L'albero della storia è sempre verde

L'albero della storia è sempre verde

"Teniamo ben ferma la comprensione del fatto che, di regola, le classi dominanti vincono sempre perché sempre in possesso della comprensione della totalità concettuale della riproduzione sociale, e le classi dominate perdono sempre per la loro stupidità strategica, dovuta all’impossibilità materiale di accedere a questa comprensione intellettuale. Nella storia universale comparata non vi sono assolutamente eccezioni. La prima e l’unica eccezione è il 1917 russo. Per questo, sul piano storico-mondiale, Lenin è molto più grande di Marx. Marx è soltanto il coronamento del grande pensiero idealistico ed umanistico tedesco, ed il fondatore del metodo della comprensione della storia attraverso i modi di produzione. Ma Lenin è molto di più. Lenin è il primo esempio storico in assoluto in cui le classi dominate, sia pure purtroppo soltanto per pochi decenni, hanno potuto vincere contro le classi dominanti. Bisogna dunque studiare con attenzione sia le ragioni della vittoria che le ragioni della sconfitta. Ma esse stanno in un solo complesso di problemi, la natura del partito comunista ed il suo rovesciamento posteriore classistico, individualistico e soprattutto anti- comunitario" Costanzo Preve da "Il modo di produzione comunitario. Il problema del comunismo rimesso sui piedi"

lunedì 2 aprile 2018

Guerra - solo degli imbecilli potevano comportarsi così, e questi sono capi di stato del mondo occidentale. Mani nei capelli


LE ACCUSE DEL CREMLINO 
Lavrov: Londra interessata
ad avvelenare l’ex spia Skripal 

Il ministro degli Esteri russo punta il dito contro Gran Bretagna e Stati Uniti«Giocano come bambini, durante la guerra fredda si seguivano delle regole» 

2 aprile 2017


Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, è tornato a puntare il dito contro il governo di Londra sostenendo che la Gran Bretagna potrebbe essere stata «interessata» ad avvelenare Sergei Skripal, ex spia doppiogiochista del Cremlino.

«Gioco da bambini»

Lavrov ha anche sostenuto che i Paesi occidentali stanno conducendo «un gioco da bambini» e che l’escalation di tensione non è imputabile alla Russia. «Ai tempi della Guerra fredda esistevano delle regole, ma ora credo che i nostri partner occidentali, intendo in primis Stati Uniti e Gran Bretagna, e alcuni Paesi che li seguono ciecamente, hanno buttato via tutta la decenza, stanno ricorrendo apertamente a menzogne e disinformazione», ha aggiunto il capo della diplomazia russa.

In ospedale

Mosca continua a negare ogni coinvolgimento nell’avvelenamento di Sergei Skripal e della sua figlia Yulia, avvenuto il 4 marzo scorso nella città inglese di Salisbury con un gas nervino raro. I due si trovano ancora ricoverati in condizioni «critiche», anche se da venerdì i sanitari inglesi sostengono che le condizioni della donna siano in miglioramento. In seguito all’avvelenamento, è scattata la ritorsione della Gran Bretagna, degli Usa e di altri Paesi europei (Italia compresa) con l’espulsione di diplomatici russi. Il Cremlino ha replicato con l’espulsione simmetrica di diplomatici occidentali.

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