Ferrara dice NO all'invasione


La devono smettere di raccontare la fòla che le invasioni sono solo di transito e che gli immigrati (chiamati "profughi" e "rifugiati") devono andare nel resto dell'Europa. In quegli stati europei che giustamente non li vogliono. Perché a differenza dei nostri abusivi di Palazzo, i loro leader, per quanto screditati, hanno ancora un po' di fifa del consenso elettorale dei loro cittadini. Noi no, perché non abbiamo nemmeno più libere elezioni e la RAI è commissariata da un miserabile ciarlatano che sputazza ai microfoni a reti unificate, dalla mattina alla sera su ogni programma, senza un minimo di contraddittorio.
L'ultimo incontro sul referendum - pensate - lo farà con Ciriaco De Mita. Capito cosa fa la RAI detta "servizio pubblico"? Invece di mettere dei leader giovani come eventualmente la Meloni o anche un Salvini, invece di informare sulla prossima manifestazione per il NO a Firenze aperta a tutti, fa un bel match Renzi-De Mita. Ovvero una vecchia cariatide sulla quale è scontato l'esito del match. E' ora di dire NO a tutto ciò:

NO all'invasione a tutte le ore del giorno e della notte (specie della notte dove a ore antelucane scaricano il sui generis bottino di guerra)
NO alla riforma Renzi-Boschi-Verdini (già detta "schiforma")
NO allo ius soli per gli immigrati che deve essere abrogato e non seguire più alcun iter parlamentare
NO all'informazione blindata e commissariata della RenziRAI e del relativo canone inserito arrogantemente nella bolletta dell'elettricità
NO alla nuova manovra finanziaria con le sue farlocche regalìe come la presunta fine di Equitalia che in realtà cambierà solo etichetta per confluire nel mare magnum dell'Agenzia delle Entrate.
NO alla Ue che ci trattiene a forza in questa fogna dalla quale non riceviamo che guai quotidiani
Per il momento chiudo qui la mia lista dei NO che in realtà sarebbe assai più lunga. Ma ora è il momento di sperare che le barricate di Ferrara si moltiplichino in modo massiccio per tante altre città, paesi, villaggi, perché abbiamo il sacrosanto diritto di difenderci e di preservare la nostra civiltà. Non vogliamo che nascano in Italia fenomeni come la Giungla di Calais. O che diventi un arcipelago di hotspot (lo è già).
Il Bel Paese vuole vivere, non vuole morire. E vuole rimanere per l'appunto, bello, curato, pulito, sicuro, in grado di funzionare per noi. Come dovrebbe essere una nazione libera e sovrana.
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