L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

mercoledì 26 ottobre 2016

Monte dei Paschi di Siena - Il trucco con cui probabilmente si tenterà di imbrogliare i risparmiatori è nascosto nel “raggruppamento azioni” con cui si convertiranno cento azioni vecchie con una nuova di maggior valore.

Claudio Borghi e Marco Figura (Lega Nord) sul nuovo piano Monte dei Paschi:”Gioco al massacro”
26 ottobre 2016
by David Busato



Written by David Busato

Comunicato stampa da parte del responsabile economico della Lega Nord e Portavoce Opposizione in Consiglio regionale della Toscana, Claudio Borghi, e del commissario cittadino della Lega Nord Siena, Marco Figura, in merito alle ultime notizie circa il piano industriale di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Siena. Riceviamo e pubblichiamo:”Così Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico della Lega Nord e Portavoce dell’opposizione in Consiglio Regionale Toscana, sul piano Monte dei Paschi: “Mattanza per i dipendenti e pesca a strascico per gli obbligazionisti. Come previsto si sta pensando di far pagare un disastro epocale a dipendenti e risparmiatori. Il numero degli esuberi lievita ad ogni riunione del consiglio di amministrazione come se fossero stati loro i colpevoli della distruzione del Monte Paschi e intanto si prepara una trappola per gli obbligazionisti camuffata da “conversione volontaria”. Il tutto mentre le perdite corrono e si ventilano nomi inquietanti come quello di George Soros o di altri protagonisti della finanza rossa come Unipol. Il trucco con cui probabilmente si tenterà di imbrogliare i risparmiatori è nascosto nel “raggruppamento azioni” con cui si convertiranno cento azioni vecchie con una nuova di maggior valore. Questo servirà ad illudere gli obbligazionisti di poter ricevere un valore concreto per i loro titoli, salvo poi accorgersi che, quando le nuove azioni diverranno vendibili, il loro prezzo rischia di essere molto differente. Noi continueremo a vigilare per impedire che vengano fatti altri danni ai cittadini di Siena e ai risparmiatori e dipendenti del Monte Paschi ovunque essi siano”.

Gli fa eco il commissario cittadino della Lega Nord Siena, Marco Figura: “Sul Monte dei Paschi si gioca al massacro, Siena merita stessi diritti di Deutsche Bank. A noi che il titolo in Borsa salga o scenda importa poco, perché è la paura di Cittadini, dipendenti, risparmiatori e correntisti che continua a salire. Il titolo MPS è tornasole di speculazioni di Borsa sulla pelle della Banca, per la cui ricapitalizzazione – che avverrà guarda caso subito dopo il referendum del 4 dicembre – si sta ipotizzando l’ingresso di fondi del Qatar e addirittura di uno dei registi dei peggiori processi globali in corso, George Soros; considerando che il nuovo piano industriale della Banca è in mano a Marco Morelli, dirigente dell’Istituto durante la tragica vicenda Antonveneta, noi della Lega più che preoccupati siamo terrorizzati. Un piano aziendale che comporta 2600 esuberi e la chiusura di 500 filiali è un ulteriore disastro che non possiamo accettare: perché Deutsche Bank può essere salvata dal Governo tedesco mentre Monte dei Paschi deve finire nelle mani di soggetti che hanno a cuore tutto fuorché Siena e l’Italia? Non finiremo mai di denunciare una sudditanza che diventa ogni giorno più pericolosa”.

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