L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 29 marzo 2016

Fratelli Musulmani - niente concessioni vogliono la sharia, INACCETTABILE per noi italiani

Stretta di fondi dal Qatar: le casse
del centro islamico vanno in affanno

La struttura di riferimento per i musulmani di Brescia, 5mila i fedeli che vi ruotano attorno, ha chiuso il 2015 con un utile di 2,82 euro e incassi in calo a 105mila euro


La preghiera alla moschea di Brescia (Foto Cavicchi)
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Cambiano i libri sacri, non i problemi: calano le offerte, crescono bollette e richieste di assistenza. Non vanno bene i conti della Diocesi, nel 2013 c’è un disavanzo di 33 milioni di euro, e far quadrare i bilanci inizia però a essere un problema per il Centro Islamico di via Corsica. La struttura di riferimento per i musulmani di Brescia e hinterland, 5mila i fedeli che vi ruotano attorno, ha chiuso il 2015 con un utile di 2,82 euro e incassi in calo a 105mila euro. 50mila arrivano dalle offerte del venerdì, 40mila tra offerte libere e apportate dai 450 soci, 11mila dal bar, 2.500 dalla libreria e 402 euro dal contributo cinque per mille. Soldi pubblici e aiuti esterni, zero.
«Camminiamo solo grazie alle offerte dei fedeli», spiega Jamel Hemmadi, presidente del Centro di via Corsica. Il Qatar Charity Foundation, vicino ai super conservatori Fratelli Musulmani, stanzia fondi all’Ucoii, di cui la struttura fa parte, solo per finanziare la costruzione di nuove moschee e l’espansione di quelle già presenti. «Ma la nostra è stata pagata al 100% con le offerte dei fedeli, abbiamo ottenuto 100mila euro dal Qatar, tramite l’Ucoii, per costruire il nostro parcheggio e quando il comune di Brescia darà l’ok alla costruzione del soppalco che aumenterà la superficie del 30% faremo richiesta per ricevere una parte dei soldi necessari». Avere i petroldollari non è più così semplice. E se le moschee ufficiali, controllate e con imam accreditati, faticano, ovunque spuntano luoghi di culto improvvisati. «Qui siamo talmente tanti che il venerdì non c’è spazio per pregare, espandendoci possiamo solo garantire più sicurezza». C’è anche da finire il parcheggio, finora sono stati spesi 140 mila euro, ne servono ancora 90mila. «Essendo privato a uso pubblico la Loggia dovrebbe almeno pagare l’illuminazione». Nel dettaglio, le spese 2015 ammontano a 58mila euro per il personale, 4mila per l’affitto del Palabanco, 7mila per oneri di gestione e 36mila per bollette e servizi. «Ogni mese assistiamo 48 famiglie con pacchi cibo e sussidi per le bollette. Da aprile a dicembre abbiamo speso 9mila euro per gli aiuti sociali». La crisi morde anche i fedeli di Allah. «Le offerte sono calate e tantissime famiglie chiedono sussidi. Siamo sotto un fuoco incrociato». E il Centro razionalizza. «Spendiamo 22mila euro di bollette, l’idea è installare un impianto fotovoltaico». 

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