazionisti ordinari, e se ancora non basta i depositanti oltre i 100mila euro.
La legge del bail in, che entra in gioco soltanto quando un istituto finisce in dissesto, modifica radicalmente il rapporto tra ogni banca e i suoi clienti. E la percezione dei rischi, da adesso diventa molto più importante. E' probabilmente la fine delle banche come "porto sicuro" dei risparmi, e si spera l'inizio di una nuova era di consapevolezza dei rischi e dei diritti per i generalmente poco esperti risparmiatori italiani. Diventerà sempre più importante far caso al patrimonio primario degli istituti, quelle riserve contabili chiamate a coprire le perdite per prime. Più è alto, più i suoi risparmiatori sono al sicuro. L’indicatore più attendibile è il Common equity tier 1, il nocciolo duro che si misura in percentuale sugli attivi, ponderati per il rischio. La soglia minima in Europa è dell’8%, tutte le banche quotate sono tenute a comunicarlo con la pubblicazione dei conti trimestrali, le altre nel semestre o nei bilanci d'esercizio. Ma più è solida una banca, meno può permettersi di pagare la raccolta su titoli e depositi a correntisti e risparmiatori. E', questo, un altro cardine dell'investire che le nuove regole cristallizzano: ogni grado di rischio deve associarsi a un adeguato rendimento, alto o basso che sia. Chi vuole tassi più alti in banca rischia di più, e da ora in poi deve prepararsi a pagare per primo.