«L’Italia non chiuda le porte alla Cina» / IL COLLOQUIO
Genova - La firma per l’adesione dell’Italia alla Nuova via della seta cinese potrebbe essere posta alla fine di marzo, durante la visita italiana del presidente della Cina, Xi Jinping.
ALBERTO GHIARA - MARZO 13, 2019
E’ un parere che il rappresentante in Italia della compagnia cinese Cosco Shipping, Marco Donati, non condivide. «Siamo fiduciosi - afferma Donati - che il governo italiano firmi l’accordo con la Cina. Spero che non venga frenato dalla posizione degli Stati Uniti». Secondo Donati, il volume dello scambio commerciale tra Italia e Cina è ormai paragonabile a quello fra Italia e Stati Uniti. In realtà, secondo i dati dell’Ice, prevale ancora quello transatlantico: nel 2016, 62 miliardi contro 44, ma soprattutto una bilancia commerciale di +28 miliardi contro i -9 miliardi con la Cina. Ma a contare, secondo l’agente, sono soprattutto le prospettive future: «L’America di Trump si sta chiudendo, la Cina di Xi Jinping invece si apre. E’ un paradosso, se si pensa a com’era la situazione 30 anni fa. Da un lato abbiamo un paese di 300 milioni di abitanti, dall’altra uno quattro volte più popoloso. Le prospettive di crescita degli scambi sono a favore della Cina».
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