la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
venerdì 13 gennaio 2017
Cyber Security - troppi intrecci societari per essere un'attività limpida e trasparente
L’INCHIESTA
Da Londra alle isole Turks & Caicos, la rete offshore dei fratelli Occhionero
Regent Street, pieno centro di Londra, a metà strada tra Oxford
Circus e Piccadilly Circus. Un edificio bianco in stile vittoriano al
numero 207 della grande arteria commerciale potrebbe rappresentare un
punto di snodo nella misteriosa vicenda che martedì mattina ha portato
in carcere Giulio e Francesca Maria Occhionero, i due esperti
informatici accusati di aver risucchiato dati riservati di politici,
banchieri, militari, professionisti e uomini delle istituzioni per
utilizzarli chissà come.
Al terzo piano di questo edificio londinese sono domiciliate due
società che riportano direttamente ai fratelli al centro dell'inchiesta.
Si chiamano quasi allo stesso modo e sono le “gemelle” di una terza
società nella quale Francesca Maria Occhionero ricopriva la carica di amministratore, e anche di una quarta, che ha sede nel Delaware. La prima è la Westlands Securities Limited, la seconda si chiama Westlands Securities Srl Limited.
È intorno a queste due entità che ruotano un ginepraio di
amministratori e di società che toccano alcuni tra i più oscuri paradisi
fiscali e societari del mondo, dal Delaware alle isole Turks & Caicos
nelle Indie britanniche occidentali, da Malta all'isola di Man. Un
intreccio tale da far sorgere alcune domande. Alcune tra le tante che
ancora aspettano una risposta in questa storia dai contorni misteriosi:
perché i due esperti informatici hanno messo in piedi questo reticolo di
società? Chi si nasconde dietro le entità che sono in cima alla
piramide e che sono schermate da altre due entità domiciliate in due
giurisdizioni segrete? È possibile che la struttura offshore dei due
fratelli non abbia alcun ruolo nella vicenda finita al centro
dell'inchiesta della magistratura di Roma, ma anche se così fosse gli
interrogativi rimangono, per ora, irrisolti. Perché un utilizzo così
sistematico di schermi societari non ha nessun senso logico se si vuole
svolgere un'attività alla luce del sole.
La galassia delle società italiane Conviene allora riavvolgere il nastro e partire dalla galassia di
società italiane nelle quali i due esperti informatici hanno avuto un
ruolo negli ultimi anni. Giulio, classe 1971, ha ricoperto incarichi in
due società: la Rogest, fallita nel 2015, il cui amministratore unico
era Carlo Maria Guarany, incappato nell'inchiesta “Mafia Capitale”, e la
Sire (Società di investimento e ricerca europea), anch'essa fallita. In
entrambe era presente anche la sorella, di tre anni più grande di lui. Francesca Maria
ha ricoperto incarichi in otto società, tra le quali anche la Westlands
Securities Srl, cancellata dal registro delle imprese nel 2015 e
trasferita a Londra, al numero 207 di Regent Street, appunto.
Nel suo profilo Linkedin, Giulia Maria Occhionero scrive che
la Westlands prevedeva di realizzare un grande terminal container nel
porto di Taranto, un progetto seguito da vicino dall'ambasciata
americana a Roma. In effetti, nel gennaio 2004 il Corriere del Giorno,
giornale di Taranto, scrive in prima pagina che una funzionaria
dell'ambasciata Usa a Roma è arrivata qualche tempo prima nella città
pugliese alla guida di una missione ufficialmente commerciale,
accompagnata da uomini della Westland Securities, una compagnia
americana di analisi finanziaria e studi di fattibilità. La Westlands
Securities Srl, però, è stata fondata solo quattro anni più tardi, il 14
luglio 2008, come risulta dal registro pubblico delle imprese. Dunque,
dovrebbe trattarsi di due società diverse, a meno che la società degli
Occhionero e quella americana non siano collegate attraverso la catena
di controllo che passando da Londra risale verso le isole Turks &
Caicos, nei Caraibi.
L’INTRECCIO OFFSHORE DEI FRATELLI Le società nei paradisi fiscali della rete riferibile a Giulio e Francesca Maria Occhionero
Da Turks & Caicos a Malta Fino al suo trasferimento a Londra, infatti, azionisti della
Westlands risultano la Westlands Securities Limited di Londra con il 49%
delle azioni, la Owl Investments (Tci) Limited, domiciliata a Turks
& Caicos, con un altro 49% e una persona fisica, Marisa Ferrari,
madre di Giulio e Francesca Maria, con una quota del 2%. Ad amministrare
l'entità londinese, inoltre, sono un cittadino maltese, John Galea, e una società delle solite Turks & Caicos, la Carlton Directors Limited.
Ma chi controlla la Westlands, che è stata sciolta nel giugno 2014? Se
si sale al piano superiore si arriva ancora una volta nelle isole delle
Indie occidentali britanniche, fino alla Icsl Trust Corporation (Tci) Limited, una società che offre servizi di amministrazione e domiciliazione di nuove entità.
Dove porta questo labirinto? Impossibile dirlo, perché le isole
dei Caraibi, oggi territorio d'oltremare del Regno Unito, sono un
paradiso societario impenetrabile: le informazioni sui reali proprietari
delle società non vengono registrate. Ma ricordiamoci della Icsl Trust
Corporation, perché scopriremo un particolare che la farà apparire sotto
un'altra luce.
Il palazzo vittoriano di Regent Street Spostiamoci adesso sull'altra società che ha sede nel palazzo
vittoriano di Regent Street: la Westlands Securities Srl Limited. La
“gemella” della prima ha tre amministratori: uno è Giulio Occhionero in
persona, gli altri sono la International Company Services di Malta e la
Marashen Corporation del Delaware. C'è un particolare che colpisce
l'attenzione: negli atti ufficiali della società, il nome Occhionero è
scritto con un errore: una “c” al posto di una “o” trasforma il suo
cognome in Occhicnero. Non è insolito trovare nomi trascritti con degli
errori negli atti ufficiali di paradisi fiscali e societari (come può essere considerata Londra):
lo insegnano i casi dei Panama Papers e dei Bahamas Leaks. Stessa cosa
accade alla Marashen Corporation, che perde una “a” e diventa Marshen.
Una svista? O un trucco? La Westlands Securities Srl Limited è stata,
comunque, cancellata dal registro delle imprese britannico nel settembre
2015.
Anche le cosiddette società “gemelle” o fotocopia non sono un caso insolito. I Panama Papers, per esempio, hanno fatto riemergere il
caso del fiduciario svizzero Federico De Vittori, che aveva creato
società con nomi uguali a quelle utilizzate dal finanziere dell'Opus Dei
Gianmario Roveraro per realizzare una misteriosa operazione
finanziaria in Austria che lo porterà a essere assassinato. O come
quelle create dallo stesso fiduciario (finito nel frattempo in galera),
che avevano lo stesso nome di un'associazione senza scopo di lucro creata
da don Luigi Verzé, il fondatore dell'Ospedale San Raffaele di Milano.
L'obiettivo delle società gemelle è in genere quello di confondere le
acque, anche se nel caso delle due Westlands non c'è nessuna prova che
lo dimostri.
Il buco nero del Delaware Saliamo ora ancora una volta al piano superiore per capire chi controlla anche questa società londinese. Arriviamo nel Delaware, paradiso societario e fiscale tra i più importanti,
dove ha sede la Westlands Securities Llc. Il registro delle imprese del
piccolo stato americano ci dice soltanto chi è l'agente che ha
registrato la società. Si tratta della Incorporating Services Ldt, che
ha sede nella città di Dover. Impossibile risalire al reale beneficiario
e quindi a chi controlla la Wesltands Securities. Un altro mistero.
Torniamo adesso al numero 207 di Regent Street. Al terzo piano
del palazzo bianco non ci sono soltanto le due società “gemelle” dei
fratelli Occhionero ma probabilmente altre centinaia, se non migliaia,
di entità analoghe. Tutte hanno sede al terzo piano, negli uffici della
Complete Formations, una società che per una modica cifra consente di
creare e domiciliare qualsiasi tipo di azienda. Dal pacchetto Delta a
29,99 sterline fino al pacchetto Omega venduto a 99,99 sterline si
possono acquistare diversi servizi, dalla registrazione alla
domiciliazione, per creare la propria società in meno di tre ore. Tutto
avviene online, via internet, senza doversi recare fisicamente in Regent
Street. È possibile che anche chi ha fondato le due Westlands abbia
fatto così. E anche Icsl Trust Corporation di Turks & Caicos è una
società che offre gli stessi servizi della Complete Formations
londinese. Tutto online, senza alzarsi dalla sedia. Il gruppo Icsl ha la
sede centrale nell'isola di Man, una dipendenza della Corona britannica al pari di Jersey e Guernsey.
E nell'isola di Man ha sede anche la Owl Investments, il cui nome
compare negli Offshore Leaks e che ha una filiale nelle Turks &
Caicos. La Owl Investments di Turks & Caicos – ricordate? –
possedeva il 49% della società italiana Westlands Securities. Dell'isola
di Man erano anche i soggetti che hanno fondato l' altra Westlands
Securities, quella di Londra, di Londra prima passarla ai nuovi
azionisti. Forse i geni del computer Giulio e Francesca Maria
Occhionero hanno costruito la loro misteriosa e inspiegabile rete
offshore senza alzarsi dal computer.
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