la polemica non è un male, è solo una forma di confronto crudo sincero, diciamo tutto quello che pensiamo fuori dai denti, e vediamo se riusciamo a far venir fuori le capacità di cui siamo portatori e spenderle per il Bene Comune.
Produrre, organizzare, trovare soluzioni,
impegnarci a far rete, razionalizzare e mettere in comune, attingere alle nostre risorse. CUI PRODEST?
Pensa cchiu' a chi o' dicè ca' a chello ca' dice
L'albero della storia è sempre verde
L'albero della storia è sempre verde
"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"
martedì 3 gennaio 2017
oleodotto Dakota Access è stato l'elemento focale di una situazione che sta lentamente maturando nel mondo, Noi Italiani ci siamo
Joseph Hock, attivista di Standing Rock: la spiritualità è l’essenza del nostro movimento
(Foto di https://www.facebook.com/Sacred-Stone-Camp-255672288125349/?pnref=story)
Abbiamo parlato con Joseph Hock, che ha passato mesi a Standing Rock, è stato arrestato e si definisce un fratello.
Tu e altri attivisti siete stati colpiti da lacrimogeni, pallottole di
gomma, spray al peperoncino e idranti a temperature sotto zero. Che cosa
ti dà la forza di resistere a tanta violenza?
La mia forza viene dalla consapevolezza che se rispondessi alla
violenza con altra violenza, i poliziotti e i mercenari dell’oleodotto
Dakota Access saprebbero come fermare il nostro movimento. Quando si usa
il potere della preghiera, gli oppressori rimangono disarmati e
impotenti.
Che ruolo hanno la spiritualità e la nonviolenza nella vostra lotta?
La spiritualità è l’essenza del nostro movimento. La preghiera è la
nostra protezione. Il 27 ottobre stavo pregando in un Aniipii (capanna
del sudore), quando il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di
Morton e i mercenari del DAPL hanno demolito il mio luogo sacro, mentre
io stavo facendo una cerimonia. Mi hanno tirato fuori dopo aver
abbattuto la mia chiesa. Le mie reliquie religiose sono state distrutte.
Questo mi ha insegnato tutto ciò che c’era da sapere su di loro.
Membri di più di 200 nazioni indigene degli Stati Uniti e di
altri paesi, dall’Ecuador alla Norvegia, attivisti e veterani si sono
uniti alla resistenza contro l’oleodotto Dakota Access, guidata dalla
tribù Sioux Standing Rock. Come avete costruito questa straordinaria
alleanza?
L’alleanza di cui tu parli è la nostra famiglia, sono le nostre sorelle e i nostri fratelli.
Lasciami citare Aldous Huxley: “Nella prossima generazione o giù
di lì ci sarà un metodo farmacologico per fare in modo che la gente ami
il proprio stato di servitù e per produrre dittature senza lacrime, per
così dire.
Si creerà una sorta di campo di concentramento indolore per
intere società, così che la gente sarà privata della libertà, ma ne sarà
contenta, perché verrà distratta da ogni desiderio di ribellione dalla
propaganda, dal lavaggio del cervello, o dal lavaggio del cervello
rafforzato dai metodi farmacologici. E questa sembra essere la
rivoluzione finale.”
I risultati di cui parla Huxley sono sotto gli occhi di tutti.
Che cosa ha significato per te la richiesta di perdono per i
crimini commessi dall’esercito americano contro i nativi fatta dai
veterani e come è stato incontrarli?
Le loro azioni individuali mi hanno commosso, ma il governo che ha
commesso queste atrocità, questo genocidio tace. Prende altra terra e la
dà una società privata, a spese della gente.
Il 1°dicembre avete lanciato un Mese Globale di Azioni contro le banche che finanziano l’oleodotto. Cosa vi aspettate alla fine di questo mese?
Abbiamo azioni individuali e personali. In tutto il mondo la gente
soffre per gli effetti dell’oppressione delle corporations travestite da
governi.
Come possono gli attivisti e i media indipendenti negli Stati Uniti e nel mondo appoggiare la vostra lotta?
L’aiuto più grande che gli attivisti e i media possono dare consiste
nell’indicare il vero Asse del Male: il dominio delle corporations. Si
tratta di un accordo squilibrato su risorse infinite in un mondo finito.
Purtroppo il 90% dei media liberi del mondo è controllato da un
gruppetto di persone. Quasi non esistono più media liberi.
Come vedi il futuro di questa lotta, ora che Trump ha annunciato il suo appoggio all’oleodotto?
In realtà non c’è differenza. Un Bush o un Clinton hanno occupato le
più alte cariche nel governo degli Stati Uniti. Halliburton, Monsanto,
dominio delle corporations. Il TTP, il TTIP, il Nafta, il Tafta sono
tutti trattati illegali, rovesciamenti della democrazia guidati dalle
multinazionali e promossi dai governi, ossia i governi approvano quello
che i cittadini disapprovano.
Bisogna tener presente che i politici americani come i Clinton si
preparano a guadagnare miliardi con il fracking e lo fanno con Wesley
Clark Senior, Dick Cheney e la Halliburton, detengono i brevetti sui
metodi di trivellazione orizzontale e fracking e il trasporto di
carburante. L’Asse del Male non è un paese arretrato all’altro capo del
mondo. L’Asse del Male sono le corporations che dirigono i governi di
tutto il pianeta.
In tutto il pianeta i popoli indigeni sono in prima linea
nella lotta contro mega-progetti come oleodotti, dighe e miniere che
provocano inquinamento, deforestazione e accaparramento delle terre.
Vedi la possibilità di un collaborazione più coordinata per proteggere
la Terra per le generazioni future?
Possiamo votare con il portafoglio. Marciamo già contro la Monsanto.
Possiamo aprire un conto in una banca cooperativa, riprendere il
controllo del nostro cibo e comprare a livello locale. In questo modo
nutriamo i vicini e manteniamo il denaro nella comunità. Ci illudiamo
che la ricchezza definisca il nostro successo nella vita e non ci
rendiamo conto di avere risorse limitate.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. Un nuovo mondo è possibile.
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