la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
lunedì 2 gennaio 2017
Il Sistema massonico mafioso politico del corrotto Pd non vuole una Commissione d'inchiesta parlamentare che potrebbe scoprire il puzzo degli imbrogli e truffe
Monte dei Paschi di Siena / Ultime notizie Mps: decreto per salvataggio al Senato, Forza Italia insorge (oggi 2 gennaio 2017)
MONTE
DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS: DECRETO PER SALVATAGGIO AL SENATO, FORZA
ITALIA INSORGE (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Il decreto
"salva banche" che è stato approvato prima di Natale per il salvataggio
di Monte dei Paschi di Siena doveva cominciare il suo iter dalla
Camera, ma oggi è stato passato al Senato. La decisione non è ufficiale,
ma è stata rivelata da fonti parlamentari e desta qualche
preoccupazione in particolare all'interno di Forza Italia. «Presentare
un provvedimento in un ramo del Parlamento per poi ritirarlo e
depositarlo nell'altro costituisce un'operazione procedurale alquanto
anomala e irrituale» ha dichiarato Renato Brunetta, che non sa spiegarsi
la ragione di una simile decisione anche perché al Senato la
maggioranza ha numeri meno sicuri e legati a rapporti «non ancora del
tutto chiari». Dietro questa decisione ci sarebbero motivi politici? Si
cerca un incidente di percorso sulla pelle dei risparmiatori? Sono
questi gli interrogativi di Brunetta, intervenuto in merito allo
spostamento del decreto "salva banche" importante per il salvataggio di
Monte dei Paschi.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS
MPS. ENRICO ROSSI: IL PARTITO DEMOCRATICO DEVE DARE DELLE RISPOSTE
(ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Enrico Rossi “scuote” il
suo partito sulla vicenda Mps. Per il Presidente della Regione Toscana,
infatti, il Pd deve dare delle risposte su quanto accaduto alla banca
toscana. Perché si è indubbiamente intervenuti in ritardo. “Si è atteso
troppo e attendere non ha fatto bene. Sono stati messi 20 miliardi per
salvare Mps e non sono poca cosa in un Paese che non se la passa bene.
Il governo deve dirci come vuole risanare le banche, chi paga e come
pagherà”, ha detto Rossi a Radio Cusano Campus. “Chi ha fallito la
privatizzazione non è che può essere riproposto con stipendi da 1,4 mln
all’anno come direttore della banca. Il Pd se non dà queste risposte si
condanna da solo. Il Pd deve farsi una sua idea e avanzare una sua
proposta”, ha aggiunto l’esponente dem.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS
MPS. ANCHE CIAMBETTI CHIEDE UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA
(ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Anche Roberto Ciambetti
chiede la costituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta su
Mps, ma non solo. Secondo il Presidente del Consiglio regionale del
Veneto, anche le vicende delle popolari venete e delle quattro banche
fallite a fine 2015 devono avere un chiarimento definitivo. Del resto il
solo salvataggio di Montepaschi costerà circa 333 euro a cittadino,
secondo le stime di Federconsumatori e Adusbef. Dunque il debito
pubblico aumenterà, facendo sentire il suo peso sulle generazioni
future. Per Ciambetti è quindi diritto dei cittadini sapere “chi sono i
colpevoli di questo disastro finanziario, perché il sistema della
vigilanza non ha funzionato e se vi sono state delle collusioni e
coperture a qualsiasi livello politico come nelle istituzioni di
controllo a iniziare da Bankitalia”. “Che il caso delle banche sia di
pubblico interesse è fuor di dubbio, e fuori da ogni dubbio dovrebbe
essere il principio per cui la rifondazione del sistema bancario deve
avvenire nella massima trasparenza e chiarezza, sulla base di principi
etici tra i quali la cristallinità e la pulizia sono imprescindibili”,
aggiunge.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS
MPS. DI MAIO: IN QUELLA BANCA CI SONO I SEGRETI DELLA SINISTRA ITALIANA
(ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Luigi Di Maio ribadisce
che il Movimento 5 Stelle è favorevole a un intervento dello Stato su
Montepaschi, soprattutto per tutelare i risparmiatori. “Ma se gli
italiani devono mettere i soldi in quella banca - ha chiarito il
Vicepresidente della Camera -, quella banca diventa degli italiani. Non è
che regaliamo soldi a qualche manager che l’ha massacrata in questi
anni”. Il deputato pentastellato ha anche spiegato come mai, a suo modo
di vedere, il Governo in poco tempo ha fatto emergere soldi che
sembravano non esserci per Mps: “È la banca in cui ci sono i segreti
della sinistra italiana. Lì dentro, in quella banca, hanno utilizzato i
soldi per finanziare gli amici degli amici, le imprese, le partecipate, i
comuni. Siccome devono salvare quella banca, perché se fallisce vengono
fuori tutti i loro segreti, i soldi escono dal nulla”.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. PER MARCO MORELLI 4 OSSERVAZIONI DA UN DIPENDENTE (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Marco
Sbarra, dipendente della filiale di Massa di Montepaschi, ha deciso di
scrivere una lettera aperta a Marco Morelli, amministratore delegato
della banca, nella quale gli sottopone alcune osservazioni. La prima è
quella che occorrerebbe licenziare “tutti gli alti dirigenti compromessi
con le vecchie gestioni deficitarie che ancora siedono in posti di
grande responsabilità” e aprire poi un’indagine interna “per fare piena
luce sull’enorme scandalo dei crediti deteriorati, cui far seguire
denunce alla magistratura degli eventuali responsabili”. La seconda è
l’auspicio che le autorità europee non abbiano nulla da dire sulle
iniziative del Governo per ristorare i possessori di bond subordinati di
Mps. La terza riguarda le difficili condizioni di lavoro del personale
della banca. Infine si evidenzia come bisognerebbe far sì che i ruoli
dell’azienda e del sindacato fossero nettamente distinti.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS
MPS. "STANGATA" PER L'IMPOSTA DI BOLLO SULLE OBBLIGAZIONI
SUBORDINATE(ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Dopo la fine
dell’anno è tempo di pagare l’imposta di bollo sugli strumenti
finanziari. E i risparmiatori che hanno titoli di Mps potrebbero
ritrovarsi con una brutta sorpresa. Lo segnala Giuseppe D’Orta,
responsabile nazionale Aduc per la tutela del risparmio, con specifico
riferimento ai bond subordinati non quotati, compresi quelli che sono
stati emessi per il retail relativi all’acquisizione di AntonVeneta, che
vengono negoziati direttamente dallo stesso Monte dei Paschi di Siena.
D’Orta spiega infatti che la legge stabilisce che l’aliquota di imposta
si applica sul valore di mercato dei prodotti finanziari o, in mancanza,
sul valore nominale o di rimborso. Ciò vuol dire che i detentori si
troveranno a pagare l’imposta sul valore nominale, 100, anziché
sull’ultimo prezzo disponibile, 46 nel caso del bond Antonveneta. Più in
concreto, ciò si tradurrà in un’imposta più che doppia.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. CONSORTE CRITICA LE SCELTE DEL GOVERNO RENZI (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Non
è positivo il giudizio di Giovanni Consorte su come il Governo Renzi si
è comportato nella vicenda Mps. Per l’Ex Presidente di Unipol,
intervistato da Libero, la campagna referendaria ha di fatto prolungato
l’agonia di Mps. Renzi “sapeva che aprire davvero il capitolo Mps gli
sarebbe costato un nuovo bagno di sangue in termini di popolarità”.
Inoltre, chiedere la nazionalizzazione della banca toscana avrebbe
aperto un fronte con l’Europa che in quel momento lo stava sostenendo
politicamente sul referendum. Errori, per Consorte, quell’esecutivo li
ha compiuti anche su Banca Etruria, poiché “è entrato nel panico e ha
applicato pedestramente il bail in perché sotto schiaffo dell'Europa a
cui non ha osato ribellarsi”. Il manager ha anche detto che è stato un
errore illudersi che qualche privato sarebbe intervenuto su Montepaschi.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. IPOTESI DI EMISSIONE DI DUE BOND ENTRO FEBBRAIO (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Montepaschi
potrebbe emettere delle obbligazioni per raccogliere degli importanti
capitali sul mercato. Lo ha scritto Il Sole 24 Ore, ricordando che in
questo modo si potrebbe contribuire positivamente alla predisposizione
del nuovo piano industriale della banca toscana che dovrà tenere conto
della richiesta di ricapitalizzazione da 8,8 miliardi di euro formulata
dalla Banca centrale europea. Nello specifico si vorrebbe procedere con
due emissioni, che molto probabilmente sarebbero destinate agli
investitori istituzionali, entro febbraio. Da un certo punto di vista la
banca toscana potrebbe raccogliere capitali approfittando di un tasso
relativamente basso. Da un’altra prospettiva, non sarà facile convincere
gli investitori a puntare su una banca visto il già fallito tentativo
di aumento di capitale. Tuttavia le obbligazioni dovrebbero essere più
appetibili delle azioni, considerando che non verrebbero colpite da
bail-in. Anche se non darebbero diritto di voto.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. BERLUSCONI CONFERMA VOLONTÀ DI AIUTARE (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) La situazione di Monte dei Paschi di Siena,
dopo il salvataggio ricevuto da parte dello Stato (diventato il suo
principale azionista) è molto più stabile di qualche settimana fa.
L'istituto senese, però, negli ultimi giorni ha potuto accogliere
l'appoggio di un alleato sulla carta insospettabile: Silvio Berlusconi.
Il leader di Forza Italia ha ribadito la volontà di sostenere Mps anche
nell'ultima intervista esclusiva rilasciata il 31 dicembre al quotidiano
Libero. Ecco le sue parole in proposito:"Al di là dell' affetto che mi
lega al Monte Paschi, la sua saldezza e la credibilità del sistema bancario sono un interesse nazionale prioritario. Il Monte dei Paschi è
la banca più antica del mondo, una nostra gloria nazionale. La sua
caduta innescherebbe un effetto-domino incontrollabile. Per questo
bisogna assolutamente intervenire al di là del fatto che sia stata una
pertinenza della sinistra. Io non ragiono così, quando è in gioco
l'interesse nazionale".
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS
MPS. CENNI (PD) "FRENA" SULL'IPOTESI DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE
D'INCHIESTA (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Nei giorni scorsi Renato Brunetta aveva chiesto di aprire una Commissione parlamentare d’inchiesta su Monte dei paschi di Siena.
La parlamentare senese del Pd, Susanna Cenni, ci tiene però a dire che
potrebbe essere un’ipotesi non praticabile, “visto che siamo a fine
legislatura, considerando che una Commissione ha già concluso i suoi
lavori in Consiglio Regionale e tenendo conto che la magistratura sta
continuando il suo lavoro. Sarà il Parlamento, comunque, a decidere”. La
cosa importante dal suo punto di vista è quella di far sì che le
vicende riguardanti Monte dei Paschi di Siena diventano
oggetto di “una schermaglia politica da combattere a suon di slogan”.
La Cenni, che fa parte della commissione Bilancio della Camera, ha
ricordato che i ministri Padoan e Finocchiaro hanno detto di essere
disponibili al confronto per arrivare a un eventuale miglioramento del
testo del decreto varato dal Governo per Montepaschi e
il sistema bancario italiano. “Da qui si deve ripartire, tenendo conto
di un elemento positivo emerso dalla discussione nelle commissioni
congiunte, ovvero che nessun gruppo parlamentare ha mai messo in dubbio
la necessità di accertare eventuali responsabilità da parte dei
management, tutt’altro”, ha aggiunto.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. PER LA BANCA SENESE SARÀ UN 2017 CRUCIALE (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) – Il 2016 è stato un anno davvero molto complicato per la banca italiana Monte dei Paschi di Siena
giunta sull’orlo del fallimento con il titolo che in borsa è colato a
picco perdendo in 365 giorni l’88% del suo valore. Tuttavia grazie
all’intervento dello Stato che di fatto è diventato il suo principale
azionista, per l’istituto senese si apre una nuova era con un primo
obiettivo da raggiungere in un lasso di tempo quanto più breve
possibile: recuperare 15 miliardi di liquidità ed ossia l’ammanco che ha
portato la gestione del 2016. Una prima mossa da parte
dell’amministratore delegato di MPS, Marco Morelli, sarà quella di
immettere sul mercato nuovi bond a prezzi concorrenziali fruendo della
garanzia offerta dallo Stato. Intanto il Governo sta cercando di limare
la differenza con la BCE che ha stabilito in 8,8 miliardi di euro la
ricapitalizzazione minima necessaria contro i 6,6 calcolati dal Tesoro
Italiano.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. UNA DIPENDENTE: ANCHE NOI PAGHIAMO PER COLPE NON NOSTRE (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Una dipendente di Mps,
Chiara De Filippo, ha scritto una lettera pubblicata su Formiche.net
per dare il suo punto di vista sulla situazione della banca toscana. La
donna invita i media e l’opinione pubblica a parlare anche delle 26mila
persone che lavorano in Montepaschi e che stanno già pagando, per colpe
non loro, un prezzo altissimo per la crisi che la banca sta
attraversando. La De Filippo ricorda in particolare che dal 2012 le
viene versato il 23% in meno di Tfr e sconta sei giornate di solidarietà
l’anno, che si faranno sentire una volta che andrà in pensione. Inoltre
che le azioni che le sono state assegnate come premio aziendale hanno
perso il 99% del loro valore.” Tutti i giorni io e miei colleghi andiamo
a lavoro con l’ansia di non sapere quale sarà il nostro futuro e tutti i
giorni veniamo insultati da chi ci chiama ladri confondendo i bancari
con i banchieri”. Anche questo è un prezzo che i dipendenti di
Montepaschi stanno pagando.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA, NEWS MPS. CHRISTIAN WHAMOND LASCIA IL CDA (ULTIME NOTIZIE OGGI 2 GENNAIO 2017) Ieri si è riunito il Consiglio di amministratore di Banca Monte dei Paschi di Siena
SpA che ha dovuto prendere atto della dimissioni di Christian Whamond
dalla carica di consigliere, presentate il 28 dicembre 2016. Il CdA, si
legge in una nota diffusa dalla banca toscana, “ha espresso un sentito
ringraziamento per l’impegno e la competenza mostrati nell’espletamento
del proprio incarico”. Whamond lascia tra l’altro anche il Comitato
rischi e il Comitato remunerazione di Mps. Nella nota
non si spiegano le ragioni delle sue dimissioni, ma è facile immaginare
che siano dovute al fatto che il suo ingresso nel board era avvenuto in
qualità di espressione di Fintech e Btg Pactual, che avevano formato un
patto di sindacato con la Fondazione Mps. Patto che ormai non ha più
ragion d’essere dopo gli ultimi eventi.
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