L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

martedì 25 ottobre 2016

Il governo di uno Stato con moneta sovrana prima spende la propria moneta e solo dopo la ritira tassandola o prendendola in prestito. Impossibile che siano le tasse o i prestiti dei privati a finanziario lo Stato, perché lo Stato ha l'esclusiva nell'emissione di moneta, NE HA IL MONOPOLIO. Colui che ha il monopolio nell'emissione di qualcosa, non deve prenderla in prestito da altri



NewTuscia TV: Tutta la conferenza del prof. Warren Mosler (economista) al Rotary Club di Terni (Fotoservizio e video)
24 ottobre 2016 Gaetano Alaimo 0 Commenti


Simonetta Melinelli

(NewTuscia) – TERNI – Interessante conferenza tenuta dall’economista Warren Mosler e organizzata dal Rotary di Terni e dall’Associazione MMT UMBRIA presso l’hotel Garden con l’obiettivo di far conoscere le rivoluzionarie implicazioni dei sistemi monetari moderni, insieme alla FEF Academy cioe’ una SRLS con sede a Carrara, per la Formazione Economico Finanziaria, costituitasi tre anni fa per condividere le conoscenze di insiders del mondo della finanza come Warren Mosler.
Invitati studenti e professori della facoltà di economia e commercio di Perugia sede distaccata di Terni.

Criterio fondamentale espresso da Mosler, esaminando la situazione di Pompei, è che lo Stato debba pagare ogni servizio e bene per la comunità emettendo la moneta necessaria a garantire piena occupazione e retribuzioni per tutti idonee a pagare tasse ma anche non troppe per lasciare ai cittadini abbastanza denaro per le loro spese di sussistenza, servizi, svaghi, senza accantonare risparmi, altrimenti il denaro accantonato verrà tolto dal curcuito di circolazione contante e produrra’ disoccupazione.

Percio’ oggi le tasse dovrebbero essere molto diminuite per lasciare abbastanza contanti ai cittadini da immettere nel circuito finanziario fare acquisti.

Perciò l’indebitanento di uno Stato fittiziamente fissato al 3% a livello europeo non ha nessun valore , anzi ostacola il benessere di quel Paese.
In Grecia infatti, Paese tradizionalmente risparmiatore, si e’ prodotta una disoccupazione elevatissima.

I governi hanno il potere di battere moneta e non dovrebbero avere problemi, non essendoci piu’ lo standard aureo da trent’anni, di emettere nuova moneta: perciò se con l’Ue e la Bce questo meccanismo prima funzionava perché ora non funziona più?

Il limite al deficit pubblico con il Fiscal Compact, inserito in Costituzione allo 0.5% del Pil, dal 3% del trattato di Maastricht, sta portando disoccupazione e crisi e solo il Programna di Lavoro Transitorio puo’ garantire la piena occupazione.

Interessante, poi, la lettura “The seven deadly innocent frauds of economic policy” di Warren Mosler, che è servita per capire bene i meccanismi espressi.

Per ulteriori informazioni si possono consultare i siti www.memmtumbria.it e www.fef.academy, quest’ultima costituita da Daniele della Bona, Giacomo Bracci, Matteo Bernabe’, David Lisetti e Warren Mosler.

Alla fine della Conferenza, nella videointervista concessa a NewTuscia, Mosler ha ribadito che discuterà con Draghi la sua teoria e proposta per contrastare attivamente ogni ulteriore crisi nell’ Eurozona, visto che il Giappone sono 25 anni che, ricorrendo a tale politica di austerity, non riesce a riprendersi e che pertanto è inutile aspettarsi che proseguire su tale strada possa servire ad uscire dalla crisi.

Fotoservizio esplicativo e video a cura di Simonetta Melinelli





































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