la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 5 marzo 2016
Sinistra è un falso ideologico
Russia, dimostrazione che non è la svalutazione che agisce sull'inflazione MA questa è dovuta a si una maggior massa monetaria ma a ad una scarsità di offerta
(di Geminello Alvi) - Le recenti notizie economiche confermano “l’enigma russo”, ovvero il sottrarsi di quella nazione ai calcoli consueti e alle più ovvie conclusione. L’inflazione in fine d’anno infatti è calata per via del peggioramento dei consumi. Nel mese di gennaio, è rallentata a una sola cifra così da far assorbire la svalutazione del rublo e concedere altri margini di allentamento monetario. Peraltro la contrazione del reddito disponibile è risultata superiore al 5% nello scorso anno, con salari in contrazione e impoverimento. E tuttavia il bilancio statale viene calcolato allo 0,6% di deficit nel periodo gennaio-novembre 2015, e la percentuale delle persone sotto il livello di povertà risulterebbe in contenimento secondo la World Bank. Ma le previsioni sull’industria seppure leggermente migliorate continuano a restare negative. Tuttavia vari analisti si aspettano una potente ripresa delle esportazioni. Il quadro risulta quindi diverso da quello previsto da molti analisti all’indomani delle sanzioni e durante la crisi dei prezzi del petrolio. E persino gli americani iniziano a prenderne atto.
"L'economia ha retto sorprendentemente bene se si considera le sollecitazioni a cui è stata sottoposta", ha detto Christopher Miller, del Brady-Johnson Gran Strategy Program a Yale ISS. Poi ribadendo che "la ragione è che le politiche del governo dal 2008 sono state in fondo relativamente efficaci". Miller in particolare, secondo l’Oil&GasJournal, ha elogiato la decisione del governo di aumentare le tasse su petrolio e gas gradualmente al 15% dal 2014, decisione che ha permesso di ridurre il peso fiscale sul resto altre industrie. E del resto tutti i commentatori più avveduti in questi mesi hanno elogiato la decisione di lasciare fluttuare il rublo, in maniera da risparmiare riserve e assorbire meglio lo shock del calo dei prezzi petroliferi, salvando il bilancio pubblico. L'obiettivo di ottenere più rubli per unità d’export energetico ha funzionato. Ed infatti il margine di durata del fondo di riserva statale russo si è allungato nelle previsioni di quasi tutti gli analisti di un anno almeno, fino al 2017. E l’entità non vasta del deficit potrà del resto essere coperta da emissione di debito interno. Né un calo ulteriore del rublo può escludersi.
In conclusione la nazione tiene, il peggioramento del livello di vita dei salariati e dei pensionati, la crescita dei poveri sono stati digeriti dai russi. La forma dell’enigma russo è del resto sempre la stessa: la capacità di sopportare di quella nazione ha superato spesso le previsioni dei suoi avversari. Ma la storia insegna che non si dovrebbe più di tanto esagerare.
04 marzo 2016
Energia pulita avanza
EasyJet sperimenta il primo aereo di linea all'idrogeno
Ogni anno, circa il 4% del carburante consumato complessiva- mente dagli aerei di EasyJet viene usato per le operazioni di rullaggio.
Se si potesse usare un sistema alternativo, la compagnia aerea risparmierebbe annualmente 50.000 tonnellate di carburante, e anche le emissioni inquinanti migliorerebbero.
Così, lavorando insieme ad alcuni ricercatori della Cranfield University, EasyJet ha sviluppato un piano triennale per la condivisione di innovazioni e conoscenza, all'interno del quale è stata sviluppata la tecnologia che permetterà di costruire i primi aerei ibridi.
Il piano è dotare gli aerei di celle a combustibile a idrogeno da utilizzare per alimentare piccoli motori posti nei carrelli e l'elettronica di bordo. Inoltre un sistema di recupero dell'energia prodotta dai freni durante l'atterraggio permetterà di ricaricare le batterie. L'impianto a idrogeno, inoltre, produce acqua come prodotto di scarto: la compagnia prevede di adoperarla per i servizi igienici ma in teoria - come spiega Ian Davies, capo degli ingegneri di EasyJet - potrebbe addirittura essere servita ai passeggeri.
«Potenzialmente è l'acqua più pulita e pura che ci sia» ha commentato Davies. «È assolutamente incontaminata».
I test verranno avviati quando sarà stato completato lo studio di fattibilità.
Fabrizio Palenzona&Roberto Mercuri, le crepe di un potere totalizzanze cominciano a prodursi
Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona verso l’addio alla presidenza
Secondo l'Ansa i Benetton avrebbero deciso di non riconfermare il vicepresidente di Unicredit che nei mesi scorsi, insieme al suo braccio destro, Roberto Mercuri, era stato travolto dall'inchiesta su Andrea Bulgarella
NoMuos, la Sovranità Territoriale dell'Italia non appartiene agli italiani MA agli Stati Uniti
Muos, l’ambasciatore Usa:
“Abbiamo aspettato troppo…”
http://www.siciliainformazioni.com/redazione/275965/muos-lambasciatore-usa-abbiamo-aspettato-troppo-serve-pure-allitalia
Terrorismo&Fratellanza Musulmana, l'Italia è un porto franco dove si entra e si esce a piacimento
NoMuos, il 9 marzo si ripetirà la sceneggiata
Mamme: «Quali garanzie di sicurezza?»
Diego Fusaro, idee e concretezza
INTERVISTA AL FILOSOFO ''ALLIEVO INDIPENDENTE DI HEGEL E KARL MARX'',
''ORMAI LA LA SINISTRA ELOGIA I DIRITTI CIVILI SENZA QUELLI SOCIALI''
FUSARO, ''ABBATTERE E RICOSTRUIRE L'EUROPA COME I RUDERI AQUILANI''
L'AQUILA - La ricostruzione post-sismica aquilana? Non poteva che generare disuguaglianze e speculazione, perché questo è il destino dell’epoca.
La ripresa economica invocata anche in Abruzzo? Una chimera, è chi comanda che vuole la crisi. L’Europa, come le case inagibili e i ruderi aquilani, va abbattuta e ricostruita.
Sono solo alcune delle affermazioni a tinte forti di Diego Fusaro, giovane filosofo torinese, classe 1983, che nel 2016 in Italia ha l’ardire di definirsi "allievo indipendente di Hegel e di Marx, intellettuale dissidente e non allineato, al di là di destra e sinistra, che continua nella lotta politica e culturale che fu di Marx e di Gramsci".
Con il risultato di essere inviso al centro, a destra, ma soprattutto a sinistra, dove c'è chi lo considera un fenomeno mediatico, un "marxista da salotto televisivo" divenuto famoso, e dunque autorevole, solo perché è ospite fisso della trasmissione La Gabbia di La7.
Dove non manca di cannoneggiare seppure con la polvere da sparo di dotte citazioni contro i sindacati, la sinistra governativa, Nichi Vendola, ex presidente della Regione Puglia di Sinistra ecologia e libertà che con il suo compagno ha da poco un figlio concepito da un utero in affitto, contro i diritti civili che diventano "uno specchietto per le allodole per eliminare i diritti sociali", infine contro l'immigrazione "come espediente per creare in Europa un esercito industriale di riserva".
Professor Fusaro, la politica regionale anche in Abruzzo è in attesa messianica della ripresa economica. Fa bene essere ottimisti?
Non ci sarà nessuna ripresa, la crisi è un metodo di governo per imporre in modo non democratico le decisione delle élite neofeudali. Lo stato di crisi, la shock economy, spalanca la strada alla politica economica di emergenza, che serve a tagliare la spesa pubblica, a ridurre i salari e le pensioni.
Per qualche osservatore, anche il post terremoto dell’Aquila gestito dalla Protezione civile è stata una forma di shock economy. Condivide questa analisi?
Anche nel post terremoto la logica emergenziale è servita a troncare sul nascere ogni possibilità di scelta democratica. Nulla di anomalo, anche all'Aquila, con tutti i miliardi in arrivo, non poteva che riprodursi la massima del neoliberismo, quello del vivere pericolosamente, del massimizzare i profitti, allargando la forbice della disuguaglianza. Non poteva che riprodursi la cifra del mondo diseguale, di quelli che festeggiano il 1989, data spartiacque della caduta del muro di Berlino e del trionfo globale dell’economia di mercato che sta portando alla distruzione dei diritti dei più deboli. All'Aquila come altrove, ha avuto gioco facile la speculazione, il reato non sanzionato, ed anzi riconosciuto dalla legge che si chiama ingiustizia sociale.
Anche in Abruzzo tengono banco, a periodi alterni, il tema dei costi della politica, l’abolizione degli enti inutili, il disprezzo per la casta. Condivide questa insofferenza?
Si tratta di una rabbia che parte da presupposti giusti, ci sono oggettivi sprechi di denaro pubblico ed evidenti privilegi della classe politica. Ma è una rabbia che viene usata astutamente per demolire il pubblico, la sfera statale, i diritti sociali e del lavoro, per lasciare totale spazio libero agli agenti del neoliberismo e alle privatizzazioni. Si vuole distruggere non la casta dei politici, ma distruggere la politica in se stessa, far trionfare l’ordoliberismo di Margaret Thatcher ovunque. È un processo iniziato in Italia con Mani Pulite, che è stato un Colpo di Stato giudiziario che ha spazzato via la vecchia classe politica, senz’altro corrotta, ma che aveva ancora un idea di spesa pubblica, di politica sociale e difesa dei diritti di lavoratori.
Un'altra Europa è possibile?
No, questa Europa è irriformabile, bisogna uscire da questa costruzione economica e finanziaria, serve una rifondazione, bisogna abbattere e ricostruire, un po’ come si fa con le case dell’Aquila che non sono più recuperabili perché non stanno più in piedi.
Condivide l’intervento di welfare rappresentato dal reddito minimo garantito, o reddito di cittadinanza?
No, perché è una involuzione neoliberista del welfare: anche se sei laureato ti garantisco un salario da fame con assegno di Stato, ma ti costringo però a fare lavori socialmente utili, anche a pulire i bagni. Umiliante come la social card di Silvio Berlusconi. Non è questo il welfare che serve, che si può ottenere solo uscendo dalla gabbi del fiscal compact imposto dall’Europa, riacquistando una sovranità monetaria, tornare ad essere uno Stato sovrano e democratico che possa attivare politiche di piena e dignitosa occupazione.
Cosa sono destra e sinistra oggi?
La destra è quella del denaro e del mercato senza freni né limiti, che è economicamente a destra, politicamente al centro, culturalmente a sinistra. Quest’ultima non fa altro che santificare il capitalismo e i suoi nessi di forza, con l’elogio della globalizzazione, dei diritti civili senza diritti sociali, della fine dello Stato sovrano e anche delle religioni, perché anche quest’ultime sono incompatibili con il mercato, visto che, come scriveva Ezra Pound, 'il tempio è il sacro che non è in vendita", ossia che non può diventare merce.
Diritti civili senza diritti sociali: in che senso?
Un esempio recente: Nichi Vendola ha un figlio mediante la maternità surrogata, ossia l’utero in affitto. Rivedicando un suo diritto civile, ma cedendo però alla pratica ultraclassista dell’adozione di un bambino mediante la mercificazione integrale, trasformando i bambini in articoli di commercio, in enti sradicati venuti al mondo per capriccio dell’individuo consumistico portatore di volontà di potenza. Comprare un figlio con l’utero in affitto è cosa da ricchi, costa migliaia di euro, non è da proletari, ma da capitalisti. Non è pratica degna del Servo, ma del Signore. Allo stesso modo, in Grecia abbassano le pensioni minime e promuovono i diritti civili, in Italia tolgono l'articolo 18 e vogliono fare le unioni civili. I diritti civili non costano nulla perché non toccano i rapporti di forza economici. La vera emancipazione sarebbe implementare i diritti civili e sociali insieme, in realtà i diritti civili vengono usati come specchietto per le allodole per togliere quelli sociali.
Che giudizi ha dell’ambientalismo?
L’ambientalismo deve essere parte della lotta contro questo modello economico. Ora è una forma di protesta interna, innocua. In fondo anche la green economy è capitalismo al volto ripulito. La forza che sta distruggendo l’ambiente è il capitalismo.
Lei ha usato parole molto dure sul ruolo del giornalista. Perché?
Esiste un clero giornalistico che non crede in nulla e parla di tutto. Che ogni giorno mette in scena il senso del mondo calcolato dal potere, definendo le forme dell’opinare e del rappresentare. È il cane da guardia del nuovo ordine feudale.
03 marzo 2016
Milano elezioni, i cittadini non possono votare il bugiardo Sala espressione del corrotto Pd
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N'drangheta, per batterla bisogna cambiare il codice penale, di procedura penale e l'ordinamento penitenziario
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Banca Etruria, questi del Pd prendono in giro tutti quelli che sono stati truffati dalla cricca bancaria
SCAPECCHI: DAL GOVERNATORE ROSSI E DAL PD SOLO AZIONI "SIMBOLICHE" PER BANCA ETRURIA
Se davvero Rossi vuole aiutare Nuova Banca Etruria è bene che si adoperi per tutelare il legame tra il territorio e la sua Banca, condizione indispensabile per il futuro economico di Arezzo e Provincia, e non solo.
Inoltre sarebbe opportuno che portasse avanti con determinazione, coinvolgendo Giunta e Consiglio Regionale, una posizione netta sulle cause che hanno portato al dissesto della vecchia Etruria: da una parte per chiedere che sia fatta veramente luce sulle azioni del vecchio CDA (valutando ogni possibile azione anche in sede legale), dall'altra per assicurare piena tutela per i dipendenti (sui quali stanno ricadendo ingiustamente i maggiori disagi) e per i posti di lavoro, sia nella fase legata alle tristi vicende post decreto del 22 novembre, sia nel processo che porterà alla vendita della Nuova Banca Etruria.
Infine, Rossi si faccia portavoce e garante dei risparmiatori che con il salvataggio della Banca hanno perso i propri denari, affinchè il Governo riveda le proprie decisioni disponendo il completo risarcimento di tutti gli obbligazionisti subordinati, decisione che gioverebbe anche alla fiducia ed alla reputazione della Nuova Etruria e di tutto il sistema bancario italiano.
L'islam non è terrorismo
Franco Cardini - L'Islam è una minaccia. Falso!
La propaganda del terrore
venerdì 4 marzo 2016
2016 crisi economica, rallentamento dell'economia globale, instabilità dei mercati finanziari, avanzamento dei contro Sistemi
NOTIZIE RADIOCOR - ECONOMIA
USA: EL-ERIAN, ECONOMIA FA CONTI CON RALLENTAMENTO CRESCITA GLOBALE
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 03 mar - L'economia americana deve fare i conti con venti contrari provocati dal rallentamento della crescita globale e dall'instabilità' dei mercati finanziari, cosa che potrebbe finire per penalizzarla. E' di questa idea Mohamed El-Erian, consulente economico di Allianz ed ex amministratore delegato di Pimco. "Se si vada verso qualcosa di molto migliore o se gli Stati Uniti dovranno fare i conti con un rallentamento dell'economia e' ancora una domanda aperta", ha detto durante un'intervista a Cnbc, sottolineando che Wall Street deve probabilmente ancora scontare l'incremento dell'incertezza politica che si registra in Europa e negli Stati Uniti. Secondo El-Erian il fatto che stiano emergendo "partiti politici e candidati non tradizionali e contro l'establishment", come Donald Trump, che potrebbe agguantare la nomination repubblicana per la Casa Bianca, "aggiunge incertezza e i mercati americani non l'hanno ancora scontata, questo e' un fenomeno nuovo".
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_03032016_1704_565104336.html