la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune. Produrre, organizzare, trovare soluzioni, impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST? Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
sabato 16 luglio 2016
Nino Galloni - Ci fanno credere che ci sia una crisi! (Alternativa per l... sono le piccole medie imprese che tengono su l'Italia a dispetto degli euroimbecilli
Nino Galloni: "Questo capitalismo ha bisogno di debitori insolventi, che... Galloni nel 2015 disse le banche prima andranno su e poi crolleranno, profezia puntualmente avverata
'Ndrangheta - sicuramente anche nel Consiglio di Stato, nel Consiglio Superiore della Magistratura ci sono uomini di questa organizzazione criminale
'Ndrangheta - e la Massoneria impicciata come non mai, in giri mafiosi, occulti, per soldi&potere
Diego Fusaro: "Brexit. La Gran Bretagna contro l'Unione Europea"
Il Politicamente Corretto - 14 - Costanzo Preve
http://blog.petiteplaisance.it/wp-content/uploads/2016/01/Costanzo-Preve-Elementi-di-Politicamente-Corretto-.pdf
PTV news 14 luglio 2016 - CUBA: IL CONGRESSO SCONFESSA OBAMA
Webster Tarpley: "Strategia della tensione e cecchini"
Turchia - è farsa vera
NoMuos - le istituzioni succube del volere degli Stati Uniti
Chiesto di acquisire la relazione dei periti del Cga
SALVO CATALANO 14 LUGLIO 2016
Siria&Parigi&Bruxelles&Nizza - la paura deve essere inoculata in quel corpaccione euroimbecille
TERRORISMO. PERCHÉ LA FRANCIA?
Infrastrutture digitali - la Telecom, azienda strategica, deve essere italiana
Recchi: "Piano Telecom funziona, parleranno i conti"
di F.MeIl presidente: "Il turnaround dell'azienda marcia a pieno ritmo. Saremo leader tecnologici". Su Metroweb: "Non averla acquisita non cambia lo scenario"
"Una cosa è parlare della rete, una cosa è gestirla, come facciamo noi. Sembra una cosa facile, ma non lo è. Sa cosa vuol dire effettuare 60 milioni di interventi l'anno sulla rete? Anche questo è Telecom. Delle volte ho la sensazione che manchi questa percezione".
Sulla debolezza del titolo in Borsa, Recchi rileva che "Telecom è una blue chip e risente dell'effetto Paese, ma l'importante è restare disciplinati sui fondamentali, i risultati e il lavoro che stiamo portando avanti. Vogliamo restare il punto di riferimento tecnologico dell'Italia. La porta d'accesso degli italiani alla vita digitale. E lo stiamo facendo su tutti i fronti. Il lavoro con Cattaneo va avanti molto bene".
Recchi inoltre sottolinea di non essere preoccupato per la concorrenza di Metroweb e per l'annunciato ingresso dei francesi di Free sul mercato italiano. "Tim ha 11,5 milioni di chilometri di fibra e ne posiamo 305 chilometri ogni ora, 7 giorni su 7. Metroweb ha circa 100 dipendenti ed è presente a Milano. Noi siamo 66 mila. Solo adesso si sta espandendo in città come Torino, Roma e Genova. Non averla acquisita non cambia lo scenario".
lavoriamo ogni giorno con questo obiettivo. Certo, veniamo da un periodo complicato. Ma adesso la situazione è stabile. In fondo le aziende sono come i Paesi, funzionano meglio se sono stabili".
Su Niel, il presidente Telecom indica che "se guardiamo al mercato mobile, siamo tra i Paesi più avanzati d'Europa con un tasso di copertura che arriverà al 98% nel 2018. In Francia, il Paese nel quale opera Iliad, sono ben al di sotto dell'80%. E ci stiamo preparando per il 5G, che servirà ai semafori intelligenti, all'auto che si guida da sola, all'internet delle cose. Il telefonino diventerà la porta d'accesso per tutto. Anche di cose che ora non immaginiamo neppure. Telecom non è il problema, ma la soluzione della sfida tecnologica che abbiamo davanti".
Infrastrutture digitali - l'Enel dorme come il suo pigmalione il governo del giglio magico
Fibra ottica: Enel parla, Telecom agisce
Dato che sono i cittadini a pagare, chiediamo che gli sia offerto il meglio in termini di tecnologie, ma senza strafare. Infatti ci chiediamo se è stata fatta una preventiva analisi della domanda, perché non vorremmo che sia superflua una connessione superveloce e una banda ultralarga.
Vorremmo evitare il rischio di ritrovarci con delle cattedrali nel deserto 2.0 che non si riuscirà a completare perché finiranno prima le risorse, soprattutto a causa dell’assenza di un progetto tecnico da parte di Enel che sia contestualizzato in un’analisi economica e finanziaria complessiva e di lungo periodo.
Qual è il vantaggio per i consumatori italiani se Enel utilizza la rete elettrica e si fa dare i soldi dal Governo per fare questa operazione? Una volta partita, il Regolatore non potrà più fare niente se non riconoscere i costi di Enel in bolletta, oltre a ciò, l’errore che verrà commesso sulla redditività di quest’operazione la pagheremo noi consumatori.
Si sostiene che nei cluster C e D (aree bianche a fallimento di mercato) se non intervenisse il Governo mettendo sul piatto 2,2 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione più 1,6 miliardi provenienti dai Fondi Europei gestiti dalle Regioni, nessuno si farebbe carico di portare le risorse di connettività a banda larga dove gli imprenditori privati difficilmente sarebbero interessati ad investire.
Ebbene noi abbiamo la prova provata che nei cluster C e D già esistono piccoli e piccolissimi operatori che forniscono la banda ultralarga a casa del cittadino attraverso il wifi. Si rivolgono ad un service provider, pagano ciò che devono a quest’ultimo e poi attraverso modelli di diffusione diversificata arrivano a casa dei cittadini.
Queste piccole realtà locali, in Italia 1500 (piccoli operatori WISP Wifi/Wireless Internet Service Provider che offrono connettività ad internet realizzando l'ultimo miglio con tecnologie che sfruttano la trasmissione via radio dei dati, denominate anche Broadband Wireless Access), che nessuno ha interesse a tutelare, non possono nemmeno partecipare alle gare di Infratel, perché molto probabilmente si troverebbero davanti a dei costi che non sono in grado di sostenere, e così spariranno dal mercato.
Infrastrutture digitali - Lte - 5G - dobbiamo puntare sulla qualità, capacità e velocità adeguate per le esigenze future e tener conto del'esplosione del Wi-Fi
Il Direttore relazioni istituzionali della società del gruppo Mediaset in un'intervista a
Mezzetti (E.I.): "Banda 700 Mhz, chi dice che serva alle Tlc?"
CorCom interviene a 360 gradi nel dibattito sulle frequenze in vista delle grandi manovre per lo sviluppo della banda ultralarga mobile: "Sopravvalutato il potenziale di questa porzione di spettro a supporto del 5G: scelta dell'Europa dettata dal risparmio e non dalla qualità". Il ruolo della Tv tradizionale, digitale terrestre VS satellite, standard di trasmissione, la richiesta di variazione dei diritti d'uso delle frequenze
Siria&Parigi&Bruxelles&Nizza - la Strategia della Paura avanza e già qualche intellettualoide francese ha introdotto la limitazione delle libertà x combattere il terrorismo

Siria&Parigi&Bruxelles&Nizza - Ha ragione Caputo ma anche la Gran Bretagna&Francia hanno responsabilità enormi
«Nizza, radice del problema in patto Usa-sauditi»
Siria&Parigi&Bruxelles&Nizza - i nostri politici hanno fatto scelte e noi subiamo gli effetti, dovremmo mandarli via a calci nel sedere
«La paura non deve sopraffare l’intelligenza»
“La paura non deve sopraffare l’intelligenza”
Il Sole 24 Ore
15 luglio 2016