Uno dei progetti dei canali di Expo
Atto di citazione per l'ex subcommissario e responsabile di Padiglione Italia che ha già patteggiato tre anni, legato all'appalto per la realizzazione dei 20 km di canali che avrebbero dovuto collegare Darsena e Fiera
21 marzo 2017
La Procura regionale della Corte dei Conti della Lombardia ha notificato all'ex subcommissario Expo, Antonio Acerbo, un atto di citazione per un danno erariale, quantificato in misura superiore a un milione e mezzo di euro, nell'ambito del procedimento di responsabilità amministrativa istruito per la procedura di gara indetta dalla società pubblica Expo 2015 per l'affidamento dell'appalto lavori per l'esecuzione del progetto Vie d'acqua sud - Canale e collegamento Darsena-Expo/Fiera spa. Quel progetto irrealizzabile e irrealizzato di un "canale lungo 20 chilometri in parte navigabile su battelli" rimasto sulla carta del libro dei sogni del dossier della candidatura, del quale è stata però realizzata una versione al ribasso. Inaugurati a luglio 2015, 8 chilometri di piste ciclabili lungo il corso d'acqua che collega il canale Villoresi al sito dell'esposizione. Con Beppe Sala a mettere una pietra su tutto il progetto avversato dagli ambientalisti: "Non siamo in condizioni di proseguire i lavori per il completamento delle Vie d'Acqua Sud - aveva detto chiaro - abbiamo smantellato tutto il cantiere e poi si vedrà".
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L'ex responsabile del Padiglione Italia che ha già patteggiato tre anni di carcere e ha versato 100 mila euro di risarcimento alla stessa Expo. Il procedimento di responsabilità erariale nei confronti di Acerbo è stato avviato dalla procura regionale della Corte dei Conti in collaborazione con il nucleo di polizia tributaria di Milano della guardia di finanza, ed è nato in seguito all'indagine della procura della Repubblica di Milano. Un precedente atto di citazione per oltre un milione di euro a titolo di danno da tangente e di immagine alla società Expo è stato già notificato a un altro ex manager della società, Angelo Paris, anche lui ha patteggiato la pena.
Acerbo all'epoca era presidente della Commissione aggiudicatrice per l'affidamento dell'appalto per il collegamento via canali dal sito espositivo alla Darsena, appalto aggiudicato da un'associazione temporanea di imprese guidata dalla G. Maltauro costruzioni per un importo complessivo di 42.537.508 euro, con ribasso percentuale offerto del 23%. L'accusa per la quale ha patteggiato è di aver pilotato l'assegnazione dell'appalto in cambio di contratti fittizi dalla società Maltauro per il figlio. Nei confronti dell'ex manager di Expo sono stati contestati il danno non patrimoniale all'immagine della società, il danno patrimoniale da tangente e il danno alla concorrenza. L'atto di citazione costituisce una sorta di richiesta di rinvio a giudizio.
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